I lavori di implementazione in alcune aziende sperimentatrici

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Fabbisogno delle Professioni Sanitarie a.a. 2012/2013
Advertisements

BENVENUTI ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE IN E. a. S
Conferenza dei Servizi del Distretto 5 Civita Castellana 06/02/2006
Ferrara 14 Febbraio 2008 Ridotto del Teatro Comune di Ferrara
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
“L’ESPERIENZA DELLA AUSL DI RIETI”
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
11 marzo 2010 Sala Polivalente Viale A.Moro, 52 Bologna Protezione, promozione e sostegno dellallattamento al seno in Emilia-Romagna Antonio Brambilla.
Alessandro Volta LA FORMAZIONE: CONTENUTI E ORGANIZZAZIONE.
Piano di implementazione dell’allattamento al seno
FORMAZIONE: CONTENUTI ED ORGANIZZAZIONE NADIA LUGLI
Centro Nazionale Trapianti Corso rivolto agli operatori ASL: Registrazione dichiarazioni di volontà. 1 Procedure per la gestione delle dichiarazione di.
Le ragioni di un progetto integrato:
un sistema di sorveglianza sulla salute delle persone con diabete
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
Francesca Ciraolo*, Alfredo Notargiacomo°, Patrizia Mondini§,
“La tristezza che assale la mamma dopo il parto, cause, sintomi e rimedi. Il lavoro del punto d’ascolto e sostegno Ben arrivato… piccolo mio” Relatrice.
Stato avanzamento lavori
Dott. Lorenzo Mondelli Ambulatorio per la terapia del tabagismo
Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri
Promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno
Dott. L. Bertinato - Regione Veneto Linee di indirizzo per una rete degli ospedali amici dei bambini: Firenze, Dott. Luigi Bertinato Servizio.
rendicontazione delle Aziende Sanitarie
PROGETTO DI ORIENTAMENTO ALL UNIVERSITA ________ Referente: prof.ssa Patrizia Santi.
PROGETTO DI ORIENTAMENTO ALL UNIVERSITA ________ Referente: prof.ssa Patrizia Santi.
Presentazione del corso Comunicazione dei diritti e della cittadinanza attiva Prof. Marco Binotto Prof.ssa Gaia Peruzzi.
COUNSELLING VACCINALE
Gli standard HPH e il sistema di qualità
Reggio Emilia 19/04/2010 PERCORSO DI CURA NELLA SLA Elvira Morrone
L’esperienza di Reggio Emilia: rete cure territoriale percorsi di cura
Gruppo lavoro Consensus E.a.S. 5 giugno CONSENSUS CONFERENCE AZIENDALE IN EDUCAZIONE ALLA SALUTE Palazzo Doria Pamphili sala Donna Olimpia S. Martino.
Salute mentale e cure primarie, un servizio per la comunità: l'esperienza della zona Alta Val d'Elsa Dr.Claudio Lucii Resp.le: U.F.Salute Mentale Adulti.
Il pediatra di famiglia e la rete della salute mentale
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
Controllo strategico nella Regione Abruzzo
Dottorato in Medicina materno-infantile, Pediatria dellEducazione e dello Sviluppo, Perinatologia – Settembre 2008 Promozione del benessere di madri e.
L’USO DI BEVANDE ALCOLICHE NELLE DONNE IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Organizzazione del personale
1. Perché nasce la BAN Bologna La rete dei business angels intende garantire la concretizzazione di nuove idee imprenditoriali e lo sviluppo di start-up.
Percorsi di inserimento lavorativo per Rom e Sinti: l’esperienza lombarda Clara Demarchi u.o. Servizi ed Interventi per l’Integrazione Sociale Direzione.
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELL’ ASL DI MANTOVA
A cura di Maria Vittoria Musella Rielaborazione elementi di analisi emersi 2 dicembre 2011.
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Gabriele Annoni Lintegrazione socio-sanitaria: strumenti, percorso e prospettive.
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
LA PREVENZIONE DELLE CADUTE A DOMICILIO Stato di avanzamento
ANNO SCOLASTICO AREA ORIENTAMENTO IN ENTRATA ED USCITA SANREMO PROF.ssa Giuliana Dellana.
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
METODICHE DIDATTICHE Università degli Studi di Genova
1 Questionario di soddisfazione ATA - a. sc. 2008/09 Il questionario è stato somministrato nel mese di aprile Sono stati restituiti 29 questionari.
Reggio Emilia, 25 Ottobre 2007 IVA MANGHI DIRETTORE SANITARIO A.O. ARCISPEDALE SANTA MARIA NUOVA Reggio Emilia LA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE: ELEMENTI.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
P ROGETTO Alternanza Scuola-Lavoro. 2 CLASSI: COMPLESSIVAMENTE 18 ALUNNI 19 Maggio
Osservatorio Nazionale Formazione Continua in Sanità:
PERCORSI INTEGRATI tra Ospedale e Territorio
Ad opera di: Matteo Donatelli e Maurizio Di Paolo Presentazione su : Elettropneumatica 1.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
1 Corso per esperta in orientamento per le pari opportunità Counseling di supporto.
L’ACCESSO PER DISAGIO SCOLASTICO AL DI LÀ DELLE DISABILITÀ FISICHE E PSICHICHE SILVIO GIONO CALVETTO, RAFFAELLA SANGUINETI, ANTONELLA LACROIX, MIRIAM PONSETTI.
1 Programma Regionale sulla Metodologia di Valutazione delle Tecnologie Sanitarie
UNO SPAZIO APERTO E UN LUOGO DI INCONTRO Cos’è un punto di riferimento dove trovare informazioni…
Corso di Medicina transculturale MATERA
Incontri e confronti con i professionisti della sanità regionale
1 Lavorare insieme L’inserimento in azienda di lavoratori sinti EMMANUELE MOMO.
(ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI OSTETRICA/O)
Parma, 1°dicembre Azienda Usl di Parma - Salute Donna - Percorso Nascita Le ragioni di un progetto integrato Paola Salvini.
Assistenza Sanitaria Alto Adige 2020 Linee guida per lo sviluppo 1 Assistenza Sanitaria Alto Adige 2020 Linee guida per lo sviluppo Assessora dott. ssa.
IL PERCORSO ASSISTENZIALE DELLA GRAVIDANZA “A BASSO RISCHIO” L’integrazione Ospedale-Territorio. L’esperienza del Consultorio familiare di Loreto Convegno.
Le azioni del progetto, il lavoro di rete Dott.ssa M.Ferrante.
Transcript della presentazione:

