32a T. ord. A
DALLA SAPIENZA CHE è CRISTO 1 LETTURA DALLA SAPIENZA CHE è CRISTO
PAOLO risponde alla DOMANDA che gli avevano posto i TESSALONICESI 2 LETTURA PAOLO risponde alla DOMANDA che gli avevano posto i TESSALONICESI sulla RISURREZIONE dei morti
Dal libro della Sapienza (6,12-16) 1 La sapienza è splendida 2 e non sfiorisce, 3 facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. 4 Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano. 5 Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà, la troverà seduta alla sua porta. 6 Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni; 7 poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, 8 appare loro benevola per le strade 9 e in ogni progetto va loro incontro.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicèsi (4,13-18) 1 Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, 2 perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 3 Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, 4 per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti. 5 Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. 6 Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, 7 discenderà dal cielo. 8 E prima risorgeranno i morti in Cristo; 9 quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, 10 e così per sempre saremo con il Signore. 11 Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.