Terrorismo come arma politica

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Transcript della presentazione:

Terrorismo come arma politica

Sviluppo del concetto di terrorismo Terrorismo: Metodo di lotta politica consistente in atti di violenza organizzata Dal vocabolo madre “terrore”, dal latino “terrorem” e , originariamente, dalla radice indoeuropea “ter” (tremare) Usato per la prima volta durante la rivoluzione francese (Robespierre: “il terrore non è altro che la giustizia veloce, severa e inflessibile”)

Alla sua nascita esso si manifesta espressione dello Stato e non dell’anti-Stato Un’estrema degenerazione dell’idea stessa di rivoluzione, volto all’eliminazione fisica di ogni fattore di opposizione Dagli anni '60 -'70 il termine terrorismo assunse una connotazione totalmente negativa.

Il terrorismo può essere classificato in diversi tipi: Il Terrorismo internazionale, il più attuale, si ha quando il terrore si globalizza e porta le sue azioni al di là dei confini nazionali Il Terrorismo sovversivo si manifesta, invece, contro un sistema politico vigente per indebolirlo o rovesciarlo attraverso la rivoluzione armata Terrorismo di Stato  un’autorità costituita utilizza il terrore contro i propri sudditi o cittadini, al fine di mantenere e perpetuare il proprio potere Terrorismo della guerra civile è quello praticato da gruppi che vivono nella stessa comunità territoriale, divisi simbolicamente da divergenze religiose, sociali o politiche Terrorismo dal basso o di opposizione si ha invece, quando una parte dei cittadini utilizza il terrore per combattere una potenza che ha occupato il loro territorio Il Terrore antico.  l’Antica Grecia ci offre molti esempi di governo attraverso il terrore. Basti ricordare La Kripteia, la polizia segreta Anche Roma antica non restò immune a questo modo di governare. Il Terrore nel Medioevo. Una simile mistura di fanatismo religioso e terrorismo politico è stata propria della setta degli Assassini. Fondata nel 1090 dal persiano Hasani Sabbah, una singolare Il Terrore moderno. , il termine ha assunto la forza con cui lo conosciamo, soltanto a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Il primo gruppo terrorista di tipo moderno fu la “Narodnaya Volya”(Volontà del Popolo), attivo in Russia tra il 1878 e il 1881

Il terrorismo in Italia Nel Risorgimento Nel 1861 iniziarono a sorgere insurrezioni popolari contro il nuovo governo, che interessarono le ex province del Regno delle Due Sicilie. Brigantaggio post-unitario come rivolta popolare, o dei moti indipendentisti (a seguito anche dei settecenteschi moti rivoluzionari sardi), e di moltissimi fermenti anarchici e patrioti di numerose aree geografiche. Accanto alla miseria, alcuni identificano il brigantaggio come un fenomeno di resistenza, che si sviluppò mediante azioni violente.

Nell’Italia Repubblicana Il terrorismo iniziò alla fine degli anni ’60 e si concluse alla fine degli anni ’80Inizialmente era conosciuta come Opposti Estremismi: solo in seguito i media preferirono usare il nome "Anni di piombo” . Teoria degli Opposti Estremismi Teoria della strategia della tensione teoria politica finalizzata a raggruppare le forze centriste al fine di isolare e rendere marginali i consensi nei confronti degli estremismi di destra e di sinistra consisteva nel collocamento di infiltrati in gruppi terroristici, in modo da spingere questi ultimi a compiere azioni tali da creare allarme e terrore nell'opinione pubblica.

A partire dal 1974 la strategia della tensione adottata dai terroristi passò alla vera e propria lotta “al cuore dello Stato”: l’episodio più eclatante fu quello dell’omicidio dell’onorevole Aldo Moro. Episodi di terrorismo continuarono fino al 1989 e proseguirono con le stragi mafiose degli anni ‘90.

Meldola, 10 dicembre 1819 – Parigi, 13 marzo 1858 Felice Orsini Meldola, 10 dicembre 1819 – Parigi, 13 marzo 1858 Partecipò ai moti di Romagna dell'agosto 1843 Fondò la nuova società segreta "Congiura Italiana dei Figli della Morte" Seguace di Mazzini, nel 1848, si aggregò al corpo Cacciatori dell'Alto Reno Nel 1854 preparò altri due tentativi insurrezionali, entrambi senza fortuna Nel 1857 Orsini ruppe i legami con Mazzini e cominciò a preparare l'assassinio di Napoleone III, colpevole d'aver affossato la neonata Repubblica Romana e, non ultimo, d'aver rotto il giuramento che lo legava alla Carboneria La sera del 14 gennaio 1858 riuscì a scagliare tre bombe contro la carrozza dell'imperatore L'attentato provocò una carneficina, con 12 morti e 156 feriti, ma Napoleone fu protetto dalla carrozza blindata.

Gaetano Bresci Fin da giovane ebbe contatti con il mondo politico In seguito all’insurrezione milanese per l’aumento dei prezzi del pane, reprressa nel sangue dall’esercito. intese vendicare l'eccidio e rendere giustizia Il 29 luglio 1900, a Monza, Bresci uccise il re d'Italia Umberto I di Savoia a colpi di pistola. Fu processato per regicidio e condannato all'ergastolo Il 22 maggio 1901, fu trovato morto impiccato nella sua cella al penitenziario di S. Stefano.

