Annalisa Bini - Roberto Grisley Chiavi trasversali. Biblioteche e archivi musicali, sonori e audiovisivi: una convivenza difficile su una piattaforma comune
Chiavi trasversali. Biblioteche e archivi musicali, sonori e audiovisivi: una convivenza difficile su una piattaforma comune Sintesi dell’intervento: Configurazione del patrimonio dell’Accademia Natura dei materiali e standard di catalogazione Problemi di colloquio? La via intrapresa Esemplificazione: il fondo Mortari
La duplice natura dell’Accademia, ente performativo e istituzione culturale, ha comportato negli anni la stratificazione di un patrimonio di natura eterogenea. Solo recentemente, l’applicazione delle strategie legate alla information technology hanno portato in primo piano la possibilità di condividere, sotto una medesima piattaforma, basi dati e materiali informativi di natura diversa.
Il patrimonio storico dell’Accademia conserva: Beni librari Beni librari-musicali Beni archivistici: Archivio storico, Archivi di etnomusicologia Beni iconografici: fondi fotografici, raccolta di quadri e ritratti Fondi discografici e audiovisivi: Audioteca, Archivi di etnomusicologia, materiali multimediali on line e off line Collezione di strumenti musicali
Alle basi dati del patrimonio storico vanno aggiunte almeno altre tre basi dati catalografiche legate all’attività corrente dell’Accademia: La cronologia dei concerti e delle manifestazioni La rassegna stampa Il database della attività didattica
Tutte le basi dati condividono alcune liste di autorità, o meglio, degli authority database. Nomi, nomi collettivi, enti e società Titoli Luoghi geografici Luoghi di spettacolo Strumenti musicali Organici Aldilà della loro formalizzazione testuale normalizzata, le date nel sistema sono sempre considerate un intervallo di date: Prima metà del XIX sec. > 01 gennaio 1801 - 31 dicembre 1849 Fl. 1652 > 01 gennaio 1652 - 31 dicembre 1652
In ogni base dati di autorità sono riportate anche le varianti: ad esempio nella voce “flauto” (base dati di autorità Strumenti) sono introdotte anche tutte le varianti etniche (zufolo, ecc…) presenti nelle raccolte di musica popolare e le diverse tipologie di flauto nella musica colta occidentale. Il termine deve poter servire tutte le basi dati: dal Concerto di Mozart per flauto e arpa della Cronologia dei concerti, allo strumento della collezione dell’Accademia, alla registrazione di musica popolare, al compact disc. Particolarmente delicate sono anche altre liste che impattano su informazioni di natura differente ma che possono essere cercate dall’utente in una ricerca full text: ad esempio i Soggetti (Libri, Archivi etno)
L’importante è cominciare...
Fino ad oggi, ogni base dati aveva il proprio software di catalogazione...
? La babele catalografica... Raccolta di quadri e ritratti MusIco Archivio storico ASCDOC Collezione audio e audiovisivi WinDj Archivi etno File Maker Pro ? Libri & Musica SBN Collezione strumentale Assente Fototeca Scheda F ICCD Cronologia dei concerti Diversi Dbase Access proprietari
La nuova piattaforma... Raccolta di quadri e ritratti Archivio storico Collezione audio e audiovisivi Archivi etno Polo SBN OPAC Accademia Collezione strumentale Fototeca Cronologia dei concerti
PER I LIBRI E LA MUSICA La via intermedia proposta, in attesa del rilascio e della piena efficienza di SBN INDICE 2 anche sui materiali speciali, è la seguente: Polo Capitolino Libro moderno Da client-server scarico UNIMARC > XML Step di catalogazione interna con Spoglio & dettaglio Bibliomediateca Catalogazione OPAC Accademia
La piattaforma è quindi un Content management system destinato prima di tutto alla creazione ed alla gestione interna dei contenuti, il Backoffice. La figura professionale del bibliotecario in un ente performativo diventa quindi decisiva perché ad essa vengono demandate alcune delle funzioni di controllo e di validazione di informazioni nel sistema (ad esempio nell’inserimento di nuovi titoli o nomi da parte degli altri uffici)
A ritroso sortirà... Per generare i contenuti nella piattaforma l’attività corrente guida il recupero del passato. Ad esempio il protocollo è preparato per confluire nell’archivio di deposito e successivamente nell’archivio storico senza necessità di ulteriore lavorazione.
Direzione artistica Archivio musica Didattica Produzione Botteghino Programma: (nomi, titoli) Materiali d’orchestra Didattica Produzione Uff. personale Botteghino Biglietti venduti Orchestra Concerto Repository delle foto, dei nomi dei titoli, dei file audio, ecc... Programma di sala e rassegna stampa (allegato digitale e spoglio) Ufficio stampa Intero record della manifestazione Bibliomediateca BACKOFFICE
! Gli apparati informativi per la musica che hanno origine dai beni librari diventano la struttura di base per il lavoro di un ente concertistico culturale...
Il fondo Mortari
Atto di donazione: 23 febbraio 2000 L’entità del fondo Atto di donazione: 23 febbraio 2000 Consistenza: circa 400 manoscritti autografi di composizioni musicali di Virgilio Mortari, di cui 200 edite 4 cartelle di carteggio 20 cartelle di programmi di concerti, 4 metri lineari circa di riproduzioni audio su cassette, vinili e compact disc della musica di Mortari circa 25 metri lineari di partiture a stampa del medesimo e di altri autori, riviste specializzate, repertori etc. Un ritratto a olio del M° Mortari e una raccolta fotografica L’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico (10.7.1997) e sottoposto alla disciplina prevista dall’art. 38 del D.P.R. 30 settembre 1963 n. 1409, come da dichiarazione del Soprintendente Archivistico per il Lazio.
Come sarà catalogato attualmente il fondo nella piattaforma: Manoscritti autografi > SBN Fondo librario > SBN Audio > Modulo audiovisivi Documenti (carteggio) > Modulo archivio storico Programmi dei concerti > SBN e Cronologia concerti Ritratto > Modulo collezione di quadri e ritratti Fotografie > Modulo fototeca Tutti i moduli di catalogazione nella piattaforma hanno alla base, laddove possibile, il formato UNIMARC
La fruizione digitale riunisce fondi e crea percorsi trasversali. LE RISORSE DIGITALI È fondamentale che ciascuna risorsa digitale sia in rapporto di molti a molti, e a diversi livelli, con più di una risorsa catalografica. La fruizione digitale riunisce fondi e crea percorsi trasversali.
È possibile lavorare trasversalmente tra le basi dati e i documenti solo se, attraverso metadati non squisitamente gestionali-amministrativi e l’attenta costruzione dell’architettura catalografica, si siano predisposti i percorsi. La necessità è quella di studiare e formalizzare un set di metadati non amministrativi-gestionali
Durante il lavoro triennale saranno continuamente effettuati aggiustamenti per allineare gli standard con quanto emerge dai gruppi di studio a livello nazionale (SBN e BDI) ed europeo (Minerva, etc.)