1 Religione Civile e Condivisione politica (A.Besussi) PUNTO DI PARTENZA: Perché le persone dovrebbero prendere le distanze da ciò che è davvero importante per loro quando si tratta di valutare e decidere questioni che li riguardano? (p.219) La Politica tende alla condivisione di criteri per la valutazione degli interessi
2 LA POLITICA/2 Tende ad evitare i conflitti interni alla collettività La appartenenza ad una collettività è artificiale – deriva da un patto – da una scelta libera: pericoli di insubordinazioni e di slealtà = =“moralità dell’unione”(Rousseau)
3 INTERESSI Fazioni portatrici di interessi distinti Le scelte pubbliche (politica) non sempre vanno affidate alla maggioranza=Verificare interessi di fazioni dal punto di vista del bene pubblico Tensione fra spirito civico e successo (individuale) sul mercato
4 INTERESSI/2 Il commercio non attenua solo la faziosità ma anche la predisposizione a vincolarsi, a ridurre le pretese, a pagare i costi Anteporre all’interesse per il proprio vantaggio parziale l’interesse per la qualità dell’interazione (dei rapporti sociali)
5 APPARTENENZA Trovare un punto di vista comune su cosa è giusto=sufficiente per produrre il senso di appartenenza (civismo)? Fornire garanzie ai cittadini sui benefici per chiunque, rispetto alle garanzie sui benefici per sé Rendere possibile la coincidenza tra particolare e generale:condivisione di un modo di vivere
6 CONTESTO Circostanze ambientali predispongono al civismo: ad es. il legislatore moltiplica le occasioni di coinvolgimento = Acquisizione di una abitudine partecipativa (Tocqueville) vs. Strategia della persuasione (obbedienza ritualistica=Rousseau)
7 “I REPUBBLICANI” Patto tra governanti e governati = Adesione selettiva (lealtà condizionata) a princìpi costitutivi come misura di riferimento per valutare le prestazioni pubbliche e la “buona cittadinanza”: processo senza fine Il civismo come impegno per i cittadini a provare di essere all’altezza dei princìpi costitutivi (l’uguaglianza:Lincoln)