ARON HECTOR SCHMITZ in arte ITALO SVEVO

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Transcript della presentazione:

ARON HECTOR SCHMITZ 1861-1928 in arte ITALO SVEVO

La nascita di un romanziere all’avanguardia D’ANNUNZIO SVEVO 1863 1861 Arte-vita Arte-spettacolo Vita tutta dentro Svolgimento interiore Letteratura-esibizionismo Letteratura-artificio Letteratura-scrittura Letteratura-terapia Sublime Umoristico Registro alto Registro comico Un vate con l’aureola Un romanziere “sovversivo”

La scelta dello pseudonimo Un italiano (ITALO) triestino (SVEVO) Trieste, crogiuolo etnico e culturale Interessi economici legati all’Austria Tensioni tra filoungarici e tendenze nazionalistiche Studio di autori francesi, russi, tedeschi, scandinavi, inglesi, oltre che italiani Diverse componenti etniche Maggioranza italiana Proletariato sloveno Minoranza elitaria tedesca Comunità israelita

Una vita con “il vizio di scrivere” 1861: nasce a Trieste Padre commerciante ebreo e cittadino austriaco Madre italiana ebrea Studia in un istituto commerciale a Trieste In collegio in Baviera Giornalista a Trieste Fallimento industria paterna Necessità di famiglia e declassazione Impiegato di banca (non sono nato per il commercio) Autore preferito: Schopenhauer Legge Flaubert, Zola, Darwin Amicizia con il pittore Veruda 1892: morte del padre pubblicazione di Una vita (fiasco) Sfondo autobiografico

Una cultura mitteleuropea Il positivismo, Darwin e Marx Tecniche scientifiche di conoscenza Rifiuto di un’ottica idealistica o metafisica Destino dell’umanità nella sua evoluzione e selezione Lotta per l’esistenza Schopenahauer Voluntas e noluntas LOTTATORI E CONTEMPLATORI COSCIENZA CREATRICE o potere immaginativo Capacità di cogliere gli autoinganni Carattere effimero dei desideri umani Coefficiente di coscienza Inappartenenza e inettitudine

Dostoevskij / Joyce / Kafka Nietzsche Critica spietata ai valori borghesi Pluralità dell’io Freud Analisi dell’ambiguità dell’uomo Demistificazione delle razionalizzazioni-giustificazioni Sì alla psicoanalisi, ma solo come tecnica di conoscenza Dostoevskij / Joyce / Kafka Analisi profonda dell’io Rinnovamento radicale della struttura narrativa

Una vita (1892) Canoni naturalistici Spaccato oggettivo del grigiore della vita impiegatizia Novità: analisi psicologica Inettitudine come categoria esistenziale Inadeguatezza Malattia Rinuncia alla volontà (noluntas) Autobiografismo Alfonso fratello di Emilio e di Zeno I SANI vincenti ma inconsapevoli strumenti delle leggi di natura I MALATI INETTI perdenti ma privilegiati dalla coscienza possono scegliere: La libertà morale (fino al suicidio) Il sogno, i voli pindarici, l’ironia

Incontro con Livia Veneziani 1895: morte della madre Legge romanzieri russi 1896: matrimonio (rito civile) Lidia, l’unica grande speranza di felicità 1897: matrimonio (rito religioso) 1898: Senilità Il successo del romanzo fu nullo. Derivava la necessità della rinunzia. La serietà della vita incombeva. Ho eliminato dalla mia vita quella ridicola e dannosa cosa che si chiama letteratura.

Senilità (1898) Senilità = condizione psicologica Emilio come Alfonso è un inetto Diviso tra due scopi (successo mondano e letterario) Diviso tra due donne antagoniste Ma compensa con le costruzioni mentali Sa autoingannarsi I malati teorizzano e i sani vivono Focalizzazione interna fissa Il monologo del personaggio col narratore L’ironia oggettivante Emilio Brentani (35 anni) Trieste Impiegatuccio pavido e inerte con velleità letterarie Sorella Amalia (figura materna) Amico scultore Stefano Balli (attraente uomo di successo) Angiolina (popolana, spregiudicata e vitale, disinvolta) Morte di Amalia Discidium da Angiolina Trasfigurazione di Angiolina

1899: salto di classe entra nell’industria del suocero e smette di scrivere (violino) Legge romanzieri inglesi 1906: a Trieste prende lezioni da Joyce che diventa suo amico Legge Freud Viaggi e successo economico

La guerra : fabbrica chiusa Liberazione di Trieste 1919: “La nazione” Un attimo di forte e travolgente passione : La coscienza di Zeno 1923: pubblicazione (silenzio sepolcrale) 1925: omaggio a Italo Svevo (Montale) Intervento salvifico di Joyce 1926: in Francia fascicolo su di lui 1927: conferenza a Milano su Joyce Traduzione francese de La coscienza di Zeno 1928: Profilo autobiografico morte per incidente d’auto

Italo Svevo LA COSCIENZA DI ZENO

R. Magritte Gli amanti 1923

Quando fu realizzata? Iniziata nel 1919… Fu pubblicata nel 1923, a venticinque anni di distanza dall’ultimo romanzo Senilità

