Prof. Bertolami Salvatore ALTUSIO GIOVANNI Johannes Althusius (Diedenshausen, 1557 – Emden, 12 agosto 1638) è stato un giurista, filosofo e teologo calvinista tedesco. È stato insegnante nella piccola università riformata calvinista di Herborn, ma la sua era una formazione classica in utroque iure. Il suo vero nome è sconosciuto, perché nelle sue opere si firmava solo con la versione latinizzata. Johannes Althusius (Diedenshausen, 1557 – Emden, 12 agosto 1638) è stato un giurista, filosofo e teologo calvinista tedesco. È stato insegnante nella piccola università riformata calvinista di Herborn, ma la sua era una formazione classica in utroque iure. Il suo vero nome è sconosciuto, perché nelle sue opere si firmava solo con la versione latinizzata. È famoso soprattutto per la sua opera del 1603 Politica Methodice Digesta, Atque Exemplis Sacris et Profanis Illustrata che lo hanno fatto considerare il primo vero pensatore federalista e un sostenitore della sovranità popolare. L'opera è considerata l'atto di nascita del diritto pubblico moderno. Nel titolo "politica Methodice Digesta" (scienza del diritto pubblico redatta in maniera sistematica), riprende il termine aristotelico "politica" come sinonimo di "diritto pubblico", un uso che rimarrà quantomeno fino a Rousseau. L'impianto dell'opera è rivoluzionario: niente più metodo dialettico con un quesito e tutte le risposte per trovare alla fine la soluzione, ma un metodo dogmatico, una definizione che viene spiegata allegando fonti e dottrine (quasi tutte moderne). In pratica l’opera è una serie di definizioni e fra una e l’altra, scritti più piccolo, gli excursus sulla definizione, come delle note. Nel 1614 ne pubblica una seconda edizione. Nel 1602 aveva pubblicato lo scheletro del Politica Methodice Digesta, la De regno recte instituendo ac administrando, 75 definizioni, principi fondamentali di diritto pubblico e amministrativo, accompagnate a volte da cenni alle fonti L’opera di Althusius non è solo una dottrina calvinista, ma è una dottrina scientifica, con un forte recupero della centralità del diritto naturale in opposizione all’assolutismo francese e a Bodin (da cui prende moltissimo). Rifiuta che la legge sia totalmente nelle mani del sovrano e che al singolo resti solo la coscienza. Il sovrano non può a suo piacimento cambiare la legge, perché non esistono leggi che non abbiano un contenuto morale. Se la legge è moralmente adiafora, non è legge ma un capriccio. Una legge per essere tale deve avere un contenuto etico, contenuto della legge non può non essere in qualche misura il diritto naturale, perciò da questo contenuto etico sono legittimate le resistenze degli individui, qualora la norma avesse un contenuto pervertitore del diritto naturale. Sempre in quest’opera Althusius dice che Dio ha creato l’uomo come creatura socievole fin dall’inizio. Il diritto nasce con la società (ubi societas ibi ius di Cicerone), con la relazione e la prima forma di relazione è il coniugio, l'incontro fra i due sessi: l’origine del diritto quindi sta nella creazione dell’uomo nella sua diversità di genere. Da lì nascono le formazioni sociali e da queste la formazione sociale più complessa e elaborata. Lo stato è un corpo insieme di più corpi, formazioni sociali (non di individui) e il vincolo che tiene assieme i corpi sociali è il diritto; il diritto è il sistema delle relazioni pattizie che tiene assieme la società, per cui ha natura fondamentalmente contrattuale, pattizia, che può essere tacita (consuetudini) o esplicita, ma sempre contrattuale. Secondo lui la legge fondamentale dello Stato, il principio ordinatore, è la distinzioni tra governanti e governati. Il giurista tedesco afferma che l'uomo è naturalmente socievole, perché tale è stata creata da Dio. Società e diritto sono coessenziali. Vale il brocardo Ubi societas, ibi ius. Immagina un Eforato, una sorta di Corte Costituzionale, ispirandosi agli efori che nell'antica Sparta controllavano che il Re non eccedesse i propri limiti. Prevede il diritto di resistenza contro la tirannide. È stato a capo del governo della città di Emden dal 1604 fino alla morte. Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera Prof. Bertolami Salvatore
Prof. Bertolami Salvatore UTILITA’ E NATURA L’uomo per la sua innata socievolezza è spinto ad uscire dallo stato di natura e vivere insieme con gli altri L’uomo avverte l’utilità di stare con gli altri per la salvaguardia della comunità, per la sopravvivenza del gruppo Prof. Bertolami Salvatore
Prof. Bertolami Salvatore PATTO E SOVRANITA’ Gli uomini per passare dallo Stato di natura allo Stato civile devono contrarre un patto, in tal modo con una sorta di contratto originario gli uomini delegano la sovranità popolare. Questo patto è all’origine della società. Così facendo si rimettono alla volontà di un sovrano e rinunciano alla condizione originaria di libertà e uguaglianza. L’autorità del sovrano non deriva da una concessione divina (laicizzazione dello Stato) ma da una cessione di diritti da parte degli uomini contraenti il patto. Prof. Bertolami Salvatore
OBBEDIENZA E RESISTENZA Compito dell’autorità sovrana è quello di condurre la comunità verso il bene collettivo. Per tale motivo il potere del sovrano non è assoluto ma soggetto a critiche e persino a revoche allorchè diventa ingiusto e iniquo (diritto di resistenza). Prof. Bertolami Salvatore
PACTUM Pactum societatis pactum unionis pactum subiectionis Prof. Bertolami Salvatore
SOVRANITA’ Monarchia costituzionale illuminata Prof. Bertolami Salvatore
Riferimenti bibliografici Politica methodice digesta atque exemplis sacris et profanis illustrata (1603) Prof. Bertolami Salvatore