ORIGINE E SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE PER I MERCATI Lezione 1 Stato e comunicazioni
Il bisogno di comunicare: un’esigenza antica. L’utopia di comunicare: le prime ipotesi del XVII secolo. Conquista della tecnologia. Mancanza della domanda per l’applicazione dell’invenzione. Mancanza di un attore istituzionale in grado di sviluppare le infrastrutture.
Stato e comunicazioni Rivoluzione francese: prove tecniche di trasmissione. Comunicazione politica e militare: nasce la domanda per il telegrafo. Unità nazionale e telegrafo: riduzione dei tempi e compressione degli spazi. Comunicazione a distanza: esigenza di una nazione “giovane”, che sta costruendo la propria identità.
Stato e comunicazioni Telegrafo: metafora di un “tempo nuovo”. Comunicazione moderna: si rompe un vincolo secolare. “Tempo” telegrafico e rivoluzione del “tempo”. Bisogno di omogeneità: ricerca di razionalità, semplicità, universalità. L’utopia della “lingua universale” e lo strumento telegrafico.
Stato e comunicazioni Telegrafo: corrispondenza tra tecnica e mentalità. Telegrafo: si diffonde con la Rivoluzione e la Restaurazione “taglia” i fili. Gli usi del telegrafo: la debolezza della industrializzazione francese. Rete telegrafica: disomogenea perché risponde a esigenze militari contingenti. Carattere nazionale delle reti telegrafiche europee.
Stato e comunicazioni La prima frode telegrafica: verso il monopolio pubblico. Monopolio pubblico o libertà di comunicare? La legge del 1837: il telegrafo di Stato. Monopolio governativo per impedire monopolio privato e difendere l’interesse generale. Telegrafo accentrato- telegrafo liberale: due paradigmi a confronto.