PROGETTI INNOVATIVI La manovra di disostruzione da corpo estraneo

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Oggi Bruno ve lo spiegherà Chi lo vuole sapere cos’è? STO ARRIVANDO.
Transcript della presentazione:

PROGETTI INNOVATIVI La manovra di disostruzione da corpo estraneo Antonella Palmieri UO di Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza-Osservazione DEA Istituto G. Gaslini Genova Direttore Professor P. Di Pietro SOCIETA’ ITALIANA DI PEDIATRIA REGIONE LIGURIA 2010

Che cosa vuol dire essere pediatra d’urgenza oggi? Fare diagnosi ? Somministrare terapie ? Risolvere problematiche in acuto? CERTAMENTE SI MA………..

CURA E PREVENZIONE Il mondo che orbita attorno alla figura del bambino nelle varie fasi della sua formazione necessariamente si deve occupare del suo benessere inteso non solo come assenza di malattia, ma anche come qualità di vita

E’ SOLO CURA? FONDAMENTALE E’ LA PREVENZIONE

ESPERIENZA DEA Istituto G . Gaslini Nella nostra realtà abbiamo avviato da anni Corsi di primo Soccorso per genitori di bambini a rischio ( ALTE ossia Eventi apparentemente rischiosi per la vita, cardiopatici, neurologici) A queste famiglie si sono aggiunte persone non a rischio ma che in qualche modo a contatto con i bambini ( insegnanti di scuola, nuoto e di ginnastica ad esempio) Negli ultimi 5 anni 800 persone

INALAZIONE DA CORPO ESTRANEO All’interno del corso che comprende Le essenziali norme di primo soccorso secondo l’ A,B, C La prevenzione della morte in culla Le prevenzione degli incidenti parte importante è la MANOVRA DI DISOSTRUZIONE DA CORPO ESTRANEO

PERCHE’ L’età a rischio per inalazione da corpo estraneo è variabile fra i 6 mesi e due anni In questa fascia di età il piccolo comincia a voler conoscere il mondo attorno ( la casa in primo luogo), ma anche ad uscire dal proprio ambiente in contatto anche con persone al di fuori del nucleo familiare ( baby sitter, insegnanti di acquaticità, maestre del nido ad esempio) Proprio per questo, il mondo degli adulti deve essere “attrezzato” a proteggere le sue prime attività PREPARARE GLI ADULTI A PROTEGGERE IL BAMBINO E’ LO SCOPO CHE NOI PEDIATRI DOBBIAMO RAGGIUNGERE LAVORANDO INSIEME