Il Modello Unico Digitale dell’Edilizia (MUDE) Versione sintetica 15 Gennaio 2009
Indice Definizione di MUDE Aspetti Normativi I dati del MUDE Definizioni (art. 34-quiquies) Sportello Unico (D.P.R. 380/01) Coerenza con altri temi (toponomastica) Firma Digitale e procura speciale Archiviazione dei MUDE Controlli sui dati Catastali e rapporto con i Professionisti I dati del MUDE Titolarità dei dati Identificazione del bene immobile Modularità Informativa MUDE Edilizio ed uniformazione dei dati a livello nazionale MUDE Catastale ed Unità minime MUDE Cartografico Numerazione del MUDE Diagrammi di flusso Architettura Cooperazione Applicativa Punti di Erogazione Introduzione progressiva e livelli di integrazione Conclusioni
Definizione di MUDE Il Modello Unico Digitale per l’Edilizia (MUDE) è Una scheda anagrafica informatica di un bene immobile (un “fascicolo”, un “insieme di informazioni o moduli” e la struttura dati atta all’interscambio delle informazioni) utilizzata per la registrazione degli eventi che ne realizzano o modificano le caratteristiche e che incidono sugli aspetti autorizzativi edilizi o immobiliari, con il fine di garantire l’aggiornamento dell’Anagrafe degli Immobili (Nazionale e Comunale)
Inoltre il MUDE Ambisce a semplificare il lavoro di Professionisti ed Enti viene erogato tramite uno o più strumenti informatici anticipando e semplificando i controlli di legge e migliorando i classamenti mantenendo la validità formale dei documenti cartacei Si inserisce nell’alveo normativo dello Sportello Unico per l’Edilizia del D.P.R. 380/01 accorpa pratiche edilizie e pratiche catastali viene accettato dai Comuni che orchestrano i vari procedimenti che ne derivano Deve rappresentare tutte le peculiarità territoriali è composto da un set di dati uniformati a livello nazionale ed un set di dati personalizzabili a livello locale lavora in cooperazione applicativa con sistemi informativi nazionali e con la contribuzione di sistemi informativi locali L’identificazione del bene immobile è quindi al centro del MUDE anche quando questi è solo un progetto
Aspetti normativi
Definizioni (art. 34-quiques Legge 80 del 2006) “Per attuare la semplificazione dei procedimenti amministrativi catastali ed edilizi … l'istituzione di un modello unico digitale per l'edilizia [MUDE] da introdurre gradualmente per la presentazione in via telematica ai comuni di denunce di inizio attività, di domande per il rilascio di permessi di costruire e di ogni altro atto di assenso comunque denominato in materia di attività edilizia. Il suddetto modello unico comprende anche le informazioni necessarie per le dichiarazioni di variazione catastale e di nuova costruzione … In via transitoria, fino a quando non sarà operativo il modello unico per l'edilizia, l'Agenzia del territorio invia ai comuni per via telematica le dichiarazioni di variazione e di nuova costruzione presentate a far data dal 1° gennaio 2006 e i comuni verificano la coerenza delle caratteristiche dichiarate dell'unità immobiliare rispetto alle informazioni disponibili, sulla base degli atti in loro possesso. Eventuali incoerenze riscontrate dai comuni sono segnalate all'Agenzia del territorio che provvede agli adempimenti di competenza.”
Sportello Unico (D.P.R. 380/01) Chi riceve le pratiche MUDE (edilizie + catastali)? La L.80 prevede che sia “il Comune” a ricevere il MUDE Il D.P.R. 380/01 prevede che il Comune istituisca uno Sportello Unico per l’Edilizia Nel transitorio anche sportello fisico ma a tendere solo on-line Ogni Comune si organizza per la ricezione delle pratiche: transitorio con sportello fisico ed elettronico, a tendere solo elettronico Il Comune “segnala” l’avvio della pratica, ed orchestra il procedimento D.Lgs 112/98 impone al Comune di “orchestrare” i procedimenti Ogni ente riceve email di segnalazione ricezione / cambio di stato Ogni ente scarica da portale i dati di suo interesse (PDF firmati e XML) Ogni ente si gestisce i suoi endo-procedimenti Quale infrastruttura prepara la pratica MUDE La generazione della pratica è assai opportuno che sia plurale (es. portale del Comune e Collegi e Ordini Professionali) E’ possibile realizzare un punto informatico Comunale che pubblica le API di controllo dati e accettazione pratiche poi impiegate da eventuali altri portali autorizzati dal Comune
Coerenza del MUDE con altri temi (toponomastica) Il DPCM dovrà dare coerenza anche alla normativa su temi anagrafici oltre che quella su “agibilità parziali” (che dovrebbero essere più chiaramente normate di quanto lo siano ora) La proposta del gruppo è quindi la seguente: Presentazione Pratica – opz Richiesta di Variazione Toponomastica in caso di PC Dichiarazione di inizio Lavori – prima dell’inizio lavori (contestualmente al momento del rilascio del titolo nel caso di PC, similmente allo scadere dei termini per la DIA) deve essere rilasciata dal Comune la Toponomastica Provvisoria Fine lavori, Agibilità ed Accatastamento – prima di questa fase (indicativamente al momento del confronto con il Professionista) dovrà essere fornita al professionista la Toponomastica Definitiva il DPCM dovrà contenere una indicazione esplicita riguardo la toponomastica, al fine di garantire che al momento dell’efficacia del titolo abilitativo edilizio (rilascio del permesso di costruire o 30 gg. dalla presentazione della DIA) attraverso le funzionalità di “registrazione degli eventi” sia disponibile l’indirizzo dell’intervento edilizio nel sistema Quale strumento normativo è il migliore per introdurre nelle prassi Comunali questo nuovo onere? Normativa Regionale od altri strumenti?
