CARATTERISTICHE ESSENZIALI DEI GRUPPI PRIMARI CONOSCENZA RECIPROCA DI TUTTI I COMPONENTI: nella nostra classe ci conosciamo tutti? POSSIBILITA’ DI COMUNICARE CON TUTTI GLI ALTRI COMPONENTI comunichiamo con tutti? CONDIVISIONE di ALMENO un OBIETTIVO ESPLICITO IMPORTANTE: cosa ci proponiamo di fare insieme?
GRUPPI GERARCHIZZAZIONE: ci sono uno o più leader nel gruppo? VALENZA: quali sono i nostri valori? COESIONE: siamo coesi? ATTIVITA’ NORMATIVA OPERATIVA: quali regole esplicite agiscono fra noi? SIMBOLICA: quali regole implicite agiscono fra noi? COSTRUZIONE IDENTITA’: elenchiamo 3 caratteristiche principali dell’identità della classe come gruppo.
DINAMICHE DI GRUPPO:. reti di comunicazione: come comunichiamo DINAMICHE DI GRUPPO: * reti di comunicazione: come comunichiamo? * stile di leadership: per la classe è aggressivo (autoritario), assertivo ( autorevole,democratico e partecipato, ma diretto dall’alto) o anassertivo (affettuoso, disposto all’ascolto e all’accoglienza, molto democratico, non direttivo). Chi sono i leader (studenti, docenti, preside...altro) della classe come gruppo? A chi vi ispirate come gruppo? * elaborazione di norme: quali regole seguite/ seguiamo, come gruppo. * atteggiamenti: quali comportamenti contraddistinguono il nostro gruppo nelle relazioni interne e esterne alla classe.
TIPI DI LEADERSHIP CARISMATICA FUNZIONALE VALUTATIVA PARTECIPATIVA
CENTRATA SULLA RELAZIONE STILI DI LEADERSHIP CENTRATA SUL COMPITO CENTRATA SULLA RELAZIONE
TIPI DI LEADERSHIP CARISMATICA: i maestri/capi/leader sono accettati perchè piacciono e sanno farsi ascoltare dalla maggioranza che li sente come “più bravi e capaci” FUNZIONALE: i leaders sono quelli che “servono” per ottenere determinati obiettivi VALUTATIVA: i leaders sono coloro che si trovano in posizione di potere: PARTECIPATIVA: i leaders non sono stabili, si scelgono di volta in volta in volta e appartengono alle dinamiche di partecipazione, condivisione e comunicazione del gruppo classe.
Tipo di leadership: In che tipologia di leadership si riconosce il gruppo classe? Ne è soddisfatto o vorrrebbe modificarlo? Osservazioni:
INFLUENZE SOCIALI INVOLONTARIE APPRENDIMENTO OSSERVATIVO PROCESSI DI IMITAZIONE FACILITAZIONE SOCIALE DE-INDIVIDUAZIONE
ALTRUISMO E AIUTO : chi ne è responsabile nel gruppo? LA PRESENZA di interlocutori esterni PUO’ INIBIRE lo SLANCIO ad AIUTARE chi è in difficoltà MOLTE SITUAZIONI di EMERGENZA SONO AMBIGUE (almeno inizialmente)
I FATTORI INIBITORI dell’ ALTRUISMO “OSSERVATORI” “AMBIVALENZA della SITUAZIONE” Sono neutralizzati da: PRECEDENTE RESPONSABILIZZAZIONE VALUTAZIONE del DANNO REALE ESPOSIZIONE A MODELLI DI COMPORTAMENTO SOCIALMENTE RESPONSABILI FACILITAZIONE della RISPOSTA ALTRUISTICA
STATO D’ANIMO (MOOD) E COMPORTAMENTO ALTRUISTICO INFLUENZA degli STATI EMOTIVI da: soddisfazione del successo ricordo di esperienze positive piccoli eventi fortunati REAZIONE dei BENEFICATI ai BENEFETTORI: obblighi di gratitudine percepiti reciprocità sociale ambiguità dell’assistenza gratuita
