Elementi di narratologia A cura di Maria Concetta Puglisi.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il testo narrativo.
Advertisements

La struttura del testo narrativo
Corso Sirio I.T.C. “E. Montale” di Rutigliano (Bari)
ANALISI DEGLI ELEMENTI DEL TESTO NARRATIVO
La metodologia dellorientamento narrativo febbraio 2008.
Primi esempi di romanzo in Europa
Iterazione enumerativa (for)
CONCETTI, FORMULE E GENERI DELLA FICTION TV
I PRINCIPI BASE DELLA NARRATOLOGIA
Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia
Elementi di narratologia
29 MAGGIO 2009 Percorso di sostegno alla Genitorialità.
Il linguaggio del fumetto
Il Tempo della Narrazione
LA LETTERATURA Metodo di studio.
Gli elementi fondamentali
Il testo narrativo.
Il Romanzo struttura tecniche stile. Il Romanzo struttura tecniche stile.
IV A – ITALIANO / EDUCAZIONE LETTERARIA
Il romanzo psicologico o d’analisi in Italia
Un testo narrativo racconta una storia. Nella storia si distinguono: LEZIONE 2 – FABULA E INTRECCIO Un testo narrativo racconta una storia. Nella.
Analisi del testo narrativo
L’ANALISI DEL TESTO Analisi: perché?.
Introduzione ai generi letterari – Elementi di narratologia
Il linguaggio cinematografico
I generi letterari e elementi di narratologia
Narratologia - Focalizzazione
SCHEDARIO DI ANALISI DEL TESTO NARRATIVO
L'AUTOBIOGRAFIA.
Fabula e intreccio La fabula e l’intreccio.
I diversi generi letterari
1 Arte e Tecnica del narrare Come migliorare e potenziare Come migliorare e potenziare la propria capacità espressiva e creativa tramite la scrittura.
Introduzione ai generi letterari – Elementi di narratologia
LA STRUTTURA DEL RACCONTO

Il diario La parola diario deriva dal latino diarium e ha la stessa radice della parola dies, che significa “giorno”. Un diario, infatti, si scrive quasi.
ANALISI DEGLI ELEMENTI DEL TESTO NARRATIVO
I PERSONAGGI p Sono essenziali in una storia, con le loro azioni portano dei cambiamenti; possono essere uomini, ma anche animali o oggetti Possono.
Analisi del testo narrativo
Avete studiato durante le vacanze??????
Il testo espressivo Destinatario Testo espressivo Scopo Linguaggio
La novella e il racconto
FIABE, RACCONTI, FAVOLE.
07/06/13 Il testo teatrale 1.
LA NOVELLA E IL RACCONTO
Il testo narrativo.
LABORATORIO 1 – ANALIZZIAMO UN TESTO NARRATIVO Ti proponiamo di svolgere l’analisi di un breve testo narrativo, La sentinella di Fredric Brown. Si.
IL NARRATORE p Nel racconto dobbiamo distinguere:
Introduzione ai generi letterari – Elementi di narratologia
1 Cominciare l’opera Giunti a questo punto, disponiamo di tutti gli elementi teorici e pratici per cominciare a scrivere un romanzo (o un racconto). Prima,
Il racconto d’avventura
Il Narratore Il narratore è un dispositivo, un meccanismo, un insieme di tecniche di organizzazione del racconto e di regolazione del flusso delle informazioni.
Il punto di vista (focalizzazione) da: A. Bernardelli-R
1 Il discorso narrativo: definizioni e problemi di base  Discorso: “Piano dell’espressione del racconto in contrapposizione al piano dei contenuti o storia;
Sono quei testi che ci raccontano qualcosa e rispondono tutti alle
ELEMENTI TESTO NARRATIVO autore, narratore e punto di vista e le tecniche narrative 18/04/2017.
Linguaggi dell’immagine
IL TESTO NARRATIVO I testi narrativi si distinguono dagli altri testi in quanto raccontano una storia.
Greimas e Genette.  Processi di produzione del senso che danno origine ai testi  Rovesciamento dell’approccio più tradizionale  Questo, infatti, procedeva.
La fiaba La voce narrante, pagine 63, 64, 65..
STRUMENTI PER L'ANALISI
Analisi del testo narrativo
Elementi di narratologia
ELEMENTI DELLA CARATTERIZZAZIONE DEL PERSONAGGIO (pp )
Che cosa significa esporre?
Presentazione del libro
4.1. Qual’è la differenza tra tempo della storia e tempo del discorso?
Caratteristiche distintive dell’approccio contestualista sono:
L’arte di narrare storie Corso di scrittura creativa a cura di Nuccia Malescio.
Elementi di narratologia
Transcript della presentazione:

Elementi di narratologia A cura di Maria Concetta Puglisi

L’arte del racconto Un racconto può esser narrato in molti modi e con linguaggi diversi, ma per comprenderlo appieno è necessario conoscere gli elementi da cui è composto. I principali sono tre: la storia, cioè il fatto (una sequenza di eventi legati da rapporti temporali e logici); il discorso, cioè il modo in cui viene narrata; il narratore, cioè la voce narrante, chi racconta.

