Valutare per migliorare Anna Maria Ajello Università “Sapienza” di Roma ‘

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Indicatori per la progettazione
Advertisements

Lucia de Anna, Ordinario di Pedagogia Speciale – IUSM Roma
LE RAGIONI DEL SEMINARIO
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
PROGETTO interdisciplinare
Straniero a chi? Il profilo dello studente straniero Possibili piste di lavoro Marcella Fusco Marcella Fusco.
AIMC La complessità della valutazione Bruno Losito Università Roma Tre AIMC, Convegno nazionale Firma dAutore Roma, 29 Novembre 2008.
Il Portfolio delle competenze
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
IL PROGETTO FARO : SUPPORTO ALLA PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL PROFESSIONALITA ED ALLA VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE DIRIGENTE SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE.
GRUPPO 3 INSEGNANTE TUTOR E PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI MONTECATINI 8-9 APRILE 2005.
LEUROPA DELLISTRUZIONE: Strumenti e Potenzialità di Sviluppo Marina Rozera - Agenzia Nazionale Programma Leonardo da Vinci.
Master Universitario di 1° livello
Università della Calabria
Dai BISOGNI FORMATIVI richiesti dalla Società all OFFERTA FORMATIVA proposta dalla Scuola allAUTONOMIA MENTALE di un soggetto-persona in grado di operare.
Dai BISOGNI FORMATIVI richiesti dalla Società all OFFERTA FORMATIVA proposta dalla Scuola allAUTONOMIA MENTALE di un ALUNNO in grado di operare SCELTE.
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Dr. Mario Malizia TEORIA E METODI DI PROGETTAZIONE.
Caratteri di una formazione diretta allo sviluppo di competenze Michele Pellerey 1Montesilvano 19 marzo 2010.
Dipartimento Nazionale Formazione 1 Il problema della comunicazione.
SPAZIO DAZIONEPROGETTO STRUTTURALEATTEGGIAMENTOSENSO In prima approssimazione possiamo dire che un setting, in contesto scolastico, sia un ambiente intenzionalmente.
DAL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL PROCESSO DECISIONALE
POF Scuola secondaria di primo grado Apecchio- Piobbico Funzioni strumentali Chiara Catena Sara Chegai Maria Tancini.
Area: la gestione dei progetti complessi
Il PROGETTO “Alternanza scuola lavoro” dell’ITI “Ettore Conti“
L ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Si avvale di: Rapporti con il Sistema socio economico Imprese, Associazioni imprenditoriali, Enti locali e Territoriali.
Le modifiche alla griglia di valutazione: implicazioni progettuali Nucleo di valutazione FSE Trento 30 agosto 2012.
AVVISO FSE 2010 Supporto e certificabilità degli apprendimenti Trento 30 luglio 2010 Anna Maria AJELLO.
IL RUOLO DEL REFERENTE PER LORIENTAMENTO NELLA SCUOLA AUTONOMA.
1 CORSI DI ALTA FORMAZIONE di 300 ore PER PSICOLOGI E LAUREATI IN SCIENZE UMANE Ente di Formazione accreditato dal MIUR per la formazione del personale.
CORSO DI ALTA FORMAZIONE DI 300 ORE LUNIVERSO MENTALE Per dirigenti scolastici e docenti Ente di Formazione accreditato dal MIUR per la formazione del.
MOTIVAZIONE LA MOTIVAZIONE RISULTA QUINDI UN TEMA
Orientamento tirocinio III anno Studentessa: VALENTE VALERIA A.A. 2007/2008.
AREA AREA DELLA STRUTTURALE COMUNICAZIONE INTERNA Attività collegiali
Il docente di sostegno: un ruolo nella scuola dell’inclusione
Lorena Peccolo1 RUOLO E FUNZIONE DEL DIRIGENTE SCOLATICO nellutilizzo delle prove INVALSI.
Piano Nazionale di formazione e ricerca
1 Servizio programmazione Servizi alla Persona e al cittadino Ufficio Formazione Percorso formativo per i docenti del primo ciclo di istruzione AS
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Scuola Media A.Diaz Olbia. La Scuola si interroga sul proprio servizio, sul lavoro svolto e ne verifica lefficacia e lefficienza Punti di partenza sono.
MIUR Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Cooperazione Internazionale Sud Sud Gli Ambasciatori dei Diritti Umani - profilo e ruolo -
Pergusa, 22 maggio 2009 La rete F.A.R.O.
L egge 53/28 marzo Accoglienza Prevenzione dispersione scolastica Superamento svantaggio socioculturale, psicologico Continuità e Orientamento.
ORIENTAMENTI PER LA COMUNICAZIONE TRA SCUOLA E SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI PER LA PROTEZIONE E TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI.
L’articolazione del POF
Verso una scuola ben fatta Linee di ricerca e azione per una progettazione formativa sostenibile Le proposte del Nucleo Provinciale per le Indicazioni:
Il gruppo classe risorsa nella prevenzione del bullismo Dott
Pippo.
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
MONITORAGGIO POF a.a. 2013/14 GENITORI infanzia
L'AUTOVALUTAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE  
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
La valutazione di istituto Test di Diagnosi per Docenti/personale ATA Studenti Genitori.
Seminario rete F.A.R.O. Palermo, 29 novembre 2013 Catania, 6 dicembre 2013 Dal processo di autovalutazione alle azioni di miglioramento Vito PECORARO.
CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE
VALUTARE LA QUALITA’ DELL’AULA
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Dirigente Scolastico Lombardia
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori COSENZA 14 MAGGIO 2014 Rosalba Candela Presidente nazionale UCIIM.
Il profilo di salute della scuola
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Istituto Comprensivo “Isabella Morra” Valsinni Anno scolastico 2013/2014 Funzione Strumentale P.O.F. prof.ssa Filomena OLIVIERI Dirigente Scolastico prof.ssa.
CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO
IC “GOZZI-OLIVETTI” PRIMARIA
SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDIMETODOLOGIA DIDATTICA METODO DIDATTICO DISPOSITIVO DI ADEGUAZIONE ALL’INTERNO DI UN’ESPERIENZA APPRENDITIVA.
SNV e Rav come strumenti per migliorare le scuole
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
Valutare i dirigenti scolastici Trento ‘
2 L’apertura della scuola verso l’esterno ha l’obiettivo di trasformare la classe scolastica in “comunità di ricerca”, con una particolare.
Transcript della presentazione:

