DAI CONTENUTI ALL’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA 3a parte Letizia Carpini
Una diversa strategia per l’apprendimento della letto-scrittura: inserire le lettere dell’alfabeto in una storia di fondo, prevedendo l’apertura all’immaginario, la cura dell’aspetto fonologico e il coinvolgimento della fisicità.
PER UN LAVORO MIRATO SUI SUONI Evocare i suoni e i rumori che il gufo Plop sente nel bosco, e riprodurli. Ascoltare suoni e rumori registrati e invitare i bambini ad escludere quelli che Plop non può sentire nel bosco. Riprodurli. Preparare un cartellone di sintesi in cui all’immagine che evoca il suono è abbinata un’onomatopea. Riprodurre l’onomatopea.
Lo stesso lavoro può essere riproposto sui suoni e rumori dell’ambiente scolastico. L’attenzione alle onomatopee risulta molto importante per arrivare alla scoperta dei singoli fonemi e alla loro corretta pronuncia.
Concentrazione su un suono. Parallelamente all’apprendimento della letto-scrittura, vengono continuamente proposti esercizi fonologici. L’insegnante avrà cura di motivarli facendo ricorso anche all’immaginario e/o chiedendo ai bambini un coinvolgimento corporeo. Attività di ascolto. Concentrazione su un suono. Attività finalizzate alla distinzione di quel suono. Riproduzione.
OGNI VOLTA CHE VIENE SCOPERTO UN NUOVO FONEMA-GRAFEMA SI GIOCA UN PO’ … Arriva un bastimento carico di ……………. Bambini, adesso pronuncerò tante paroline! Quando capirete che la parola che dico comincia per…, battete un colpo con la mano sul banco! Bambini, battete con un piede a terra quando dico una parola che inizia per … Questo suono mi ricorda …. Assomiglia a … Troviamo tante parole che cominciano con …. Scriviamo sul nostro quaderno le parole che sono nella nostra classe e che contengono questa letterina. Proviamo ad inventare delle frasi con le parole che abbiamo trovato. Esercitiamoci un po’ nella scrittura di questa letterina! Inventiamo una filastrocca!
LO SPECCHIO E LA GINNASTICA CHE FA BENE ALLA LINGUA E ALLE LABBRA I bambini vengono invitati ad osservarsi allo specchio mentre pronunciano alcuni suoni e soprattutto ad osservare la propria bocca, la lingua. Provano a toccarsi il collo e la faccia. Diventano consapevoli del fatto che la pronuncia dei vari fonemi presuppone impostazioni fonatorie diverse.