Il provvedimento amministrativo è

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
1 Denunzia ai Procuratori Regionali della Corte dei Conti Soggetti obbligati alla denuncia..Presupposti, contenuto e tempi. Ulteriori adempimenti amministrativi.
Advertisements

Il provvedimento amministrativo
Legge sulla trasparenza degli atti amministrativi
Carattere storico della discrezionalità Originariamente la discrezionalità era equiparata alla insindacabilità da parte del giudice e quindi ad una scelta.
La discrezionalità amministrativa è nozione fondamentale
La fase istruttoria Acquisizione dei fatti e degli interessi
La Pubblica amministrazione; atti e provvedimenti amministrativi
Diritti e garanzie del contribuente Diritto d’informazione LE RAGIONI Le ragioni giustificative delle verifiche fiscali iniziano.
S.p.a. unipersonali Patrimoni destinati
Difformità dal paradigma normativo
Sono partecipanti eventuali al procedimento amministrativo (art. 9):
L’iniziativa procedimentale comporta
I principi costituzionali del diritto amministrativo
Il provvedimento amministrativo è
CORSO DI ISTITUZIONI di DIRITTO PUBBLICO a.a Docente Luigi Cozzolino Argomento n. 6 Gli atti delle pubbliche amministrazioni.
Articolo 1.
Motivazione del provvedimento (cerulli, ).
Motivazione del provvedimento. Contenuto della motivazione Presupposti di fatto Ragioni giuridiche Prefigurazione delle conseguenze.
ISTAT DCRS Novità organizzative e legislative per il PSN (Roma, 24 giugno 2009) Maria Rosaria Simeone (Dirigente Servizio DCRS/IST) Impatto della normativa.
Quali sono le questioni principalmente oggetto del contenzioso lavoristico? Sicuramente un peso rilevante può attribuirsi alle controversie relative alla.
Quali sono le questioni principalmente oggetto del contenzioso lavoristico? Sicuramente un peso rilevante può attribuirsi alle controversie relative alla.
LE INNOVAZIONI PIU’ IMPORTANTI AL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
Le fonti del diritto.
IL RICORSO IN ANNULLAMENTO
I controlli di regolarità amministrativa e contabile
Cattedra di Principi di Diritto Amministrativo e dell’Ambiente
Prof.ssa Margherita Ramajoli
forniti dall’ordinamento?
ISTRUTTORIA PROCEDIMENTALE
IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ
Prof.ssa Margherita Ramajoli
PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO E COMUNICAZIONE DELL’AVVIO
VIII. Provvedimento Schema: 1. Norme fondamentali 2. Nozioni generali
L’AVVISO DI ACCERTAMENTO
Silenzio e dia (artt. 2, 19 e 20). Nozione di silenzio Omissione di provvedimento o inerzia della p.a. Rilievo anche penalistico (art. 328 c.p.)
Motivazione del provvedimento. Funzione della motivazione Cura interesse altrui Trasparenza azione amm.va Facilitare interpretazione Garanzia del privato.
Partecipazione al procedimento (artt. 7-10) e accordi (art. 11)
TECNICHE DI REDAZIONE DEI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – LA NUOVA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO STEFANO VILLAMENA Articolo 20 - Silenzio assenso (una breve.
Principio di legalità e discrezionalità
Il procedimento amministrativo è
Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – LA NUOVA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO STEFANO VILLAMENA Art. 10-bis. (Comunicazione dei motivi.
Università degli Studi di Perugia Modulo n. 1 – LA NUOVA LEGGE SUL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO STEFANO VILLAMENA Art. 10-bis. (Comunicazione dei motivi.
Il provvedimento amministrativo Prof. Avv. Francesco de Leonardis.
L’iniziativa procedimentale comporta l’obbligo di procedere l’obbligo di provvedere: a) obbligo di provvedere con un provvedimento espresso b) obbligo.
Il diritto amministrativo è quel complesso di norme che disciplina i rapporti fra gli individui e lo Stato allorché quest’ultimo agisce come autorità nei.
Sono partecipanti eventuali al procedimento amministrativo (art. 9): I portatori di interessi pubblici I portatori di interessi privati I portatori di.
Difformità dal paradigma normativo
I vizi di legittimità.
Fase dell’accertamento
Università degli Studi di Perugia STEFANO VILLAMENA Silenzio assenso (art. 20, l. n. 241/1990)
Diritto Stato, servizi, imprese. L’attività amministrativa.
LA POTESTA’ AMMINISTRATIVA
Gli effetti della riforma sulla dirigenza
Il procedimento e l’atto amministrativo
IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
SOCIETA IN NOME COLLETTIVO s.n.c.. Caratteri generali È una società di persone È una società COMMERCIALE Può avere come oggetto sociale sia l’esercizio.
LA TUTELA DEI DIRITTI NELL’UNIONE EUROPEA LEZIONE 4 – 3 FEBBRAIO 2016 Dott.ssa Nicole Lazzerini Dipartimento di Scienze Giuridiche Università degli Studi.
CORSO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE a.a L’individuazione della legge applicabile (II)
LA CONFERENZA DI SERVIZI. Definizione di Conferenza di servizi La gran parte dei procedimenti più complessi esige l’intervento di varie amministrazioni.
1 Il procedimento amministrativo Finalità di una disciplina generale  Assicurare l’imparzialità * imparzialità come considerazione di tutti gli interessi.
Funzioni Sindacato di costituzionalità su leggi ed atti aventi forza di legge di Stato e Regioni Conflitti di attribuzione Accuse contro il Capo dello.
01/06/20161 Gli atti degli Enti Locali a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
1 Discrezionalità come potere caratteristico della funzione amministrativa  Caratteristica della funzione amministrativa non è il potere autoritario:
S.p.a. unipersonali Patrimoni destinati
La responsabilità degli amministratori nella S.R.L. Intervento del Dott. Michele Spallino Palermo 26 novembre 2009
Diritto internazionale privato e dei contratti -prof. Sara Tonolo – - 9 novembre 2015– 1.
L’invalidità si sostanzia nella violazione di una norma giuridica Per esempio: l’art. 3 della legge n. 241 del 1990 obbliga le p.a. a motivare il provvedimento.
ART 349 – ART 359 bis DISCIPLINA E DIFFERENZE
Legge n. 241/1990 La fonte del diritto di accesso agli atti amministrativi.
Transcript della presentazione:

