Lindagine sulle priorità sanitarie in Sicilia alla luce dei risultati regionali dello Studio PASSI A. Mira 1, M. Bandiera 2, F. Belbruno 2, R. Candura 2, A. M. Cardinale 2, A. Cernigliaro 1, M. Cuccia 2, G. Dardanoni 1, G. Ferrera 2, G. Fiumanò 2, R. Lo Brutto 1, P. Miceli 1, R. Milisenna 2, S. Sammarco 2, S. Scondotto 1 e Gruppo PROFEA CNESPS ISS 1 Dipartimento Osservatorio Epidemiologico 2 Aziende Unità Sanitarie Locali-Regione Sicilia
Background Dicembre Metodi Basato sul Minnesota Department of Healths Community Health Services Planning Manual – Guidelines for Local Public Health Agencies: CHS Plan Cycle s/divs/chs/gdline.htm s/divs/chs/gdline.htm s/divs/chs/gdline.htm s/divs/chs/gdline.htm informazioni quantitative (dati correnti) informazioni qualitative Criteri oggettivi e soggettivi per lattribuzione di un punteggio per la valutazione
Problema di saluteOsservazioni Incidenti stradaliE la prima causa di morte in età giovanili Tumori femminili (Utero e Mammella)Rispetto ai valori nazionali tassi di Mortalità più alti- nonostante incidenza piu bassa (mammella). Incidenza più alta per utero. Malattie circolatorieAlta mortalità e prima causa di morte. DiabeteTra le principali cause di morte specie nel sesso femminile. AIDSArresto del trend in discesa del profilo della curva epidemica. Rischio ambientaleGrande allarme specie nei residenti in aree industriali Altri problemi della comunità Problema di saluteOsservazioni Disagio giovanileForte sostegno dallopinione pubblica Mobilità sanitariaElemento perdurante e condizionante la compensazione economica interregionale. Obesità/sedentarietàPrevalenza fortemente superiore ai valori medi nazionali. Assistenza disabili, anziani e cronici non autosufficienti. Carenza di alternative al ricovero ordinario e elemento gravemente condizionante il percorso assistenziale Spesa SanitariaAllarme nelle autorità politico amministrative Background
Lo studio PASSI in Sicilia Nasce dallesigenza del Ministero della Salute e delle Regioni di attivare una sorveglianza sui fattori di rischio comportamentali ed i programmi di intervento per la promozione di stili di vita adguati Coordinato a livello nazionale da ISS-CNESPS ed a livello regionale da DOE-Sicilia Obiettivi generali: Testare metodi e applicabilità sulla raccolta dati sui fattori di rischio comportamentali e sui risultati dei programmi di sanità pubblica Valutare la fattibilità di un futuro sistema di sorveglianza basato sul livello di ASL
Disegno dello studio Studio trasversale Campione rappresentativo regionale 600 interviste ripartite per AUSL in proporzione alla popolazione residente Campione aziendale 200 interviste AUSL 3 Catania Totale 657 interviste Rilevazione dati tramite somministrazione telefonica di questionario standardizzato (domande adattate da BRFSS, Cindi, Steps, ISTAT confrontabilità) in aprile-maggio 2005 selezione: anagrafe sanitaria di Asl (campionamento casuale semplice) criteri dinclusione: età 18-69, residenza in Asl, disponibilità del numero telefonico ottenuto attraverso varie fonti (anagrafe, elenco telefonico, MMG) Analisi dei dati: EpiInfo 3.2.2
Le aree di studio Fattori comportamentali: Attività fisica Abitudine al fumo Abitudini alimentari Consumo di alcol Fattori di rischio cardiovascolare Sicurezza stradale Interventi ed accesso alle cure: Screening oncologici ( t. mammella, collo dell'utero, colon) Vaccinazioni (rosolia e influenza) Counselling di personale sanitario Informazioni generali: Dati demografici Titolo di studio Peso e altezza Stato di salute percepito
Principali Risultati Regionali Sicilia
Attività fisica Il 33% del campione regionale è sedentario (*) (Campione nazionale 23,3%) (*)=svolge meno di 10 minuti di attività fisica alla settimana e non effettua un lavoro pesante; istruzione bassa: nessun titolo, licenza elementare, licenza media inferiore; istruzione alta: da scuola media superiore
Abitudine al fumo Il Il 27% del campione regionale risulta fumatore (*) (campione nazionale 26,5%) (*)Fumatore: soggetto che dichiara di aver fumato più di 100 sigarette nella sua vita e attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno ; Solo poco meno della metà riferisce che nessuno fuma nel luogo di lavoro (campione nazionale 58%)
