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Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 1 I permessi sindacali : tipologie e codici Quale è l’intento di questo corso? 1.Far comprendere chi sono i dirigenti sindacali che hanno diritto a fruire dei permessi sindacali. 2.Quali sono le fonti normative di riferimento. 3.Quali e quanti tipologie di permessi sindacali possono essere fruiti. 4.Quali sono i nuovi codici identificativi delle varie tipologie di permessi sindacali che verranno introdotti dall’1 gennaio Quali sono le modalità di utilizzo degli stessi e quali le procedure e la documentazione che i referenti tempus dovranno recepire dagli stessi dirigenti sindacali.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 2 I permessi sindacali : tipologie e codici Riferimenti normativi: Il Contratto Collettivo Nazionale Quadro del 7/08/1998. Il Contratto Collettivo Quadro Integrativo del 27/01/1999 che integra e chiarisce l’applicazione di alcune disposizioni contenute nel CCNQ del 7 agosto 1998, e successive modificazioni e integrazioni, sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi nonché delle altre prerogative sindacali. Il Contratto Collettivo Nazionale Quadro del 24/09/2007

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 3 I permessi sindacali : tipologie e codici Quali e quanti tipi di permessi sindacali sono riconosciuti?  Permessi di cui all'art. 11 del CCNQ del 7/08/98, finalizzati solo ed esclusivamente alla partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi nazionali, regionali, provinciali e territoriali.  Permessi sindacali retribuiti ex art. 8 e 9 del CCNQ del 7/08/98 per: espletare il loro mandato; partecipare a trattative sindacali; partecipare a convegni e congressi di natura sindacale.  Permessi in qualità di RSU  Permessi sindacali non retribuiti.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 4 I permessi sindacali : tipologie e codici Chi sono i dirigenti sindacali che hanno titolo ad usufruire nei luoghi di lavoro dei permessi sindacali retribuiti?  i componenti delle RSU (essi vengono eletti ogni 3 anni dal personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e presso l’Università di Bologna sono 30 per il triennio ).  i dirigenti sindacali dei terminali di tipo associativo delle associazioni sindacali rappresentative aventi titolo a partecipare alla contrattazione.  i dirigenti sindacali che siano componenti degli organismi direttivi delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria rappresentative non collocati in distacco o aspettativa.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 5 I permessi sindacali : tipologie e codici La semplice iscrizione al sindacato legittima di per sé il dipendente alla fruizione del permesso sindacale? Assolutamente no. I permessi sindacali retribuiti sono concessi non ai dipendenti dell'amministrazione iscritti ai sindacati, ma alle organizzazioni sindacali di categoria rappresentative a cui spetta il compito di accreditare i propri dirigenti sindacali ai sensi dell'art. 10. L’accredito è la nomina formale da parte delle Organizzazioni Sindacali.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 6 I permessi sindacali : tipologie e codici I permessi sindacali vengono fruiti facendo riferimento a due monti ore differenti: Il monte ore di amministrazione per: 1.Permessi sindacali retribuiti attribuiti ai Sindacati rappresentativi 2.Permessi sindacali retribuiti attribuiti alle RSU Il monte ore nazionale per: Permessi sindacali istituiti per la partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi statutari.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 7 I permessi sindacali : tipologie e codici Il monte-ore di Amministrazione che cosa è e come viene utilizzato? La causale principale per la quale il monte-ore di Amministrazione è stato previsto è la partecipazione al tavolo della contrattazione integrativa, nel caso in cui le trattative si svolgano durante l’orario di lavoro, ma può essere utilizzato anche per altre riunioni, convegni e congressi sindacali. Le Organizzazioni sindacali possono fare utilizzare il monte-ore di pertinenza anche ai propri dirigenti dei terminali associativi per la loro attività.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 8 I permessi sindacali : tipologie e codici Come viene gestito il monte ore di amministrazione? I permessi del monte-ore di Amministrazione possono essere cumulati (cfr. anche art. 10 comma 5 del CCNQ del 7 agosto 1998 come modificato dal CCNQ del 27 gennaio 1999 nel caso in cui il cumulo delle ore si configuri come un distacco) ma, in questo caso, non è possibile utilizzarli congiuntamente al distacco sindacale part-time, per evitare che questo si trasformi surrettiziamente in un distacco a tempo pieno. Le Amministrazioni dovranno avere particolare cura nel verificare che né la RSU né le Organizzazioni sindacali rappresentative utilizzino, nell’anno considerato, ore eccedenti a quelle di pertinenza, al fine di evitare il successivo recupero ed un inutile contenzioso. Le ore non utilizzate nell’anno corrispondente rappresentano un risparmio per l’Amministrazione e non possono essere sommate a quelle dell’anno successivo.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 9 I permessi sindacali : tipologie e codici Quali sono i nuovi codici identificativi dei vari tipi di permessi sindacali che verranno introdotti dall’1 gennaio Codice 327 – Permessi sindacali retribuiti attribuiti ai Sindacati rappresentativi Codice 328 – Permessi sindacali retribuiti attribuiti alle RSU Codice 329 – Permessi sindacali istituiti per la partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi statutari. Codice 330 – Permessi sindacali non retribuiti

