MASTER IN DIRITTO ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLO SPORT 28 Gennaio 2012 MASTER IN DIRITTO ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLO SPORT “Lobbying nello sport”
Cosa si intende per lobby? Un gruppo di persone legate da interessi comuni e in grado di esercitare pressioni sul potere politico per ottenere provvedimenti a proprio favore.
Cosa rappresenta la sentenza Bosman? Probabilmente il più grande errore di valutazione commesso nel mondo dello sport. Solo dopo la sentenza Bosman si è cominciato a diffondere il concetto di lobbying nello sport.
Chi svolge attività di lobbying nello sport? Uffici di rapprentanza permanenti/delegazioni a Bruxelles (=> EOC, FIFA, UEFA*, EPFL, ECA, EU ATHLETES, EGBA, ESSA, FESI, NIKE) Lobbisti o responsabili Affari Europei che si recano a Bruxelles quando vi è bisogno
I primi effetti... Il Parlamento Europeo e la Commissione Europea, dalla legislatura 2005-2009, hanno iniziato ad occuparsi di sport in maniera più attenta. I risultati sono, ad esempio, lo sviluppo del dialogo sociale nello sport e le seguenti proposte di risoluzione: il futuro del calcio progessionistico in Europa (2007); il ruolo dello sport nell'educazione (2007); il Libro bianco sullo sport (2008);
Perché si fa lobbying nel mondo dello sport? Alcune motivazioni economiche… Lo sport occupa uno spazio importante nell'economia europea, in quanto rappresenta, direttamente o indirettamente, 15 milioni di posti di lavoro, corrispondenti al 5,4% della popolazione attiva, nonché un valore aggiunto annuo di circa 407 miliardi di euro, ossia il 3,65% del PIL europeo. La promozione delle attività fisiche e sportive contribuisce al risparmio di una quota importante della spesa pubblica in ambito sanitario. I grandi eventi sportivi e la pratica dello sport offrono occasioni straordinarie per sfruttare il potenziale di sviluppo del turismo in Europa, favorendo la creazione di posti di lavoro.
Perché si fa lobbying nel mondo dello sport? Lo sport ha un indubbio potere di integrazione sociale che coinvolge numerosi settori, tra cui: L'impegno civico; La promozione di buone condizioni di salute; Lo sviluppo urbano; Il mercato del lavoro e l'occupazione; La formazione specialistica e l'istruzione.
Quali sono gli argomenti principali su cui si fa lobbying oggi? Integrità delle competizioni: a) Lotta al match fixing e alle partite truccate; b) Lotta al doping; c) Promozione del Fair Play Finanziario; Dual career; Lotta al razzismo, alla violenza e alle discriminazioni; Il ruolo degli agenti e dei procuratori sportivi.
Cos'è il dialogo sociale? Il dialogo sociale è un'ottima occasione per promuovere le relazioni tra le parti sociali coinvolte, scambiare opinioni sulle questioni più rilevanti e discutere delle azioni da intraprendere a livello europeo.
Il dialogo sociale nello sport Il Comitato di Dialogo Sociale Settoriale Europeo per il settore del calcio professionistico Il settore del calcio professionistico è stato il primo a creare un CDSSE nel luglio del 2008 con l'obiettivo primario di introdurre dei requisiti minimi in determinate aree dei contratti dei calciatori professionisti (diritti televisivi, trasferimenti dei giocatori e loro diritti ed obblighi, etc…) Membri di tale comitato, in rappresentanza di calciatori, squadre e federazioni: FIFPro, EPFL, ECA e UEFA (che puo' essere considerata una "terza parte" e che è presente in virtù del particolare ruolo rivestito da quest'organo nel panorama calcistico europeo). Fino ad ora è stato evidente come il dialogo sociale nel calcio si sia sviluppato in modo molto più celere rispetto allo sport in generale.
Il dialogo sociale nello sport Il dialogo sociale è oramai considerato come uno strumento necessario per regolare i rapporti tra i datori di lavoro ed i lavoratori nel settore sportivo. Le parti sociali e le organizzazioni sportive sentono la necessità di esprimere le proprie idee in una "piattaforma" dove hanno la possibilità di essere ascoltati e presi in considerazione a livello europeo nonché consultarsi a vicenda per promuovere lo sport nella sua dimensione educativa, sociale ed economica. Dal 2012 ci dovrebbe essere il riconoscimento ufficiale di tale strumento per la promozione dello sport a livello generale. Le parti sociali coinvolte devono impegnarsi e collaborare per migliorare le condizioni di lavoro degli atleti e promuovere lo sport quale strumento attivo per il benessere della società.