Firma Digitale e Procura Speciale Il MUDE dovrà essere Firmato Digitalmente. Ma da chi? Firma solo il Professionista supportato da una “Procura Speciale” firmata su carta dal proprietario Da Wikipedia “La procura è l'atto giuridico, rivolto ai terzi, con cui un soggetto (detto rappresentato) conferisce il potere di compiere atti giuridici in suo nome e nel suo interesse ad un altro soggetto (detto rappresentante)” art. 1392 cc: Procura Generale – per tutti i suoi “affari” Procura Speciale – limitatamente “ad un solo affare” (es. una data pratica MUDE) La procura deve avere la stessa forma dell’atto che si va a delegare Compravendita immobiliare è atto pubblico, la procura deve essere scrittura pubblica Il MUDE non ha incidenza sui diritti reali, quindi può essere considerata “privata” e con una scrittura privata saremo in grado di ottemperare anche ai requisiti giudiziali (sempre che la procura non venga inglobata nella pratica) Nel DPCM è il caso di ribadire che la copia digitalizzata della procura speciale (firmata digitalmente dal professionista) inviata assieme al MUDE è sufficiente per la trasmissione del MUDE a sola firma digitale del professionista
Archiviazione delle pratiche MUDE Dal punto di vista archivistico sono da privilegiare soluzioni che lascino i documenti all’interno del contesto nel quale sono generati. La prova di autenticità deriva dal fatto che il sistema di gestione documentale riesce a lasciare inalterato il documento e lo lega correttamente al suo contesto Soluzione di archiviazione proposta: Appena il funzionario pubblico ha appurato che la FD del Professionista è valida, acquisisce i dati (XML) da portale a gestionale ed archivia il documento localmente Archiviazione digitale del PDF a norma AIPA ove possibile Stampa del PDF su carta e apposizione di firma autografa del funzionario se archiviazione digitale non disponibile Il funzionario procede con l’istruttoria secondo la disponibilità tecnica del singolo ente (in fase iniziale e per Comuni piccoli in cartaceo come sempre, per gli altri procedendo con una istruttoria in digitale)
Il controllo dei dati catastali Ad oggi, vengono depositati in catasto un certo numero di DOCFA “poco veritieri” Il MUDE deve porsi l’obiettivo di diminuire il numero di questi DOCFA Per questo bisogna Raccogliere informazioni catastali (diverso grado di dettaglio in differenti momenti dell’opera) Fare delle ipotesi di anticipazione dei controlli sui dati catastali, o anche di “mediazione con i professionisti”
Il rapporto con i Professionisti Il classamento proposto allegato alla domanda del certificato di agibilità da redigersi entro 15gg dalla fine lavori (art. 25 TUE) definisce un margine temporale troppo ristretto per un confronto con il Professionista proponente Questo porta il rischio di aprire continui contenziosi (da evitare!) La gestione di eventuali contenziosi, come richiesto dalla normativa vigente, è per l’AdT difficilmente sostenibile Tramite un confronto/contraddittorio tra il tecnico comunale “catastale” e il Professionista sarà possibile concordare il classamento da inserire nella proposta di accatastamento È necessario anticipare l’invio delle informazioni del DOCFA nel futuro MUDE, per evitare valutazioni “fallaci” da parte del tecnico, consentendo un confronto/contraddittorio de-visu con i Professionisti Bisogna individuare un momento per un confronto/contradditorio con il Professionista, prima della fine lavori (si può? quando? e con quali strumenti?) quando la distribuzione degli spazi e le consistenze delle UI sono diventate “definitive” (opere di finitura dell’UI)
I dati del mude
Titolarità e qualità del Dato La titolarità del dato è di chi lo detiene: Conservatoria sulle titolarità degli immobili Catasto riguardo i dati e gli estremi catastali Comune sulle anagrafiche, sui dati toponomastici e dei titoli abilitativi sul patrimonio immobiliare esistente Catasto e Comune per la georeferenziazione definitiva di specifica competenza Gli altri enti per le informazioni di loro pertinenza Ogni informazione dovrà comunque essere confermata/rettificata dal Professionista nell’ottica di miglioramento della qualità del dato