Il provvedimento amministrativo è un atto proveniente da un’amministrazione nell’esercizio di un potere amministrativo, inteso a produrre effetti in capo a soggetti terzi

Il provvedimento amministrativo è caratterizzato da: unilateralità imperatività tipicità nominatività

UNILATERALITA’ i provvedimenti sono posti in essere dalla sola amministrazione, anche se ciò non esclude che altri soggetti eventualmente contribuiscano alla formazione dell’atto

IMPERATIVITA’ o AUTORITATIVITA’ imposizione della decisione dell’amministrazione senza il consenso del destinatario

NOMINATIVITA’ indica la preliminare esigenza che il provvedimento trovi un preciso fondamento normativo

TIPICITA’ la pubblica amministrazione può porre in essere solo i provvedimenti espressamente indicati dalle norme

La motivazione del provvedimento e il suo contenuto Art. 3. commi 1 e 2 Legge n. 241/1990 Ogni provvedimento amministrativo (…) deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dal comma secondo. La motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione della amministrazione, in relazione alle risultanze della istruttoria. La motivazione non é richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale.

La motivazione del provvedimento e il suo contenuto Si suole distinguere 2 distinte componenti della motivazione Giustificazione (indicazione dei presupposti dell’agire) Motivazione in senso stretto (indicazione delle ragioni giuridiche, dei motivi del provvedere). L’individuazione di un distinto contenuto della motivazione determina conseguenze sulla problematica dell’obbligo di motivazione dei provvedimenti vincolati

La motivazione del provvedimento e il suo contenuto Nel caso di provvedimenti vincolati il contenuto della motivazione risulta limitato, ricavandosi presupposti e giustificazione del provvedimento direttamente dalla norma che identifica il potere. Nonostante la lettera dell’art. 3 L. 241/90 non faccia distinzioni,la giurisprudenza ritiene che per gli atti vincolati sia sufficiente la mera indicazione della norma attributiva del potere.

