Lezione 15.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Definizioni di Grazia 1. Opera compiuta da Cristo
Advertisements

BUONA NOTIZIA La parola greca per Vangelo è: EUAGGELION
Prof. Bertolami Salvatore
Lezione 13. Vecchia struttura, nuovi problemi Vecchia struttura: –Istituzioni di tipo comunale –Sviluppate per il governo di una città-Stato e di scali.
Lezione 11.
L’ETÀ MODERNA Traccia generale
LA RIFORMA CATTOLICA E LA CONTRORIFORMA
Chi appartiene alla Chiesa
PAOLO Filippesi 4 Nel quarto capitolo Paolo ringrazia i cristiani di Filippi per l'aiuto da loro prestato. 1 Perciò, fratelli miei carissimi e tanto.
Parrocchia S. Maria della Guardia
SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA
Ritardo LUNEDI 4 MARZO2013: CATECHESI PER GLI ADULTI.
LA FAMIGLIA SCENDEVA DA GERUSALEMME A GERICO versione pgs
“Nessuno ha amore più grande di
8 maggio 2013 Piazza di Santa Chiara, 14 Roma. Caterina a Roma Caterina e Roma Roma per Caterina ieri Roma per Caterina oggi.
“LA MISSIONE DEL GRUPPO FAMIGLIE”
Parola di Vita Maggio 2009 "Usate bene i vari doni di Dio: ciascuno metta a servizio degli altri la grazia particolare che ha ricevuto" (1 Pt 4,10).
Lascia che Dio compia il suo piano in te
Pietà, mistero, autorità e libertà
Parola di Vita Aprile 2010.
Ti sei mai chiesto… Perché sono al mondo? C’è qualcosa dopo la morte?
6.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella IV a domenica del Tempo.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti. Abbiate in voi gli stessi sentimenti.
11.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIV Domenica del Tempo Ordinario /c 7 luglio.
Parola di Vita Dicembre 2009.
Un attimo mamma Colossesi 3:20.
La Riforma Protestante
Pellegrinaggio dellAnno della Fede: Trivento-Roma Andata e Ritorno 24 aprile 2013.
SEI FELICE COSI’?.
Parola di Vita Aprile 2012.
Tu lo dici Io sono Re Gv 18, 37.
Nell’814 muore Carlo Magno. Il successore è Ludovico il Pio
che la creatura viva nella Divina Volontà
8.00.
REDATTO DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 5^ SEZ. A PLESSO VIA DE CARO I.C. “A. MALERBA” – CATANIA Anno scolastico
FRANCHI RE Varie tribù che obbedivano ad un capo guerriero: il
«Dio è il Dio della Gioia!»
Chiesa e Impero 910 Fondazione del monastero di Cluny 962
La riforma della Chiesa
14.00.
agosto 2012 Benedetto XVI ha incontrato i fedeli nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella Festa di S.Alfonso Maria dei.
Papa Benedetto ha compiuto un grande gesto, evangelico innanzitutto, e poi umano. Ma la presenza di Ratzinger nella Chiesa non si conclude. Sarà un.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità della Santissima.
Anno C Domenica XXIX tempo ordinario 17 ottobre 2010.
11.00 IV Domenica di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
AMATE GLI ALTRI ! B E L L A N O T I Z I A
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Festa del Battesimo di Gesù.
Concilio di Trento Storia della Chiesa moderna Punto di convergenza delle spinte riformatrici e centro di propagazione verso tutti i ceti della vita cristiana.
Chiesa e Impero 910 Fondazione del monastero di Cluny 962
La Costituzione degli Stati Uniti d’America
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella IV b domenica del Tempo Ordinario.
Capitolo 8. Chiesa e Impero
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXXIV Domenica del Tempo.
(Un padre e una madre francesi)
gennaio 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Festa del Battesimo del Signore.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità di Maria Santissima.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella V a domenica di Quaresima.
Se è vero che l'invito del Signore a « rimanere nel suo amore », (cf. Jn 15,9,) vale per tutti i battezzati, il giorno della festa del Sacro Cuore di.
LA CORTE COSTITUZIONALE
LA MAGISTRATURA.
Solen- nità di Cristo Re Anno B Corale di Bach per la fine dell’anno liturgico «Ecce Homo» nel Calvario DOMENICA.
6° incontro.
1. 1.Il fenomeno economico Scelta economica: ogni scelta che riguardi la produzione, la distribuzione, o scambio di beni o di servizi capaci di soddisfare.
Anno A Quinta Domenica di PASQUA Quinta Domenica di PASQUA 22 maggio 2011.
clicca con il mouse Vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 16 dicembre 2015 in piazza San Pietro I segni del Giubileo Papa Francesco Udienza.
Dal desiderio di un rinnovamento della Chiesa alla nascita di un movimento dissidente.
IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE I IL MISTERO DEL PECCATO.
LE NORME GIURIDICHE E IL DIRITTO
“Ministri della Consolazione” Ufficio di Pastorale della Salute Diocesi di Cremona Vicino al morente: dal curare al prendersi.
Transcript della presentazione:

Lezione 15

L’università Statalizzazione: Monopolio: Controllo e intervento: dell’istituzione medievale Monopolio: divieto di studiare altrove Controllo e intervento: Riformatori allo Studio di Padova

Sic ingredere ut te ipso quotidie doctior Sic egredere ut in dies patriae christianaeque reipublicae utilior evadas Ita demum gymnasium se feliciter ornatum existimabit Entra in modo da diventare ogni giorno più dotto Esci in modo da diventare ogni giorno più utile alla patria e alla cristianità Così finalmente lo Studio si dirà ben adornato

I Riformatori allo Studio di Padova (DA MOSTO, L’Archivio, 1)

(FERRO, Dizionario, ad vocem) (omissis)

(omissis)

(omissis)

La censura libraria a Venezia Assai moderata perché: l’editoria è una manifattura redditizia non ci sono da temere sedizioni né eresie non sono vincolanti le censure ecclesiastica imperiale e comunque meglio prevenire la stampa clandestina  quello che non si può stampare altrove si stampa a Venezia a Ginevra

i Consultori in iure Incarichi permanenti per consulenze in diritto Venezia non riconosce la vigenza del diritto romano né l’efficacia del diritto canonico in materie secolari, ma ha a che fare con entrambi QUINDI si procura il know-how necessario ingaggiando i Consultori in iure Incarichi permanenti per consulenze in diritto romano canonico In materia di casi giudiziari complessi (questioni di giurisdizione) di vertenze politiche internazionali

(DA MOSTO, L’Archivio, 1)

Paolo Sarpi (Venezia, 14 agosto 1552 – 15 gennaio 1623) Ordine dei Servi di Maria di Venezia Umanista, teologo, filosofo, giurista, ebraista Si interessa di matematica, astronomia, biologia

Studia le dottrine riformate Pubblica a Londra sotto pseudonimo la polemica Historia del Concilio Tridentino, vietata dall’Indice La Curia gli nega il vescovato La Repubblica lo nomina Consultore teologo durante la controversia dell’interdetto Aggredito e lasciato per morto da sicari, commenta: Agnosco stylum Curiae Romanae Scampa a un altro attentato e muore vecchio nel suo letto

L’interdetto del 1606-07 1604-05 Giurisdizionalismo veneziano: Autorizzazione statale alla fondazione di chiese, monasteri e istituti ecclesiastici di assistenza Divieto di alienazione di immobili da privati a enti ecclesiastici Riserva di giurisdizione secolare sui reati comuni di membri del clero 1605 il papa Paolo V Medici: Chiede l’estradizione al foro ecclesiastico di un canonico e un abate in carcerazione preventiva per reati contro la persona

il doge Leonardo Donà: il papa: il doge: Incarica Sarpi quale consulente teologo a gennaio 1606 Invia al papa il suo Consiglio in difesa di due ordinazioni della Serenissima Repubblica (e i molti scritti successivi) il papa: Emana il breve di interdetto Superioribus mensibus (“nei mesi scorsi”) divieto al clero veneziano di celebrare i sacramenti conta su insurrezioni popolari antiveneziane il doge: Espelle i Gesuiti, i Cappuccini e i Teatini, i soli che aderiscono al divieto Manifestazioni di piazza antipapali: “Concorse moltitudine di populo [...] e quando il preposto, che ultimo entrò in barca, dimandò la benedizione al vicario patriarcale [...] si levò una voce in tutto il populo, che in lingua veneziana gridò loro dicendo "Andé in malora!" ”

Le argomentazioni di Sarpi Come impedire l’efficacia dell’interdetto: De facto  vietarne la pubblicazione nello Stato De iure  appellarsi al concilio Presupposto: subordinazione del papa al concilio!