Identificazione del bene immobile Il bene immobile può essere identificato e localizzato tramite Estremi Catastali (AdT) Toponomastica (Comune) Riferimento cartografico univoco (georeferenziazione) che garantisce il posizionamento del bene nello spazio anche al variare delle altre codifiche Ognuno dei tre è importante (o disponibile) in diversi momenti Estremi catastali esistono per il terreno prima e per l’immobile a opera compiuta Toponomastica l'indirizzo dell'immobile deve essere presente all'avvio della trasformazione edilizia (inizio lavori) al fine di permettere la richiesta di utenze di cantiere Georeferenziazione è utile in fase di progettazione/approvazione del progetto, importante ad opera compiuta L'attuazione del MUDE deve contemplare la georeferenziazione cartografica, che tuttavia, dovendo introdurre un elemento cartografico digitale nel processo, presenta specifici problemi nel caso di nuova costruzione o ampliamento (o in caso di “assenso” – cfr. 34 quinquies – per altri tipi di intervento, es. strade,…)
Modularità delle Informazioni Il MUDE è composto da 2 parti Parte condivisa nazionale MUDE Edilizio - ex pratica edilizia arricchita della parte ISTAT, Agenzia delle entrate ecc ecc MUDE Catastale - ex-DOCFA (con eventuali modifiche) MUDE Cartografico - informazioni necessarie per l’aggiornamento delle cartografiche tecniche a grande scala comunali e regionali e delle mappe catastali (con il PREGEO, opportunamente modificato) Parte personalizzabile locale Relazione Tecnica Richiesta Variazione Toponomastica Allegati Quant’altro il Comune ritenga necessario ai fini gestionali …
MUDE Edilizio e Catastale, uniformazione dei dati Dati EDILIZI, CATASTALI e Scheda ISTAT ovvero RIFERIMENTI TERRITORIALI ID TOPONOMASTICI: via, civico, piano, interno ID CATASTALI: foglio, mappale, sub ID CARTOGRAFICI: coordinate DATI PRATICA: tipologia pratica (DIA, PdC, ecc.), oggetto di intervento (opportuna classificazione), descrizione dell’intervento, eventuale domanda principale (in caso di variante) ecc. SOGGETTI COINVOLTI: soggetti coinvolti e ruoli, per i soggetti titolari si specifica il titolo legittimante PRECEDENTI AMMINISTRATIVI: elenco dei precedenti amministrativi (facoltativi). SCHEDA ISTAT: La raccolta della scheda ISTAT è obbligatoria in tutta Italia (per nuove costruzioni e ampliamenti), ha senso raccoglierne le informazioni nel MUDE (vedi progetto ITACA). CONTRIBUTO di COSTRUZIONE: opzionale, vista la complessità del tema intrinsecamente legato ai regolamenti comunali TABELLA DELLE UNITÁ MINIME: (opzionale, ma sembra condivisa) UM è la più piccola unità in cui è frazionabile l’oggetto dell’intervento della pratica edilizia e che ha autonomia reddituale e funzionale DATI ex DOCFA: dati necessari al classamento catastale DATE DI INTERESSE DELLA TRASFORMAZIONE: es. data di approvazione lavori, inizio lavori, fine lavori, …
MUDE Catastale e tabelle UM Quando accettare le cosiddette Unità Minime (UM = porzione di fabbricato con autonoma potenzialità funzionale e reddituale) Opzionalmente prima della fine lavori Non tutti i dati catastali sono disponibili subito In diversi momenti (accettato, autorizzato, costruito) Al Comune interessano gli stadi della trasformazione edilizia Al Catasto solo il consolidato (costruito) Per potere attuare controlli di congruità (accettato) Segnalando al Professionista eventuali incongruenze con dati in possesso del Comune (in particolare su PSC-POC-RUE) Per attuare controlli sulle categorie catastali proposte Segnalando ad AdT eventuali incongruenze rispetto l’atteso
“MUDE Cartografico” Si tratta di una GEOREFERENZIAZIONE PROVVISORIA al momento della Dichiarazione di Inizio Lavori necessaria per rendere "assoluti" i riferimenti spaziali dell'intervento L’ingombro del nuovo immobile aggiornerebbe la carta tecnica (e catastale?) e quindi il SIT come immobile in costruzione / area di cantiere A fine lavori, attraverso un PREGEO MODIFICATO si consoliderà la geometria realizzata, che anche la carta tecnica comunale/regionale (il SIT/DB Topografico) potrà intercettare per l’aggiornamento. Insomma, ambisce ad integrare il SIT ed il PREGEO