La motivazione del provvedimento e il suo contenuto Attualmente, molto spesso, la motivazione non trova più la sua sede esclusiva in un’esplicita esternazione, costituente requisito formale del provvedimento. La giurisprudenza tende a cercare aliunde la giustificazione del provvedimento, spostando l’indagine dall’atto all’intero procedimento. La lettera della legge tuttavia impone un obbligo generale di motivazione del provvedimento e la sua necessaria articolazione in giustificazione e motivazione in senso stretto. N. B. 2 verifiche: se la giurisprudenza è coerente con la lettera della legge o applica in modo estensivo la motivazione per relationem e se classifichi il difetto di motivazione come vizio formale o vizio sostanziale

La motivazione del provvedimento e il suo contenuto Il contenuto della motivazione risulta arricchito dal riconoscimento generalizzato della partecipazione al procedimento amministrativo: art. 10 bis L. 241/90: Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti. Dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni è data ragione nella motivazione del provvedimento finale.

La funzione della motivazione Sono tradizionalmente 3 le funzioni cui assolve la motivazione: Agevolare l’interpretazione dell’atto Consentire il sindacato giurisdizionale Garantire la trasparenza dell’azione amministrativa In corrispondenza 3 sono i destinatari della motivazione Il soggetto inciso dal provvedimento Il giudice amministrativo L’intera comunità dei cittadini

L’obbligo di motivazione e suoi limiti Abbiamo visto che l’art. 3 stabilisce l’obbligo di motivare tutti i provvedimenti. Il principio generale incontra però delle eccezioni Legali: La motivazione non é richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale (art. 3 comma 2). Giurisprudenziali: nei casi di atti vincolati (dequotazione della motivazione)

L’obbligo di motivazione e suoi limiti Con riferimento alle eccezioni legali, però, la giurisprudenza distingue dagli atti generali gli atti di pianificazione e programmazione per i quali si richiede obbligo di motivare se lesivi di posizioni consolidate dei privati. Con riferimento agli atti vincolati parte della dottrina ritiene necessaria almeno l’indicazione dei presupposti al fine di poter verificare se il provvedimento si fondi su un corretto accertamento dei fatti e su una corretta interpretazione della legge.

La motivazione per relationem Non sussiste un obbligo di motivazione contestuale dei provvedimenti amministrativi: Art. 3 comma 3: Se le ragioni della decisione risultano da altro atto dell'amministrazione richiamato dalla decisione stessa, insieme alla comunicazione di quest'ultima deve essere indicato e reso disponibile, a norma della presente legge, anche l'atto cui essa si richiama. Non sussiste un onere di allegare il documento. Inoltre la giurisprudenza ha talvolta interpretato questa possibilità in maniera tale da svuotare di contenuto l’obbligo di motivazione in quanto: L’obbligo è soddisfatto anche a prescindere da un riferimento formale nel provvedimento finale ad altri atti collegati (motivazione implicita). La violazione di indicare e rendere disponibile l’atto non determina l’illegittimità del provvedimento motivato ob relationem, ma rileva solo al fine del decorso del termine per ricorrere.

Conseguenze della violazione dell’obbligo di motivazione Si suole distinguere tra: carenza di motivazione (violazione di legge) Difetto di motivazione (eccesso di potere) Parte della giurisprudenza considera la motivazione requisito formale del provvedimento. Ne discende che l’assenza di motivazione nei provvedimenti vincolati (e quasi vincolati) non dà luogo ad annullamento in forza di un’interpretazione estensiva dell’art. 21 octies comma 2 alinea 1 (non convince).