Che scoperta la scuola! Francesca Cinelli I.C. Barberino di Mugello Prima parte Workshop Convegno: Io parlo straniero. Alfabetizzazione linguistica Educazione interculturale Lend Firenze- Assessorato alla Pubblica Istruzione Provincia di Firenze Firenze 16 ottobre 2012 Sala Luca Giordano, Palazzo Medici Riccardi
Che scoperta la scuola! La scuola è, senza ombra di dubbio, il luogo privilegiato dove il bambino straniero impara la lingua italiana. È il luogo dove incontra i propri coetanei e con questi cerca di costruire rapporti e amicizie. L’alunno straniero che si avvicina alla lingua italiana cerca strategie per trasformare le sue conoscenze in comunicazione. Il bambino desidera appartenere al nuovo gruppo, comunicare con i propri pari, apprendere le regole dei giochi, chiedere aiuto!
IL CURRICOLO DI LINGUA NELL'OTTICA INTERCULTURALE Le attività proposte sono strettamente legate alla programmazione d’italiano, sono semplici strategie di lavoro che aiuteranno il bambino a comprendere e compiere le consegne più frequenti e a formulare le richieste più comuni. I percorsi che presentiamo hanno lo scopo di fornire una adeguata alfabetizzazione e gli strumenti necessari a entrare in contatto con le persone, gli ambienti, gli oggetti della scuola.
I comandi in classe Nella nostra classe usiamo continuamente l’imperativo, ossia i comandi: “Prendi la penna!” “Metti a posto il quaderno!” “Guarda la lavagna!” Questi tipi di comandi possono essere utilizzati dal bambino straniero per fare esperienza di quel comando e così imparare nuove azioni e parole. .
Il bambino è entrato a far parte della nostra classe a settembre Questa attività è stata presentata al bambino straniero a inizio anno scolastico nel momento in cui in classe si iniziava il percorso relativo ai divieti e comandi in famiglia. Il bambino è entrato a far parte della nostra classe a settembre e non conosceva la lingua italiana. Come prima attività abbiamo raccolto e ordinato tutti i comandi che potevano servire a raccontare la vita della classe. La ricerca di schede e di materiale ha coinvolto tutti gli alunni.
Poi abbiamo incollato i cartoncini sugli oggetti scelti. Dopo aver condiviso con i bimbi quali fossero gli oggetti che più si utilizzano in classe abbiamo scelto una serie di parole che potevano essere utili al nuovo bambino. Abbiamo preparato dei cartoncini sui quali abbiamo scritto in stampatello maiuscolo e con gli articoli i nomi degli elementi dell’aula che più spesso nominiamo: Il foglio Il quaderno La lavagna Il libro La cartella La gomma L’astuccio La penna Le matite I pennarelli Poi abbiamo incollato i cartoncini sugli oggetti scelti.
Quando ormai abbiamo visto che l’alunno aveva interiorizzato il nome degli oggetti abbiamo presentato un gioco: il nostro bambino usciva dall’aula e i compagni spostavano alcuni cartoncini quando l’alunno rientrava in classe doveva individuare gli errori e mettere al posto giusto i cartoncini.
Con il gruppo classe abbiamo cercato i comandi più utili e più frequenti Disegna Scrivi Cancella Leggi Guarda Ascolta Colora Taglia Incolla Silenzio
Per rendere più facile l’apprendimento di tali comandi e migliorare la comunicazione con il nostro alunno straniero, abbiamo preparato, facendoci aiutare da tutto il gruppo classe, tanti fogli colorati quante erano le consegne più comuni. Abbiamo scritto il comando, accompagnato da un disegno-simbolo. Per esempio l’imperativo taglia era stato accompagnato dal disegno di una forbice. Poi abbiamo teso una corda da bucato da una parte all’altra e abbiamo appeso con le mollette da panni i fogli con i comandi disegnati. Abbiamo chiesto al bambino di prendere il foglio che rappresenta il comando che un compagno gli chiedeva: Incolla! Leggi! Scrivi! Esempio di disegno comando
In un secondo tempo ogni compagno ha consegnato al bambino un comando da eseguire con l’oggetto: Prendi il quaderno! Cancella la lavagna! Apri la cartella! Chiudi la porta! Chiama la maestra! Per rendere più simpatica l’attività un compagno poteva dare dei comandi assurdi: Butta il quaderno! Taglia il libro!