Numerazione del MUDE Identificazione della Pratica MUDE (Numero Mude – NM) non è un protocollo, che invece viene assegnato da ogni Ente al ricevimento o invio di pratiche Deve essere unico a livello nazionale e diventare punto di aggancio tra parte edilizia e parte catastale del procedimento Possiamo costruirlo tramite un numero progressivo preceduto da codice Belfiore o ISTAT per identificare il singolo Comune Come si attribuisce il Numero MUDE ? Portale unico – molto semplice Portali multipli autorizzati – erogazione via API dal primario
Diagrammi di flusso
Flow Chart (1 e 1bis)
Flow Chart (3)
Flow Chart (4)
Flow Chart (5)
Flow Chart (6)
Architettura
Cooperazione Applicativa A livello Nazionale Catasto e Conservatoria (pubblicazione e ricezione) l’obiettivo è anticipare i controlli evita al comune di effettuare i controlli a campione per la verifica del titolo legittimante; problema: la chiave catastale è soggetta a cambiamento in Catasto senza allineamento con Conservatoria ISTAT, Agenzia Entrate, Ordini Professionali (ricezione), Casse Edili? A livello Locale Anagrafe Soggetti Contribuenti Gestionale Edilizia (pubblicazione) Precedenti edilizi (pubblicazione e ricezione) Toponomastica (pubblicazione) Cartografia (pubblicazione e ricezione) ACI ed UM (pubblicazione e ricezione)
Punti di Erogazione Punto principale Portale Comunale Eventuali altri punti Autorizzati dal Comune Ordini-Associazioni di Categoria professionali Agenzia del Territorio Imprese Altri…
* Architettura e segnalazioni di cambio stato La PEC ha un time stamp, utile per la protocollazione informatica (e richiesta ai professionisti per diversi adempimenti dal D.L. 185/2008) ma … … quanti Comuni ne sono dotati ora? … e quanti la gestiranno direttamente tramite sistemi di protocollazione informatica nel medio periodo? … e di quanto verrà prorogata la sua applicazione? Potrebbe essere sufficiente la posta elettronica ordinaria per segnalare a Professionisti ed Enti i cambi di stato del MUDE Gli enti potranno così scaricare da portale i documenti PDF firmati digitalmente e gli XML relativi ai dati presenti nei documenti PDF
progressività
Introduzione progressiva e livelli di integrazione Versione minimale Il Professionista, delegato con procura speciale dalla proprietà, compila tutti i campi del MUDE (assistito da DB nazionali), al fine di produrne la stampa Il Professionista firma digitalmente il PDF e invia il MUDE tramite portale Il Portale segnala la presenza dei documenti PDF firmati + XML al Comune AdT, ISTAT e Anagrafe Tributaria (o altri autorizzati) scaricano i dati in locale Est 1: supporto alla compilazione con dati Comunali Il Comune espone l’indirizzario all’applicativo MUDE Est 2: integrazione con sw pratiche edilizie del Comune, che Controlla i dati dei soggetti per compilazione assistita Importa i dati della pratica edilizia sul suo gestionale per istruttoria Scatena i cambi di stato del MUDE (tramite cooperazione applicativa tra gestionale e portale MUDE) Est 3: Integrazione con Anagrafe Comunale Immobili - ACI Il Comune pubblica i dati ACI per compilazione assistita Est 4: Automatizzazione dei controlli sui dati in ingresso Calcoli automatici del contributo di costruzione (es. urbanizzazione ecc ecc) Controlli di congruità sulle Unità Minime inserite Calcoli automatici categorie catastali attese
Conclusioni Obiettivi fondamentali del MUDE: semplificare e rendere trasparenti i procedimenti amministrativi uniformare a livello nazionale procedimenti e i dati scambiati anticipare i controlli per migliorare il procedimento (evitando contenziosi) perseguire l’equità fiscale Per ottenere questo risultato è necessario chiedere ad AdT di rendere effettivamente pubblici i meccanismi di estimo e unificarli realmente a livello nazionale L’introduzione del MUDE così come lo abbiamo pensato, potrebbe assegnare un nuovo significato ai poli catastali trasformandoli in poli edilizio-catastali favorendo in questo modo l’associazionismo dei comuni e perseguendo obiettivi di riduzione dei costi tramite economie di scala
Il Modello Unico Digitale dell’Edilizia (MUDE) Versione sintetica 15 Gennaio 2009