Perché questo lungo silenzio? Le motivazioni sono di carattere pratico e psicologico: Svevo è un intellettuale non professionista. Abbandona l’impiego in banca per lavorare nell’industria del suocero. Ma la causa principale è da attribuirsi… …all’insuccesso dei primi due romanzi e alla totale indifferenza della critica nazionale…

…tale insuccesso è dovuto ai seguenti fattori: Apre lo stile e le tematiche ai modelli europei del primo Novecento (Proust, Joyce, Musil, Kafka). Risente dell’influenza delle correnti filosofiche e culturali del tempo (Schopenhauer, Freud, Darwin). Svevo realizza un romanzo d’avanguardia che si discosta dal modello ottocentesco. Sviluppa una critica nei confronti della classe borghese. Propone nei suoi romanzi argomenti e scelte formali lontani dalla tradizione italiana.

L’apertura di Svevo alle diverse correnti europee e la sua originalità è stata determinata dal clima fervido e inquieto della sua città natale, crocevia di più culture e di fisionomia mitteleuropea: TRIESTE

Sintesi del romanzo… Zeno è un ricco triestino che manifesta nel rapporto con se stesso e con gli altri la sua nevrosi. L’incapacità di liberarsi dal vizio del fumo e il continuo fallimento del proposito di fumare l’ultima sigaretta, lo spingono a sottoporsi ad una cura psicoanalitica. Il dottor S. gli affida, come terapia, il compito di ripercorrere per iscritto il proprio passato. La ricostruzione della sua vita avviene però per salti, in maniera non organica e non del tutto sincera, senza mai arrivare ad un punto risolutivo. Zeno ad un tratto interrompe la terapia e la scrittura dei suoi ricordi per l’insofferenza nata nei confronti dello psicanalista e del tipo di cura da questi adottato. Il dottor S. per vendetta pubblicherà il diario di Zeno.

Com’è strutturata l’opera? Si compone di 7 capitoli preceduti da una Prefazione: Preambolo Il fumo La morte di mio padre La storia del mio matrimonio La moglie e l’amante Storia di un’associazione commerciale Psico-analisi

Caratteristiche principali dell’opera: Racconto narrato in prima persona (assenza del narratore oggettivo). Largo uso del monologo interiore (il protagonista analizza se stesso). Struttura aperta: le vicende seguono un percorso tematico e non cronologico (differenza con il romanzo ottocentesco). Ambiguità dei contenuti: ciò che è detto non corrisponde necessariamente a verità. Complessità del rapporto fra sanità e malattia. Nuova considerazione dell’”inetto”.

CHI È L’INETTO? Una vita Alfonso Nitti Senilità Emilio Brentani L’inetto è colui che avverte il senso della sconfitta, l’amarezza del fallimento e percepisce tutta l’ambiguità dei suoi rapporti con la società che è oppressiva, alienante, corrotta, priva di ideali, incapace di dare un valore e un significato alla vita dell’uomo. I protagonisti dei tre romanzi incarnano il ruolo del tipico antieroe sveviano: l’inetto Una vita Alfonso Nitti Senilità Emilio Brentani La coscienza di Zeno Zeno Cosini

I personaggi sveviani: Sono vinti da uno status psicologico che li rende incapaci di vivere. Sentono il disagio nel rapporto con gli uomini e con la società. Non oppongono valori ideali o alternative, se non la passività, l’estraneità, l’inganno a se stessi e agli altri. In particolare Zeno Cosini…

…è l’ultimo approdo dell’antieroe sveviano: la sua inettitudine è un segno positivo di non rassegnazione e di non adattamento ai meccanismi e ai valori alienanti della civiltà contemporanea. Svevo capovolge il rapporto tra sanità e malattia

Ma in realtà… è la vera “malattia”. La “malattia” di Zeno… è incapacità di adeguarsi alla “sanità” e alla “normalità” del mondo borghese. Ma in realtà… La “sanità” del mondo borghese… è la vera “malattia”.

Alla fine del romanzo… Zeno è completamente sano perché definitivamente integrato in un contesto completamente malato

IL FUMO

Tema principale del capitolo: Il vizio del fumo Fallimento del proposito di fumare l’ultima sigaretta “Nevrotica” rivalità col padre Rapporto col tabacco

I temi più importanti: GLI “ATTI MANCATI” GLI ALIBI

LA MORTE DI MIO PADRE

Tema principale del capitolo: Il complesso edipico Ostilità fra padre e figlio Episodio dello schiaffo del padre

Descrizione della scena: Lo schiaffo del padre Descrizione della scena: Zeno è ancora in conflitto con il padre. Il padre si ammala di un edema cerebrale che lo rende privo di coscienza. Il medico ordina l’assoluto riposo del paziente. Zeno prende alla lettera tale prescrizione. Il padre prima di morire lascia cadere la mano sulla guancia del figlio. Lo schiaffo fa acuire in Zeno il senso di colpa.

Quali sono i temi più importanti del brano preso in esame? IL SENSO DI COLPA L’INETTITUDINE