La storia La storia è composta da una serie di segmenti narrativi che si pongono in successione lineare secondo rapporti di contiguità: gli elementi narrativi si susseguono uno dopo l’altro in successione lineare secondo un asse sintagmatico (da sun = insieme e tasso = ordino, collego). Es.: Dante si smarrisce nella selva, esce dalla selva, s’incammina verso il monte, è ostacolato dalle fiere, incontra Virgilio, ecc.

I segmenti si possono anche comporre in un sistema secondo rapporti di similarità, gli stessi elementi narrativi si ripetono a distanza in segmenti diversi. Es.: Nel VI canto dell’Inferno, nel VI del Purgatorio, nel VI del Paradiso Dante tratta temi politici. opposizione, elementi narrativi si contrappongono in segmenti diversi Es.: Dante scende nell’Inferno incontrando peccati via via più gravi, sale sul Purgatorio incontrando peccati via via più lievi secondo un asse paradigmatico (da paràdeigma = modello)

La successione sintagmatica Cesare Segre distingue, all’interno della storia, tre livelli, dal più semplice e concreto al più complesso: l’intreccio, è il susseguirsi degli eventi e dei rapporti tra i personaggi secondo l’ordine temporale dato dal racconto (così come sono raccontati gli eventi). la fabula, è il susseguirsi degli eventi e dei rapporti tra i personaggi secondo l’ordine temporale e causale lineare effettivo (così come sono accaduti gli eventi). il modello narrativo, è la corrispondenza di elementi narrativi (azioni o funzione di personaggi) in testi diversi; es.: le fiabe, i poemi epici, i romanzi.

Le funzioni di Propp Comparando testi narrativi si possono individuare spesso azioni che in qualche modo si ripetono anche se compiute da personaggi differenti: es.: allontanamento, imposizione di un divieto, infrazione del divieto, prove da sostenere, richiesta di aiuto, superamento delle prove, ecc.; si possono individuare personaggi che si corrispondono per la funzione che assumono: es.: protagonista, antagonista, aiutante, ecc. i personaggi compiono azioni che si influenzano l’un l’altra e sono legati da rapporti funzionali che si possono anche graficamente disporre in un sistema di similarità o di opposizione: es: Enea vs Turno Venere vs Giunone

Il discorso In un testo non bisogna mai confondere chi narra con l’Autore reale, che rimane comunque al di fuori della narrazione stessa. Il Narratore può essere una voce fuori campo o uno dei personaggi; esso si deve considerare una funzione del testo. In un testo occorre distinguere a chi il Narratore racconta la storia e non confonderlo con il Lettore reale. Il Narratario è il destinatario immaginario della storia narrata ed anch’esso è una funzione del testo. In sintesi: Autore reale Narratore Narratario Lettore reale

Il narratore Il Narratore può essere uno dei personaggi della storia e allora si definisce omodiegetico (homòs= identico e diégesis = narrazione) cioè interno alla storia; se egli racconta la propria vicenda si definisce autodiegetico (autòs= se stesso) (per es. il pirandelliano Mattia Pascal). Il Narratore può essere una voce “fuori campo” e allora si definisce eterodiegetico (héteros= diverso e diégesis = narrazione) cioè esterno alla storia (per es. Omero). Se il Narratore mostra di conoscere tutta la vicenda, dall’inizio alla fine, i pensieri dei personaggi e le loro emozioni, si definisce onnisciente. Di norma questo tipo di Narratore è attendibile, cioè ciò che racconta è veritiero (per es. il Narratore de “I Promessi Sposi).

Il punto di vista Come in una ripresa cinematografica la macchina da presa può inquadrare una scena da un’angolazione piuttosto che da un’altra, così in un testo occorre esaminare la focalizzazione, cioè da quale punto di vista sono narrati i fatti: possono essere narrati dalla prospettiva del Narratore (focalizzazione esterna), es.: ne “I Promessi Sposi”; possono essere narrati dalla prospettiva di uno o più personaggi (focalizzazione interna), es.: Dante agens. Nel primo caso la visione è più ampia e oggettiva, nel secondo è parziale, ristretta e soggettiva, cioè percepiamo solo ciò che il personaggio vede, sente, pensa. In un testo possono anche alternarsi focalizzazioni esterne ed interne.

Il tempo Il tempo è una componente essenziale del racconto e si distingue in tempo della storia, è il tempo in cui viene ambientata la storia narrata; es.: dal 1628 al 1630 ne “I Promessi Sposi”. tempo del discorso, è il tempo impiegato a narrare la storia (righe e pagine da leggere). L’ordine di successione degli eventi può non coincidere con quello della storia (la fabula può non coincidere con l’intreccio); i tempi della narrazione possono essere diversi dai tempi reali, o abbreviati (“il mese successivo...”) o dilatati (un breve episodio narrato con molti particolari).