Effetto Asch (1950)
COMPONENTI EURISTICHE della PERSUASIONE FUNZIONE di RINFORZO nei GRUPPI di RIFERIMENTO FACILITAZIONE SOCIALE nelle DECISIONI di GRUPPO
PERSUASIONE POSITIVA>NEGATIVA PUNTO di NON RITORNO nelle DISCUSSIONI INFLUENZA SOCIALE INVOLONTARIA “FARE PORTA A CREDERE” RASSICURAZIONE OPERATIVA (Le azioni hanno maggiore risonanza delle parole)
COMUNICAZIONE PERSUASIVA AUTOPERSUASIONE ESPOSIZIONE A MESSAGGI UNI/BILATERALI IMMUNIZZAZIONE dalle OPINIONI AVVERSE
Desiderio di ottenere consenso e di evitare il dissenso PENSIERO di GRUPPO Desiderio di ottenere consenso e di evitare il dissenso CONDIZIONI ANTECEDENTI SINTOMI del PENSIERO di GRUPPO VIZI nei PROCESSI DECISIONALI DERIVANTI dal PENSIERO di GRUPPO
CONDIZIONI ANTECEDENTI Gruppo coeso Isolamento del gruppo dalle influenze esterne Nessuna procedura sistematica per considerare sia i pro che i contro delle diverse linee di condotta Un leader direttivo che caldeggia esplicitamente una determinata linea di condotta Elevato stress
SINTOMI del PENSIERO di GRUPPO ILLUSIONE DI INVULNERABILITÀ, MORALITÀ E UNANIMITÀ PRESSIONE SUI DISSENZIENTI AUTOCENSURA DEL DISSENSO RAZIONALIZZAZIONE DI GRUPPO VALUTAZIONE DI ORTODOSSIA
VIZI nei PROCESSI DECISIONALI DERIVANTI dal PENSIERO di GRUPPO Analisi incompleta degli obiettivi del gruppo e delle linee di condotta alternative Insuccesso nell’esaminare i rischi dell’alternativa preferita Scarsa o incompleta ricerca di informazioni controfattuali rilevanti Distorsione selettiva nell’elaborazione delle informazioni presenti Incapacità di rivalutare le alternative scartate Incapacità di sviluppare piani di emergenza in caso di fallimento
Ogni NUCLEO di OPINIONI è FORMATO da: Una CREDENZA Un ATTEGGIAMENTO Una PERCEZIONE di SOSTEGNO SOCIALE alle OPINIONI
INTERPRETAZIONI di SCELTE e DECISIONI ATTEGGIAMENTI DISPOSIZIONI ad AGIRE INTERPRETAZIONI di SCELTE e DECISIONI VALUTAZIONI di OGGETTI PERSONE o SITUAZIONI
COMPONENTI degli ATTEGGIAMENTI ESEMPI COGNITIVA (Stereotipi Negativi) AFFETTIVA (Pregiudizi) COMPORTAMENTALE (Discriminazioni)
FUNZIONI degli ATTEGGIAMENTI STRUMENTALE CONOSCITIVA ESPRESSIONE di VALORI AUTODIFESA ADATTIVA
RELAZIONI tra ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI GRADO di COERENZA RELAZIONE DIRETTA o INDIRETTA ESPERIENZA DIRETTA e GRADO DI COINVOLGIMENTO EMOTIVO GRADO di CONSAPEVOLEZZA
GRADO di COERENZA degli ATTEGGIAMENTI Valutazione della COERENZA COGNITIVA sui NUCLEI di OPIONINI Procedure di rafforzamento della COERENZA COGNITIVA Riduzione della DISTANZA o DISSONANZA COGNITIVA
TECNICHE di MODIFICAZIONE degli ATTEGGIAMENTI COINVOLGIMENTO in un’ ESPERIENZA DIRETTA RIDUZIONE della DISSONANZA COGNITIVA tramite FORME di AUTOPERSUASIONE GRADUALITA’ del CAMBIAMENTO Tecniche Comunicative: Piede nella Porta Palla Lenta