FORMAZIONE COSTRUITA IN FUNZIONE DEI PROBLEMI CHE MOTIVANO IL RICORSO ALLAZIONE FORMATIVA NON E UNA APPLICAZIONE DI UNA TECNICA IN RISPOSTA AD UN APPLICAZIONE.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ruoli, strategie e interazioni all’interno di un forum
Advertisements

Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Rete di Terni
Il laboratorio (spazio web)
Modalità di applicazione del CL Group Investigazion Modalità di applicazione del CL Group Investigazion.
Le risorse nel processo daiuto Le risorse come mezzi: - umani; -materiali; -finanziari; -Istituzionali I mezzi di cui sopra sono utilizzati dallAS per.
Analisi del contesto Analisi dei bisogni formativi
DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
Gli Apprendimenti come si realizzano e cosa producono.
Certificazione RESP.URP 4 marzo 2004 Responsabili URP della Provincia di Lecce Lecce, 4 marzo 2004 Gli Strumenti di Comunicazione In collaborazione con.
Scuola Secondaria di Primo Grado
Progetto di Formazione-intervento®
Laboratorio Processi e cultura organizzativa d’impresa 2011/2012 Progetto di formazione-intervento per … Foto Nome e cognome Slide dell'Istituto di Ricerca.
PROGETTO di Formazione-Intervento®
PROGETTO di Formazione-Intervento® Laboratorio Processi e cultura organizzativa dimpresa Studente (nome, cognome)
Settore sistema scolastico ed educativo.
Agenda del Tutor (fase 1 + fase 2).
Promuovere i metodi di studio Anno Accademico
VALUTAZIONE DELLA FORMAZIONE
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Lo scenario farmaceutico
una bella avventura culturale
Ufficio Regionale Scolastico per la Puglia - Regione Puglia - Unione Regionale delle Camere di Commercio, Industria e Artigianato di Puglia, Federazione.
consulenza counselling dimensioni e struttura di base
1 Introduzione: il concetto di ruolo Seminario di formazione per i Tutor degli Animatori di Comunità PROGETTO POLICORO MONOPOLI - 22 MAGGIO 2005.
Progetto di formazione, consulenza ed elaborazione materiali e procedure per lo staff di professionisti che realizzeranno interventi formativi / informativi.
La valutazione del comportamento ARIFL Milano, 2 maggio 2012.
COMUNICAZIONE PUBBLICA La comunicazione interna 5° lezione 10 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
La comunicazione interna 4° e 5° lezione 1 ottobre 2009 Anno Accademico 2009/2010.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Dipartimento dei Servizi Sanitari Generali Progetto INTEGR - AZIONE.
La ricercazione partecipativa
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA
DESCRIZIONE ESSENZIALE dei percorsi progressi educativi seguiti raggiunti.
Seminario di formazione europea Genova sett Progetto 2 EP3 Fonds social européen Investit pour votre avenir.
ISTITUTO COMPRENSIVO GORLAGO PROGETTO ORIENTAMENTO D’ISTITUTO
COSTRUZIONE DI UN PROGETTO FORMATIVO
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) di cui all’art. 7, c.1,
COMPORTAMENTI PROBLEMA E ALLEANZE PSICOEDUCATIVE
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
FORMAZIONE IN INGRESSO PER DOCENTI NEOASSUNTI IN ANNO DI PROVA
La supervisione: contenuti e metodologie
Lo sfondo integratore 9 novembre 2011.
Metodologia della Ricerca Pedagogica per il Sostegno
Lo sfondo integratore 20 novembre 2012.
1 Corso di formazione sul monitoraggio e la valutazione dei Piani di zona avviati in Provincia di Torino Secondo Modulo: La valutazione del livello di.
DIVERSI … alla PARI Peer education e cittadinanza attiva per gli alunni sinofoni di Bagnolo Piemonte (CN)
La cura del processo educativo
INDICATORI SOCIALI E VALUTATIVI
Progetto di Formazione-Intervento® ……… ………….. Laboratorio processi e cultura organizzativa d’impresa Nome e cognome studente/i FOTO del/degli.
Assessorato Istruzione e Formazione Professionale.
Il ruolo della Comunità:
Comunità e Scuola La qualità delle relazioni educative nella scuola Piero Cattaneo S. Maria degli Angeli ( PG),
Scuola superiore della pubblica amministrazione LA NUOVA DIRIGENZA E IL CAMBIAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN ITALIA LA RICERCA SU “MERCATO DELLE.
CTRH di CHIARI. RILEVAZIONE BISOGNI FORMATIVI DELLE SCUOLE DEL TERRITORIO.
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
La didattica ermeneutica esistenziale.
Gandin Stefania Referente del Progetto A.S. 2015/2016 Area 3: Interventi e servizi per gli studenti I.C. S.VENDEMIANO Parliamone..
LA BUSSOLA ORIZZONTE DI SENSO QUALE PERSONA QUALE ALUNNO/BAMBINO QUALE INSEGNANTE QUALE SCUOLA QUALE METODOLOGIA QUALE SAPERE QUALE APPRENDIMENTO.
Formazione Intervento Percorso progettazione partecipata Titolo Autore FOTO.
LA RUBRICA PER UNA VALUTAZIONE AUTENTICA
Il Progetto All inclusive Sport Le finalità Creare le condizioni affinché le persone con disabilità possano praticare sport Promuovere contesti sportivi.
Dall’idea al progetto perché progettare?. non partiamo da zero valorizziamo l’esperienza in ogni organizzazione esiste una attività di progettazione inconsapevole.
Costruire comunità di pratiche riflessive nei contesti formativi e professionali Maura Striano Università degli Studi di Napoli Federico II.
Ufficio di Pastorale familiare Diocesi di Lodi 24 Settembre 2012 CONSULTA DIOCESANA.
L’ANALISI DEI BISOGNI DI FORMAZIONE Laboratorio per la formazione Spi Atto Primo Gruppo Arancio Lido di Camaiore 1- 3 febbraio 2011.
Verticalità intesa come continuità nello sviluppo dei contenuti e nella costruzione dei concetti nella scuola primaria e secondaria di I° e II° grado Didattica.
Università di Roma Tre Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Servizio Sociale A.A – 2016 Tecniche e Strumenti Professionali LA SUPERVISIONE.
Psicologia della formazione anno accademico 2015/2016 Prof. Barbara Pojaghi
Analisi della ricerca del CRED Verona, 7 maggio, 2009 SEMINARIO APRED Una strada nella ricerca. L’analisi delle pratiche educative Pier Giuseppe Rossi.
Transcript della presentazione:

FORMAZIONE COSTRUITA IN FUNZIONE DEI PROBLEMI CHE MOTIVANO IL RICORSO ALLAZIONE FORMATIVA NON E UNA APPLICAZIONE DI UNA TECNICA IN RISPOSTA AD UN APPLICAZIONE DI UNA TECNICA STESSA, SI TRATTA DI UN PROCESSO DI ANALISI DELLA DOMANDA PER PROPORRE UN INTERVENTO IN RISPOSTA AL PROBLEMA POSTO CON LA DOMANDA

SPESSO LA FORMAZIONE VIENE INTESA COME LUOGO DI TRASMISSIONE DI NOZIONI E DI MODI DI ESSERE PER ADEGUARSI ALLE ATTESE ESTERNE DEFINITE DALLORGANIZZAZIONE. ECCO PERCHE VIENE VISSUTA COME UNA PERDITA DI TEMPO

PER EVITARE QUESTO VISSUTO IL FORMATORE DOVRA LAVORARE DISTINGUENDO SENZA SCINDERE -GLI OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE -OBIETTIVI INDIVIDUALI -OBIETTIVI DEI DIVERSI ATTORI SOCIALI COINVOLTI (COMPRESI IL FORMATORE E LORGANIZZAZIONE IN CUI LAVORA)

COMPITO DEL FORMATORE: ASSUMERE LA COMPLESSITA DEL CONTESTO DISTINGUERE LO SVILPUPPO DI CONOSCENZE INDIVIDUALI (SOLO IN PARTE PREVEDIBILI) E LA RICERCA DI CONNESSIONI TRA ATTIVITA FORMATIVA E SITUAZIONI PROBLEMATICHE DELLORGANIZZAZIONE

PORTATORI DI UNA DOMANDA DI FORMAZIONE POSSONO ESSERE SIA INDIVUDUI IN RELAZIONE CON UN CONTESTO CHE ORGANIZZAZIONI SOCIALI ISCRITTE IN UN CONTESTO DI MERCATO.

IPOTESI DI LAVORO E CHE LUTENTE RIPRODUCE NELLA RELAZIONE CON IL FORMATORE IL RAPPORTO COLLUSIVO FALLITO ENTRO IL CONTESO DI APPARTENENZA SI TRATTA DI UNA PROBLEMATICA CHE RIGUARDA LA RELAZIONE INDIVIDUO-CONTESTO

Le competenze del formatore: contribuire alla promozione e al potenziamento della convivenza entro i sistemi sociali di appartenenza Ripristinare dei modelli di relazione che condizioni particolari hanno mutato rendendo obsolete le dinamiche simboliche che le fondavano.

IL FORMATORE PROMUOVE: (FORMATIVITA) LO SVILUPPO NEL FORMANDO DELLA CAPACITA DI RAPPRESENTARE SE STESSO, PENSARE LE CONDIZIONI INTERNE ED ESTERNE A SE ESPLICITANDOLE. LA CAPACITA DI PERCEPIRE LESISTENZA DI UN IMMAGINE INTERIORE DELLOGGETTO CHE NON COINCIDE CON LOGGETTO REALE LA CAPACITA DI INTERVENIRE SULLE CONDIZIONI ESTERNE, ANTICIPANDO LE AZIONI ATTRAVERSO LA CAPACITA IMMAGINATIVA PER ORGANIZZARLE IN UN PROGETTO

SVILUPPO DI UNA COMPETENZAORGANIZZATIVA CAPACITA DI COSTRUZIONE DELLA PROPRIA FUNZIONE NELLA ORGANIZZAZIONE A PARTIRE DAGLI OBIETTIVI PIU CHE DAI SISTEMI DI APPARTENENZA E DI ADEMPIMENTO INTESI QUALI AGITI EMOZIONALI.