I lavori di implementazione in alcune aziende sperimentatrici Enrico Marchiani Pediatra- Pediatria di Comunità- AUSL Forlì e APeC

Gruppo multidisciplinare Ausl di Forlì PRIMO PASSO (22 Novembre 2007) Gruppo multidisciplinare Ausl di Forlì Prof.ssa Paola Dallacasa Pediatra - Coordinatore del Gruppo Dott. Enrico Marchiani Pediatra di Comunità Dott.ssa Laura Borghesi Pediatra di Comunità Dott.ssa Angela Lanzoni Pediatra Ospedaliero Dott. Gabriele Belosi Pediatra di famiglia Dott.ssa Angela Bandini Ginecologo Ospedaliero Dott.ssa Alessia Albonetti Ginecologo del Consultorio Luciana Biagiotti Ostetrica Ospedaliera Valentina Mambelli Ostetrica Ospedaliera Roberta Tumidei Ostetrica del Consultorio Lisa Milanesi Infermiera professionale neonati Marna Corzani Infermiera professionale pediatria comunità Dott. Claudio Bartolini Medico di medicina generale Alga Ruscelli Assistente sociale territorio Dott.ssa Antonella Liverani Psicologa Ospedaliera Dott.ssa Stefania Siboni Psicologa del Distretto Dott.ssa Elena Vetri Referente Direzione Sanitaria Ospedale

Curva di persistenza dell’allattamento al seno Azienda USL di Forli’ Curva di persistenza dell’allattamento al seno

Curva di persistenza dell’allattamento al seno Azienda USL di Forli’ Curva di persistenza dell’allattamento al seno 87.2% 83,8% 58,8% La priorità di intervento sembra quindi relativa sia al quadro del I scenario (Basso inizio allattamento al seno) sia al II scenario (interruzione precoce dell’allattamento al seno)

MAGGIORI CRITICITA’ RILEVATE NEL NOSTRO CONTESTO Insufficiente od inappropriato sostegno nel periodo perinatale Identificazione delle condizioni di vulnerabilità : Precedente esperienza negativa Stanchezza alla dimissione Scarsa autonomia alla dimissione

Stili di vita fumo Fattori clinici Anamnesi ostetrica Primipara Parto cesareo

Fattori socio-demografici Necessità di riprendere il lavoro Solo se precocemente

Supplementazione di soluzione glucosata Insufficiente od inappropriato Sostegno nel periodo perinatale Organizzazione dell’assistenza Supplementazione di soluzione glucosata Efficacia di uno strumento Corsi di preparazione alla nascita (non efficace nel sostegno a medio e lungo termine)

Sulla base delle criticità individuate: TERZO PASSO Sulla base delle criticità individuate: analisi e selezione delle raccomandazioni utili a produrre il cambiamento (per ogni scenario individuato ) Eseguiti 10 incontri nel 2008 ( cadenza mensile )

Scenario 1: Basso Inizio Raccomandazione selezionate: 8/14 Fattori di ostacolo Motivazionali n°6 Attitudinali n° 5 Clinici n° 2 Organizzativi n° 4 Gestionali n° 4 Raccomandazione selezionate: 8/14 Raccomandazione n° 1, 2, 3, 5, 6, 8, 11, 12

Scenario 2: Interruzione Precoce Raccomandazione selezionate 15/23 Fattori di ostacolo Motivazionali n° 9 Attitudinali n° 7 Clinici n° 4 Organizzativi n° 5 Gestionali n° 4 Raccomandazione selezionate 15/23 Raccomandazione n° 1, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 13, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 21

Sulla base delle RACCOMANDAZIONI individuate: QUARTO PASSO Sulla base delle RACCOMANDAZIONI individuate: analisi e selezione sia dei fattori di ostacolo che delle azioni e strumenti proposti, per definire un piano di implementazione specifico per il nostro contesto ( per ogni scenario individuato ) Eseguiti 8 incontri nel 2009 ( cadenza mensile )

Sintesi degli strumenti Formazione dei professionisti Competenze nella comunicazione Conoscenze di base sull’allattamento al seno (Corso OMS) Informazione alla donna/famiglia Materiale informativo condiviso su offerta dei servizi/consigli Facilitazione alla partecipazione ai Corsi di accompagnamento alla nascita Momenti informativi rivolti a chi non frequenta corsi di accompagnamento alla nascita (comprese donne straniere) Offerta di incontri individuali (prima e dopo il parto) Protocolli d’intesa o accordi di programma tra pubblico e privato (terzo settore)

SINTESI DELLE AZIONI Offerta attiva della definizione del piano di allattamento individuale Offerta di supporto accessibile e competente

QUINTO PASSO La definizione del piano di implementazione e la sua valutazione è attualmente è in corso Il gruppo aziendale ha proposto: discussione del piano di allattamento individuale nell’ambulatorio della gravidanza a termine apertura di un ambulatorio per l’allattamento