Interventi per l’integrazione scolastica dei disabili

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Interventi per l’integrazione scolastica dei disabili TFA Terzo Modulo: Interventi per l’integrazione scolastica dei disabili Gli strumenti di progettazione curricolare per l’integrazione dei disabili 18 aprile 2013 Prof. Domenico Milito 1

hanno definito e regolamentato una specifica metodologia di lavoro Legge Quadro n. 104/92 e successive disposizioni applicative hanno definito e regolamentato una specifica metodologia di lavoro di grande importanza per l’integrazione scolastica. Prof. Domenico Milito

Legge n. 104 del 5.2.1992 - Detta i principi dell’ordinamento in materia di: diritti integrazione sociale assistenza della persona handicappata. - Ha segnato una svolta politica e culturale a favore delle persone disabili. - Ha focalizzato la situazione di handicap, proiettandola ad una situazione di svantaggio sociale. Prof. Domenico Milito

Legge n. 104 del 5.2.1992 art. 13 Progetto globale di integrazione: educativo (integrazione) riabilitativo (recupero) sociale (socializzazione) (È facile presupporre che tale tripartizione è stata effettuata dal legislatore non con la volontà di provocare compartimentalizzazioni e, quindi, scissioni invalicabili fra le diverse programmazioni degli interventi al servizio delle persone in situazione di handicap, giacchè, essendo diversi gli attori intervenienti (titolari ognuno di determinate responsabilità e chiamati ad operare in un contesto sociale, istituzionale, politico molto complesso), si è voluto circoscrivere gli ambiti di competenza tenendo presente, comunque, uno scenario laddove i processi attivati non possono che essere sinergici e tendere ad un unico scopo: la piena integrazione delle persone disabili nella famiglia, nella scuola, nel mondo del lavoro, nella società) Prof. Domenico Milito

Strumenti indispensabili per l’integrazione scolastica: Legge Quadro n. 104/92 Compiti specifici affidati ai diversi soggetti istituzionali (AS, Ente Locale, Scuola) Strumenti indispensabili per l’integrazione scolastica: Diagnosi Funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, Piano Educativo Individualizzato, illustrati, poi, analiticamente nell’Atto di indirizzo contenuto nel D.P.R. del 24.2.94. Prof. Domenico Milito

Diagnosi Funzionale Che cos’è Chi la fa È la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell’alunno in situazione di handicap, rilasciata a seguito di appositi accertamenti collegiali richiesti dalla famiglia (DPCM n. 185 del 23 febbraio 2006) Chi la fa L’Unità Multidisciplinare composta da: - medico specialista nella patologia; - specialista in neuropsichiatria infantile; -terapista della riabilitazione; -operatori sociali dell’A.S. Prof. Domenico Milito

A cosa serve Si articola nei seguenti accertamenti: anamnesi fisiopatologica b) diagnosi clinica Tiene conto delle potenzialità registrabili in ordine agli aspetti: cognitivo, affettivo-relazionale, linguistico-sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, autonomia personale-sociale A cosa serve Pone in evidenza le principali aree di potenzialità e di carenza presenti nella fase di sviluppo Prof. Domenico Milito

Profilo Dinamico Funzionale Che cos’è È un documento che descrive in modo analitico i possibili livelli di risposta dell’alunno riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili L’Unità Multidisciplinare composta da: - medico specialista della patologia - specialista in neuropsichiatria infantile - terapista della riabilitazione operatori sociali dell’A.S. operatori scolastici Chi lo fa Prof. Domenico Milito

Profilo Dinamico Funzionale Cosa contiene La descrizione funzionale dell’alunno in relazione alle difficoltà che dimostra di incontrare L’analisi dello sviluppo potenziale dell’alunno a breve e a medio termine, desunta dai parametri: cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale, linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuro-psicologico, autonomia, apprendimento Prof. Domenico Milito

