STORIA DELL'ISLAM a cura di Gabriella Masullo E PierFausto Verlicchi

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Transcript della presentazione:

STORIA DELL'ISLAM a cura di Gabriella Masullo E PierFausto Verlicchi elaborato da Gabriella Masullo

Arabia Preislamica Maometto Diffusione La Donna

L’ARABIA PREISLAMICA   Per capire a fondo i contenuti dell'Islam è importante conoscere, sia pur brevemente, ciò che fu l'Arabia, penisola dell'Asia sud-occidentale, prima dell'avvento di Muhammad. Questa premessa appare necessaria in quanto l'epoca pre-islamica è stata profondamente diversa, da tutti i punti di vista, dalla civiltà arabo-musulmana che l'ha seguita. Da tempi remoti gli Arabi abitavano questa terra arida e immensa. Terra grande come un terzo dell'Europa, ma poco popolata e in parte desertica a causa della scarsità delle piogge. Gli Arabi impararono a cercare l'acqua in profondità scavando pozzi, ma quando questa talvolta sgorgava da una sorgente, allora appariva l'oasi, stupenda di verde. Il nomadismo pastorale era il genere di vita che tali condizioni ambientali imponevano. Già da duemila anni prima di Cristo era stato addomesticato il cammello, la cui adattabilità al deserto è ben nota. Il latte di cammella e i datteri coltivati nelle oasi, dove vivevano pochi sedentari, costituivano il cibo dei Beduini.

STORIA DEL PROFETA MOHAMMAD MAOMETTO STORIA DEL PROFETA MOHAMMAD Muhammad nacque alla Mecca nel 570 d. C. (data presunta). La città della Mecca, da tempi remoti, era diventata un importante centro commerciale Muhammad a otto anni divenne pastore, ma più tardi, quasi adolescente, chiese allo zio, il permesso di abbandonare questa noiosa occupazione e di seguirlo nei suoi viaggi in Irak e in Siria. Divenne un giovane mercante Verso i 35 anni Mohammad, inquieto e insoddisfatto della vita quotidiana, abbandonò definitivamente ogni attività commerciale per dedicarsi esclusivamente alla meditazione, rifugiandosi spesso nella grotta del monte Hira vicino alla Mecca.

Maometto Una notte, secondo il racconto del Profeta, l'Essere Potente gli disse: " Leggi", passato lo stupore per ben due volte Muhammad rispose all'Arcangelo Gabriele di essere analfabeta. Allora questi recitò e fece recitare al nuovo Profeta quanto segue: Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, Ha creato l'uomo da un'aderenza. Leggi, ché il tuo Signore è il Generosissimo, Colui che ha insegnato mediante il càlamo, Che ha insegnato all'uomo quello che non sapeva. " (Sura numero 96, Al-'Alaq, L'Aderenza). Questa Sura è la prima frase rivelata del Corano.

DIFFUSIONE DELL'ISLAM Il termine arabo ISLAM letteralmente significa "Abbandono", "Sottomissione" volontaria incondizionata ad ALLAH, ma nella sua eccezione più ampia sta ad indicare il credo islamico e la stessa comunità religiosa nel suo insieme; chi crede in Allah e nell'ultimo profeta Maometto godrà di un avita ultraterrena felice; al contrario per coloro che sono miscredenti ci sarà l'inferno. Profondi sono comunque i legami con le tradizioni delle tribù nomadi dei deserti arabici, in primo luogo con lo spirito di libertà, minacciato all'inizio del VII secolo internamente dalla corruzione dei costumi antichi e dall'ingiustizia sociale, esternamente dall'espansionismo territoriale di potenti stati vicini, quali l'Impero Bizantino, l'Impero Persiano e il Regno Etiope che si era impossessato dello Yemen. L'Islam non è una religione nuova, bensì è la stessa verità rilevata da Dio a tutti i suoi profeti dalla creazione del mondo. Per un quinto della popolazione mondiale, l'Islam è sia religione, sia stile di vita. I Mussulmani professano una religione di pace, misericordia e perdono che nulla ha a che vedere con le gravi vicende erroneamente associate all'Islam.

E' il sacro testo in cui sono scritte le esatte parole rivelate da Allah per mezzo dell'Angelo Gabriele al Profeta Maometto. E' la prima fonte della fede e pratica di ogni Musulmano. Non si può capire l'Islam senza il Corano. Non è opera di uomini, ma di Dio. Non è paragonabile alla Bibbia. Il Corano ha nell'Islam la stessa importanza che nel Cristianesimo ha Gesù Cristo. Cristo è verbo di Dio fatto carne, il Corano è parola di Dio fatta libro.

LA DONNA NEL CORANO Nel Corano le differenze tra uomo e donna nascono sulla base dei diritti e doveri dei due sessi, avendo questo libro una natura prevalentemente giuridica. Le donne stanno un gradino più in basso quanto a posizione sociale. La discriminazione più grande avviene nel diritto matrimoniale, in quanto l'uomo può sposare al massimo quattro donne contemporaneamente, il Corano parla anche di una subordinazione della donna all'uomo dovuta a fattori naturali, poiché così vuole Allah. In sostanza, il mondo arabo è una cultura patriarcale, patrilineare. Tende ad associare l'uomo alla sfera pubblica e la donna alla sfera privata.

LA SCELTA DEL PARTNER Nella scelta del partner giusto vi deve essere molta pietà ("taqwa"). Alla coppia è permesso vedersi fra loro con occhio critico, ma chiaramente non lussurioso. Questo è conforme alla ayat del Corano che afferma che un uomo ed una donna fra loro estranei, devono reciprocamente abbassare i loro sguardi, in quanto, non è loro permesso stare da soli in una stanza chiusa o uscire da soli insieme prima del matrimonio. Quindi nell'Islam non esistono matrimoni programmati alla cieca; non esiste il concetto di corteggiamento e il concetto di convivenza allo scopo di provare a stare insieme, prima di fare il passo serio di sposarsi. Non esiste alcun tipo di relazione fisica prima del matrimonio. Il matrimonio islamico e quindi la scelta del partner è basata su di una valutazione critica della compatibilità della coppia.