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 10 I permessi sindacali : tipologie e codici Quali sono le modalità di utilizzo degli stessi e quali le procedure e la documentazione che i referenti tempus dovranno recepire dagli stessi dirigenti sindacali. Occorre distinguere i permessi in due gruppi: 1)Quelli che vengono presi in base ad un monte ore di amministrazione: Codice 327 – Permessi sindacali retribuiti attribuiti ai Sindacati rappresentativi Codice 328 – Permessi sindacali retribuiti attribuiti alle RSU Entrambi questi permessi vengono comunicati alla segreteria di riferimento con la semplice timbratura a cura del dipendente. Sarà compito del sindacato, successivamente, convalidare gli elenchi dei permessi fruiti prima della comunicazione annuale al Ministero della Funzione Pubblica che avviene entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello di riferimento ad opera dell’amministrazione di competenza.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 11 I permessi sindacali : tipologie e codici 2) Quelli che vengono fruiti in base ad un monte ore nazionale sulla cui entità l’Ateneo non ha nessun controllo e nessuna conoscenza. Codice 329 – Permessi sindacali istituiti per la partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi statutari. Questi permessi dovranno essere comunicati anticipatamente alla loro fruizione alla segreteria di competenza ed al responsabile di riferimento, accompagnando alla comunicazione anche un documento di convocazione del sindacato di riferimento che attesti che viene convocata una riunione del direttivo Il referente tempus dovrà avere cura di registrare il permesso con il codice 329 se usufruito per l’intera giornata (in caso venga usufruito in ore la natura del permesso risulterà da timbratura sempre a cura del dipendente) e dovrà provvedere a trasmettere via fax copia del documento di convocazione all’ufficio relazioni sindacali. L’originale della convocazione verrà conservato nel riepilogo mensile del dipendente.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 12 I permessi sindacali : tipologie e codici Alcuni chiarimenti in merito ai permessi per la partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi nazionali, regionali, provinciali e territoriali. Si fa riferimento alla nota Aran n del 27 maggio 2004:nota Aran n del 27 maggio 2004 La fruizione dei permessi di cui all'art. 11 del CCNQ 7 agosto 1998 come integrato dal CCNQ 9 agosto 2000 è riservata ai dirigenti sindacali, non collocati in distacco o aspettativa sindacale, componenti degli organismi direttivi statutari per la partecipazione alle riunioni dei suddetti organismi direttivi nazionali, regionali, provinciali e territoriali delle proprie confederazioni ed organizzazioni sindacali di categoria. In questo caso, la qualità di dirigente sindacale deriva dall'appartenenza all'organismo statutario a prescindere dall'essere componente di RSU o dall'accredito a partecipare alla delegazione trattante in sede di singola amministrazione.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 13 I permessi sindacali : tipologie e codici Le singole amministrazioni hanno compiti di verifica riguardo ai permessi ex art. 11? Relativamente ai permessi per le riunioni degli organismi direttivi statutari di cui all'art. 11 del CCNQ del 7 agosto 1998, si fa presente che essi vengono concessi esclusivamente per le finalità ivi previste e il contingente è fissato a livello nazionale, pertanto le amministrazioni non hanno alcuna competenza in merito alla loro quantificazione. Resta fermo l'onere di comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica con le modalità dallo stesso indicate. A differenza di quanto previsto per i permessi sindacali previsti negli art. 8 e 9 del CCNQ del 9/08/1998, è consentita la possibilità di usufruire dei permessi ex art. 11 anche ai dipendenti in distacco sindacale part-time.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 14 I permessi sindacali : tipologie e codici Il permesso ex art. 11 deve essere sempre concesso o va rispettato un tetto massimo? La fruizione dei permessi di cui all'art. 11, che è finalizzata solo ed esclusivamente alla partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi indicati dalla norma, non prevede un tetto massimo di ore a livello aziendale ma solo il rispetto del monte ore nazionale previsto a favore delle organizzazioni sindacali rappresentative e delle confederazioni, tuttavia lo stesso art. 11, al comma 6, prevede che nell'utilizzo di tali permessi deve essere comunque garantita la funzionalità dell'attività lavorativa della struttura o unità operativa di appartenenza del dipendente, attraverso il previo avviso del dirigente responsabile della struttura secondo le modalità concordate in sede decentrata. E’ responsabilità dell’Organizzazione e della Confederazione sindacale di appartenenza del dirigente sindacale il corretto utilizzo dei permessi e la indicazione della precisa causale per cui se ne chiede la fruizione. Alle stessa compete, inoltre, il dovere del preavviso secondo la normativa di comparto vigente e le modalità, all’uopo concordate, in sede locale I permessi dell’art. 11 sono compatibili con quelli previsti dal monte-ore di Amministrazione, ma non cumulabili ai fini di distacchi parziali.

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 15 I permessi sindacali : tipologie e codici Alcuni chiarimenti in merito ai permessi sindacali retribuiti ex art. 8 e 9 del CCNQ del 7/08/1998 per:  espletare il loro mandato;  partecipare a trattative sindacali;  partecipare a convegni e congressi di natura sindacale.  permessi in qualità di RSU Questi permessi fanno riferimento al monte ore di amministrazione (Codici 327 e 328).

Copyright© Materiale riservato e strettamente confidenziale 16 I permessi sindacali : tipologie e codici Come si distribuiscono i permessi i componenti della RSU? L'art. 9 del CCNQ del 7 agosto 1998 stabilisce, al comma 2, che i permessi sono ripartiti tra le organizzazioni sindacali rappresentative e le RSU, specificando al comma 4, ultimo capoverso, che è compito delle RSU gestire autonomamente i permessi di loro spettanza. Ciò significa che nel proprio regolamento di funzionamento la RSU dovrà stabilire, tra le altre cose, anche la ripartizione, al suo interno, dei permessi complessivamente assegnati. L’Amministrazione non ha alcuna competenza relativamente alle modalità di utilizzo del monte ore spettante alle RSU, deve solo verificare che non venga superato il tetto massimo annuale previsto. A tal fine verrà introdotto nella procedura tempus un rilevatore collegato al codice 328 che segnalerà l’eventuale superamento del tetto massimo annuale.