Profilo Dinamico Funzionale Su un modello la cui forma può essere liberamente scelta dagli operatori scolastici e socio-sanitari (il D.P.R. 24.2.1994 si limita a presentare una scheda riepilogativa riportata nel suo allegato “b”) Dov’è redatto Quando è redatto È impostato all’inizio della scolarizzazione; alla fine della seconda e della quarta classe della scuola primaria e della seconda classe della scuola secondaria di primo grado viene tracciato un bilancio diagnostico e prognostico; alla conclusione della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado deve essere aggiornato Prof. Domenico Milito

Piano Educativo Individualizzato È il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione Che cos’è È redatto congiuntamente dagli operatori sanitari della A.S. e dal personale insegnante curricolare e di sostegno della scuola e, ove presente, dall’insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori Chi lo fa Prof. Domenico Milito

Piano Educativo Individualizzato Tiene presenti i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonchè le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche Cosa contiene Mira all’integrazione di tutti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione e alla istruzione dell’alunno in situazione di handicap A cosa serve Dove è redatto Su un modello la cui forma è liberamente scelta dagli operatori scolastici e socio-sanitari Prof. Domenico Milito

Legge-Quadro n. 328 del 18 ottobre 2000 ha prefigurato la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali al fine di promuovere il “progetto globale di vita” Prof. Domenico Milito

Strumenti per il progetto globale di vita (art. 14, L. n. 328/2000) Progetto individuale per la persona disabile Serve per realizzare la piena integrazione delle persone disabili - nell’ambito della vita familiare e sociale - nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro È predisposto su richiesta dell’interessato dai Comuni, d’intesa con le A.S. Prof. Domenico Milito

- valutazione diagnostica-funzionale Comprende: - valutazione diagnostica-funzionale -prestazioni di cura e riabilitazione a carico del SSN (Sistema Sanitario Nazionale) - i servizi alla persona a carico del Comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e alla integrazione sociale -misure economiche necessarie per il superamento di povertà, emarginazione, esclusione sociale Prevede l’erogazione di “titoli comunali” per l’accesso ai servizi Prof. Domenico Milito

Gruppi di lavoro per l’integrazione scolastica presso ogni scuola Gruppo di Lavoro Operativo (art. 15, c. 2, L. 104/92 ) Insegnanti, Operatori dei servizi, Familiari e studenti COMPOSIZIONE Collaborazione alle iniziative educative Integrazioni alle attività predisposte nel PEP FUNZIONI DURATA Anno scolastico Prof. Domenico Milito

Azioni a livello di singola istituzione scolastica Fermo restando quanto previsto dall’art. 15 comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si estendono alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: docenti assegnatari di funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, AEC (Assistente Educativo Culturale), assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola (C.M.n. 8 del 6 marzo 2013) Prof. Domenico Milito 17

Strumenti elaborati dal Collegio dei Docenti Carta dei servizi Piano dell’Offerta Formativa Piano delle attività scolastiche e integrative (nel POF) Prof. Domenico Milito

Strumenti elaborati da Docenti Singolarmente e/o in gruppo Il Piano di Studio Personalizzato riflette il PEP Le Unità di Apprendimento Materiali didattici Griglie di rilevazione Prove differenziate Scheda di valutazione Prof. Domenico Milito

Fasi del Piano delle attività integrative incluso nel POF Premessa Rilevazione della situazione di partenza Obiettivi generali Criteri di intervento Assegnazione degli alunni ai docenti specializzati Modalità organizzative e risorse professionali Strategie metodologiche e didattiche Modalità di Verifica Valutazione Prof. Domenico Milito

Ricognizione della situazione di partenza Griglia per l’impostazione di un percorso individualizzato Ricognizione della situazione di partenza Rilevazione e analisi delle difficoltà a livello di area socio-affettiva Autostima Rapporto con gli altri Rapporto socio-familiare a livello di autonomia personale e sociale a livello disciplinare Prof. Domenico Milito

Obiettivi e interventi per: l’area socio-affettiva l’area dell’autonomia le carenze disciplinari Verifica in itinere relativa agli aspetti individuati Verifica e valutazione finale Prof. Domenico Milito