Le donne in Italia tra salute, dipendenza e solitudine Roma 8 marzo 2006 Carla Collicelli – Fondazione Censis
Femminilizzazione sociale e dinamiche di genere Ibridazione Contagio dei ruoli Fragilità maschile Rafforzamento femminile Vince la relazione (femminile) E’ in crisi la normatività (maschile)
Più anziane e più scolarizzate 30.000.000 di donne su 58.500.000 italiani Vivono più a lungo (83 anni contro i 77 degli uomini) Sono di più degli uomini nella fascia sopra il 65 anni (163 ultra 65 su 100 giovani sotto i 15 anni, contro 108 uomini) Si laureano di più ma le donne in totale sono ancora meno scolarizzate degli uomini
Processi di scomposizione familiare Rallentamento dei flussi: - matrimoni tardivi - procreazione tardiva Tipologie atipiche: - separazioni e divorzi - famiglie piccole Diaspore e cittadelle Isole generazionali
Rallentamento dei flussi Da 7,9 matrimoni per 1000 abitanti nel 1961 a 4,5 nel 2001 Da 25 anni al primo parto nel 1961 a 29 anni nel 2001
Divorzi e nuove famiglie Divorzi: da 27.510 nel 1994 a 43.856 nel 2003 (+ 59,4%) Le principali tipologie familiari: Coppie con figli 40% Single 26% Coppie senza figli 20% Genitore solo con figli 8% Ma anche: 4,3 famiglie ricostitute e 2,7 coppie non coniugate per 100 coppie
Flessibilità e lavoro delle donne Achievement lavorativo delle donne giovani Difficoltà a rientrare nel lavoro Difficoltà a fare carriera Poco part-time (Italia maschi 3,7% femmine 6,7%, Francia 5% e 29,7%, UK 9,4% e 44%, Olanda 21,5% e 72,8%)
Le novità positive delle imprese “al femminile” L’intreccio cultura e territorio La dimensione progettuale Lo stile gestionale La sensibilità ambientale Cliente e qualità Più spazio ad altre donne Soddisfazione e conciliabilità
Partecipazione e diritti Minoranza parlamentare: 8,1% al Senato e 11,5% alla Camera Partecipazione al lavoro bassa (37%) Sovraccarico casa-lavoro e generazione “sandwich” Reddito delle donne giovani laureate più basso del 15,6%
Donne e salute Agenti di salute ma a rischio per se stesse Stili di vita corretti (fattore che favorisce la salute per il 59% contro il 50% degli uomini) Rischio “dipendenze” (fumo e alcol nelle giovani donne) Rischio cronicità (12,7%), ipertensione (13,5%), pluricronicità (21,7%)
Le donne immigrate Straniere il 10% delle partorienti 1.175.445 al gennaio 2005 (il 48,9% degli stranieri regolari) Straniere il 10% delle partorienti Nati vivi più di 25.000 nel 2000 (Firenze 15,2%) Tasso di abortività 3 volte la media (28,7% per mille)
“Badantizzazione” e paradosso “post-femminista” Il 2,4% degli ultra-65 enni vive da solo con la badante Liberazione delle donne italiane ai costi delle straniere Rinuncia a famiglia e figli (figli in collegio 1.600 al censimento) Umiliazione: molte laureate
Donne immigrate e salute Categorie non omologate e mediazione culturale Abortività Infibulazione Assistenza low cost e deprofessionalizzazione
Mantenere alta l’attenzione Allungamento della vita e cronicità Solitudine e povertà tradizionale Sovraccarichi, stress e risvolti psichici Melting pot e segregazione lavorativa ed assistenziale Società della paura,violenza e mobbing Società a-generativa, denatalità e depressione post-partum