Valutare per migliorare Anna Maria Ajello Università “Sapienza” di Roma ‘

Valutare il “pensiero pratico in azione” Tener conto dell’approccio socioculturale: Attività quotidiane come attività “dense” e complesse Pensiero pratico in azione Organizzazioni come sistemi di attività in cui si svolgono azioni ed operazioni secondo regole, con divisione del lavoro e con riferimento alla comunità

Valutare pensiero pratico in azione La competenza professionale in prospettiva socioculturale si può definire come una competenza contestualizzata, articolata in elementi relazionali, strumentali organizzativi e strategici Questo riguarda che cosa si valuta

Se si assume il punto di vista della valutazione ciò vuol dire: 1.dare conto dei risultati del proprio lavoro 2. attenzione all’oggetto della valutazione 3.attenzione alle procedure di misurazione

Valutazione: ancora su i presupposti Punto dolente: autenticità e sensatezza Ciò che si sottopone a valutazione rappresenta davvero la quotidianità di dirigenti e docenti?

Consente di mettere in pratica procedure di diverse Valutare i dirigenti Valutazione dei dirigenti: per obbiettivi (cfr altre figure manageriali) Consente di mettere in pratica procedure di diverse Interiorizzazione della necessità di far valutare il proprio operato Rischio di rappresentare solo una parte della quotidianità

Valutare i dirigenti Ricerche con la tecnica dello shadowing (fare da ombra): il dirigente realizza molte azioni di fluidificazione; esiti gruppo di lavoro con i dirigenti a Trento(v.rapporto) Far funzionare la scuola,nelle relazioni fra docenti, fra alunni e docenti, fra docenti e famiglie, fra amministrativi e con stakeholders esterni

Valutare i dirigenti… Far funzionare la scuola: non è banalizzazione del ruolo del dirigente Valutare soltanto per obbiettivi rischia di non cogliere la quotidianità del dirigente Necessario disporre di un modello di valutazione fondato su una concezione della competenza radicata nel contesto culturale e sociale (situata)

Senza fondamento su questo tipo di competenza due conseguenze: Valutare i dirigenti… Senza fondamento su questo tipo di competenza due conseguenze: 1.svalutazione di ciò che si fa quotidianamente; 2 banalizzazione della valutazione che rischia di divenire adempimento, e quindi non utile per migliorare

Valutare i dirigenti… L’insieme delle attività dei dirigenti si può ricondurre in tre aree: Promuovere la riflessività sulle proprie pratiche di lavoro da parte di tutti gli adulti della scuola; Ampliare la governance della scuola coinvolgendo docenti genitori e i diversi stakeholders Promuovere le condizioni per il miglioramento dell’offerta formativa

Valutare i dirigenti scolastici… Le azioni del dirigente in queste aree si possono operativizzare (cfr. tab allegata) I risultati possono essere resi visibili, riconosciuti e valutati Esito della valutazione: individuare i margini di miglioramento, evitando le gerarchie dei dirigenti

Valutare il lavoro degli insegnanti Presupposto: riconoscimento dell’articolazione complessa dei compiti degli insegnanti che hanno a che fare con Componente didattica Componente sociale-relazionale Componente emotiva

Componente didattica Ricchezza del curriculum script: alternative per insegnare un argomento: si possono documentare, incremento di alternative, come misura di competenza didattica

Componente sociale-relazionale Modalità di lavoro che si realizzano con altri colleghi, finalizzate all’apprendimento degli studenti, disponibili allo scambio e alla discussione dei propri materiali didattici, condividendo i motivi ispiratori del proprio operato professionale

Valutare i docenti… Componente didattica e componente socio –relazionale: possono essere sottoposte a valutazione: possono essere identificate rese visibili, verificate e infine valutate Per queste due componenti è preponderante la dimensione cognitiva

Valutare i docenti… Componente emotiva: riguarda fondamentalmente la relazione con gli alunni Terreno molto delicato: vanno individuate modalità di rilevazione per poter intervenire per i supporti in casi di manifeste difficoltà Aspetti molto intrusivi, implicano aspetti emotivi e sociali, molto delicati, complessi da sottoporre a valutazione

Valutare i docenti e i dirigenti … Dimensione complessa della valutazione che deve tener conto delle diverse componenti Conditio sine qua non per poter inquadrare la valutazione nell’ottica della promozione del miglioramento Obbiettivo primario di un ente pubblico che giustifica la messa in opera e la spesa stessa di un sistema di valutazione