Formatore è colui che: Garantisce listituzione di un setting adeguato allo sviluppo di un pensiero su, analizzando le fantasie agite nella domanda stessa e non colludendo con la domanda. non agisce le fantasie e non favorisce unazione nel formando

Accompagna il cliente nellindividuazione della relazione tra la richiesta, gli obiettivi e la dinamica collusiva. Ascolta e pone attenzione al dato situazionale e a come viene rappresentato il problema con le parole

Favorisce listituzione di una sintonia minima che istituisca una alleanza di lavoro tra formatori, formandi,e interlocutori dellorganizzazione. Esplora i problemi confrontando le sue ipotesi con quelle del cliente,insieme ricercano una teoria della situazione.

Losservazione delle proprie(formatore) e altrui implicazioni affettive sono unoccasione per svelare valori, emozioni su cui si fondano le relazioni allinterno della organizzazione

ENTRAMBI APRENDONO DALLESPERIENZA NELLA DISSIMETRIA DEI RUOLI RIFLETTENDO SUI PROPRI MODI DI ESSERE, LEGGERE E DECODIFICARE LE SITUAZIONI.

Il gruppo è il luogo privileggiato di formazione e di apprendimento. Attraverso la relazione con persone e gruppi il formatore raccoglie informazioni sulla situazione. Il formatore orienterà lo scambio su alcuni temi da approfondire lasciando i formandi liberi di seguire le proprie riflessioni secondo le proprie risonanze soggettive e aspettative nei confronti del formatore

Nelle fasi iniziali possono essere utili colloqui clinici con testimoni privileggiati (chi si trova per ruolo organizzativo allincrocio di processi intensi di scambi di informazioni,testimoni di incidenti importanti rispetto al funzionamento organizzativo)

Possono essere utili interviste semistrutturate,soprattutto dove serve una rilevazione di dati descrittivi che diano un quadro della realtà sulla quale orientare a processi di ricerca

In alcuni casi possono essere utili a completamento di momenti precedenti analizzare nelle interviste lorganizzazione del gruppo di lavoro attraverso lapprofondimento di casi lavorativi concreti ed episodi vissuti e ritenuti significativi e critici.

Riunioni con la commitenza Luogo della continuità rispetto al lavoro in corso, come restituzione di quanto elaborato. Attraverso la libera discussione e il lavoro di analisi comune si ipotizzano gli ampliamenti e approfondimenti successivi.

Riunioni con lo staff professionale Sono un momento di elaborazione e interpretazione del materiale che si sta raccogliendo. In queste riunioni si tratta di recuperare allinterazione la dimensione soggettiva del rapporto tra staff e interlocutori coinvolti, la qualità del rapporto con i problemi e con lo stato attuale dellorganizzazione, valutando se esiste lo spazio per una formazione.

Documenti scritti Possono essere utilizzati in momenti diversi del lavoro di analisi per esempio come stimolo iniziale per favorire ulteriori approfondimenti. Si può istituire un gruppo di persone referenti se la complessità della domanda,il numero delle persone coinvolte e di unità organizzative rischia di disperdere il lavoro di esplorazione.

La formazione si avvia e prosegue entro il processo di analisi della domanda La funzione formativa si sviluppa anche prima e al di là dei luoghi dedicati ad essa Uno stacco può essere segnato dalla presentazione(commitenti,utenti) di un documento scritto come atto di sintesi e restituzione del lavoro svolto durante la prima fase Il documento inoltre illustrerà i problemi,gli obbiettivi,gli strumenti formativi,ruolo formatori,luogo e tempi della formazione.

Luogo della formazione Protetto affinché un gruppo possa sviluppare lavoro riservato e collaborativo Importante la possibilità sedersi faccia a faccia,presenza appoggio per scrivere,disponibilità lavagna Se la formazione si articola per fasi utile che la sede sia la stessa

Tempi Sono indicati incontri di 2 o 3 giornate consecutive di 7,8 ore Evitando se possibile seminari di una fase sola Meglio in 2 o 3 fasi con tre settimane intervallo oppure Oppure di incontri di 1 giorno ogni 2 settimane

Una volta definito set sono da evitarsi mutamenti per poter osservare, analizzare, contrattare le variazioni, gli elementi costitutivi della proposta del formatore vengono spiegati, discussi e modificati a fronte di elementi di realtà che non snaturino il senso della proposta.

Il formatore è colui che propone le esercitazioni al momento giusto per favorire il fluire del processo di analisi e progettazione (analisi casi e di testi, drammatizzazioni,simulazioni,lezioni,gruppi di formazione)