1607 soluzione di compromesso: Il papa ritira l’interdetto Venezia rilascia i due rei ritira il protesto contro l’interdetto MA: mantiene in vigore la legislazione giurisdizionalista non consente il rientro dei Gesuiti

Un consulto di Sarpi Consulto 83, 13 novembre 1609 Sopra un conseglio dell’eccellentissimo Collegio de’ Giureconsulti di Padova a favore del conte Alberto Scoto tratto da: PAOLO SARPI, Consulti, vol. 1, 1606-1609, t. 2, 1607-1609, a cura di Corrado Pin, Pisa-Roma: Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2001 (Istituto italiano per gli studi filosofici, Consulti, 1.2) Il conte Alberto Scotti vassallo del duca di Parma viene privato del feudo come sanzione per la violazione dell’obbligo di residenza (politica di accentramento e controllo del duca sui feudi) Il conte vorrebbe ricorrere al papa come superiore feudale del duca (ducato creato nel 1545 dal papa Paolo III Farnese per il figlio naturale Pier Luigi) Il conte chiede un consulto pro veritate in questo senso al Collegio del dottori di Padova Il Collegio ne informa il rettore e questi il Senato (possibile rilievo diplomatico) Il Senato avoca la questione per evitare le pressioni del duca sul Collegio Sarpi approva la bozza redatta dal Collegio ma raccomanda di tenere separati gli aspetti spirituali e temporali del potere papale Ma finisce male: il conte, in viaggio per Roma col consulto, viene assassinato nei territori della Chiesa

Nella filcia di Collegio Secreta a’ 11 decembre 1609. Serenissimo Principe, avendo letto diligentemente per commandamento di Vostra Serenità il conseglio del Collegio di giurisconsulti di Padoa sopra li dubi proposti dall’illustrissimo conte Alberto Scoto, non ho trovato cosa che possi essere in pregiudicio alli principi supremi, tra’ quali tiene dignissimo luoco la Serenissima Republica, salvo che nella decisione del primo dubio, a fogli 5, dove si dice che “se li sudditi non potessero ricorrere al principe supremo, quando sono mal trattati dalli signori inferiori, la sopranità nelli principi supremi sarebbe vana, ventosa e de nessun effetto”. E questa consequenza io tengo che sii necessaria et evidente. Ma segue il conseglio e aggionge che “questo parerebbe più indicibile e portentoso nel sommo pontefice, che tiene in terra la successione di Pietro e vicaria di Cristo; e oltre ciò la suprema giurisdizione temporale in Parma e Piacenza”. Questa maggioranza nelle cose temporali, che si vuol dare al pontefice per esser vicario di Cristo, è una di quelle vie occulte di darli potestà temporale sopra li prìncipi soprani. Non è vero, né mai si debbe concedere che alcun principe supremo abbia minor auttorità nelli suoi Stati che il papa nelli suoi, né meno che per esser vicario di Cristo abbia nessuna potestà temporale, perché subito si cava consequenza che convenga dargliela in tutta la cristianità. Per il che io propongo riverentemente in considerazione, se fosse meglio che quei eccellentissimi giurisconsulti fermassero la sua conclusione nel generale de tutti li prìncipi, come l'hanno fatta, e l'applicassero al papa come principe supremo di quello Stato solamente, e non passassero a dir che questo fosse maggior inconveniente in lui, per esser vicario di Cristo e successor di Pietro.

Così parimente nella proposizione del quinto dubio a foglio 2c, dove si ricerca “se il pontefice per officio suo, come soprano principe e vicario di Cristo, debba esentar il conte”. Sono inconvenienti quelle parole: “e vicario di Cristo”, perché se dovesse come vicario di Cristo, seguirebbe che potesse in ogni Stato: sono sempre sospette le parole, dove l'auttorità spirituale di Cristo si vuol portar alle cose temporali, per il che anco quelle parole io consiglierei che si lasciassero (= tralasciassero, omettessero). Tratta ancora il consiglio delle azioni del duca di Parma con parole assai acerbe, le quali chi indolcisse alquanto non mutando in conto alcuno le conclusioni, né le determinazioni, né le raggioni, ma solo moderando le parole, sì che non toccassero tanto il duca sul vivo, sarebbe maggior dignità del Collegio padoano, che ridonderebbe anco in onor di tutto il Dominio veneto, e forse servirebbe anco più al conte Alberto. Il che tanto più è degno di considerazione quanto il duca in una lettera all'illustrissimo signor Nicolò Corner mostra che questo negozio li preme. Nel rimanente questi dottori sostentano una conclusione: che “né il papa, né l'imperatore, né altro principe supremo possi donar la sopranità”, la quale io lodo molto, e conferisce alle cose della Serenità Vostra e altri propositi. È’ ben grand'ardire il mio in dar giudicio di cosa scritta da tanti uomini eccellentissimi, ma ne sarò scusato dal comandamento di Vostra Serenità, alla somma sapienza della quale sottometto ogni mia considerazione. Grazie. Umillissimo e devotissimo servo F. Paulo di Vinezia