Consumo di alcol Il 52,4% ha bevuto >= 1unità di bevanda alcolica* nell'ultimo mese (campione nazionale 63,8%) Consumo di alcol Stima Regione (%) ASL italiane (%) bevitori fuoripasto 6,212,4 bevitori binge 4,38,0 forti bevitori 4,55,5
Stato nutrizionale Il 47% del campione regionale è in eccesso ponderale (sovrappeso od obeso) (Campione nazionale 44%) Leccesso ponderale cresce con letà (68% nella fascia detà anni), è maggiore negli uomini (58% vs 38% nelle donne) e nelle persone con basso livello distruzione (58% vs 39 istruzione alta). Popolazione con eccesso ponderale Obesità=BMI 30> Sovrappeso=BMI 25-29
Alimentazione In Sicilia: - il l89% riferisce di mangiare frutta e verdura almeno una volta al giorno (valore nazionale 91%) solo l11,5% aderisce però alle raccomandazioni (5 porzioni al giorno)
Guida in stato di ebbrezza nellultimo mese: 5% (rif. Tutte le asl 11% ) Passeggero di guidatore in stato di ebbrezza nellultimo mese: 5% (rif. Tutte le asl 12% ) Sicurezza stradale
Carta del rischio cardiovascolare strumento per stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi fattori di rischio considerati: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione sistolica e colesterolemia si utilizza a partire dai 40 anni in Sicilia il 17% degli intervistati (40-69 anni) riferisce di aver avuto il calcolo del punteggio di rischio cardiovascolare (9% tutte le Asl) Questo valore sale a 26% nella fascia da 60 a 69 anni
Ipertensione e ipercolesterolemia Ipertensione -Il 23% (come nel campione nazionale) riferisce di essere iperteso (39% sopra i 50 anni) -Il 78,6% degli intervistati riferisce di aver avuto la misurazione della pressione arteriosa negli ultimi 2 anni (81% tutte le Asl) - tale frequenza aumenta con letà (86% sopra ai 50 anni), nelle donne e nelle persone con un livello di istruzione più basso Ipercolesterolemia -il 23% riferisce di avere alti livelli di colesterolemia (25% tutte le Asl) (32% sopra ai 50 anni) -l84% degli intervistati riferisce di aver effettuato una colesterolemia (79% tutte le Asl)
Vaccinazioni Vaccinate 17,8 % (Tutte le ASL 31%) la percentuale decresce con letà (passando dal 36,1% tra anni al 10,2% tra anni) Vi sono differenze legate allistruzione Antirosolia (donne anni) Antiinfluenzale (18-69 anni) Sicilia %Italia % Totale16,915,3 >6543,851,2 (*) <653627,9 (*) con almeno una patologia cronica
Screening Recente = <2 anni per mammografia e colon; <3 anni PAP test Pregresso ricorso a diagnosi precoce in assenza di segni e sintomi (% PAP test in anni; mammografia e colon in anni;
Ricevuto da un medico il consiglio di effettuare con periodicità i test di screening, e/o una lettera di invito dalla ASL
Stato di salute percepito Giudizio molto buono/buono= 62,6% (Rif.nazionale 63,5%) * Almeno una delle seguenti patologie:ictus, infarto, altre mcv, diabete, malattie respiratorie.
Confronti Sicilia/ Catania
Conclusioni Particolare rilievo sembrano assumere, specie a carico delle età avanzate, Fattori di rischio (quali sedentarietà e obesità) Nonostante la frequenza dellabitudine al fumo sembra essersi ridotta, ancora carente risulta ladesione ai divieti in ambito lavorativo. Inadeguato appare il rispetto delle prescrizioni sulluso dei dispositivi di sicurezza stradale Ancora carente è il ricorso alla diagnosi precoce oncologica, conseguente alla mancanza di programmi organizzati
Conclusioni I dati dello studio PASSI 2005 concordano con i risultati dellindagine sulle priorità sanitarie in Sicilia riguardo allimpatto di alcuni determinanti dei problemi di salute della Regione (cardiovascolare, incidenti stradali, diabete, tumori femminili) E quindi necessario promuovere e perseguire adeguate strategie di intervento che tengano conto, in particolare, del ruolo specifico di alcuni fattori di rischio nella Regione Sono evidenti anche in Sicilia differenze legate al sesso, età e istruzione nella promozione di stili di vita adeguati e nellaccesso ai programmi di sanità pubblica, di cui occorrerà tenere conto ai fini del miglioramento dellefficacia degli interventi in fase di implementazione.