SVILUPPO DEL TERRORISMO SOVVERSIVO IN ITALIA Terrorismo rosso e terrorismo nero: Matrice ideologica “L’ideologia terroristica -come afferma lo storico W.Laqueur- incorpora di solito, componenti di estrema sinistra e componenti di estrema destra o fasciste. (…) il terrorismo non è una filosofia per esso è sempre l’azione che conta”.

In Italia tra 1969 e 1980 si verificarono episodi terroristici ad opera di esponenti della destra e della sinistra più eversiva. Furono anni in cui vennero colpiti civili (attraverso le stragi), magistrati, giornalisti, politici con sequestri, agguati ed esecuzioni. Terrorismo rosso e quello nero hanno come comune intento quello di abbattere la democrazia.

Inizia simbolicamente il 25 aprile del ’69 con l’esplosione di una bomba a Milano (Fiera Campionaria) ad opera di gruppi neofascisti. TERRORISMO NERO

OBIETTIVI: I gruppi eversivi di destra , viventi all’ombra dell’ MSI (movimento sociale italiano), si proponevano attraverso attentati indiscriminati contro la popolazione di spargere il panico, indebolire le resistenze e di contrastare l’avanzata del movimento di sinistra diffusosi con il ’68. L’obiettivo ultimo era quello di creare nell’opinione pubblica le condizioni per una svolta di tipo autoritario che potesse riaffermare l’ordine presente nel regime fascista (rifacendosi a questo “ideale”, nascevano gruppi come Ordine nuovo e Ordine nero).

TERRORISMO ROSSO I movimenti della “sinistra extraparlamentare” nascono dalla delusione del biennio 1968-69. Inoltre le stragi operate dai gruppi di destra gli diedero modo di legittimare una reazione radicale.

Si formarono vari gruppi terroristici anche a sinistra come le Brigate Rosse, rappresentavano il “nucleo d’acciaio” dei rivoluzionari che si muovevano nel filone marxista-leninista, che si assunsero il compito di far trionfare le loro idee a qualsiasi costo.

LE CAUSE: crisi economica e politica seguita al boom degli anni ’50 - restrizione degli spazi di azione politica entro i partiti di opposizione - la politica della Democrazia Cristiana, che aveva adottato una linea politica che non rispondeva agli interessi di nessuna delle due parti.

(denominato così in omaggio alla Neue Ordnung sognata da Hitler) Ordine nuovo (denominato così in omaggio alla Neue Ordnung sognata da Hitler) Nasce ad opera di Pino Rauti e di alcuni iscritti al MSI, tra cui Clemente Graziani ed Elio Massagrande, i quali trovavano “troppo moderata” la linea del partito “Il nostro onore si chiama fedeltà”

Ordine nuovo Rifacendosi al Fascismo, alla Repubblica di Salò, al Nazismo ed ispirandosi, in particolare, alle dottrine razziste e nazionalsocialiste del barone Julius Evola assume posizioni: antiatlantiche antiamericane antiborghesi antidemocratiche

Il 6 giugno del ‘73 inizia il processo contro Ordine Nuovo Vittorio Occorsio (Roma, 9 aprile 1929 – Roma, 10 luglio 1976) Fu il primo magistrato ad occuparsi della loggia massonica segreta P2, si occupò della strage di Piazza Fontana, della criminalità organizzata romana ed arrivò ad occuparsi di terrorismo (Ordine Nuovo) Il 6 giugno del ‘73 inizia il processo contro Ordine Nuovo 21 novembre: prima sentenza; due giorni dopo il movimento viene sciolto

Nell’aprile del ’76 Ordine Nuovo ha ormai emesso una sentenza di condanna a morte per Occorsio , affidando l’incarico a Pierluigi Concutelli. Il 10 luglio 1976 il magistrato esce di casa, sale in macchina e viene colpito da una raffica di mitra.

La polizia, accorsa sul posto trova nella macchina 7 volantini, che recano un’intestazione precisa: “Movimento Politico Ordine Nuovo”. “La giustizia borghese si ferma all’ergastolo, la giustizia rivoluzionaria va oltre” “Il Tribunale speciale del MPON ha giudicato Vittorio Occorsio e lo ha ritenuto colpevole di avere, per opportunismo carrieristico, servito la dittatura democratica perseguitando i militanti di Ordine Nuovo e le idee di cui essi sono portatori

LA BRIGATA 28 MARZO La Brigata XXVIII marzo fu un gruppo terroristico di estrema sinistra che si formò a Milano nel 1980. Il nome fu scelto per ricordare uno scontro armato in via Fracchia del 28 marzo di quell'anno tra brigatisti e carabinieri. Attraverso la lotta armata si proponevano di entrare in contatto con le brigate rosse e l’oggetto della loro attività terroristica fu il mondo dei media, soprattutto i giornalisti. Nel maggio del 1980 a Milano ci fu il ferimento di Guido Passalacqua, giornalista di Repubblica e l'omicidio di Walter Tobagi del Corriere della Sera.

Walter Tobagi

CHI ERA WALTER TOBAGI E PERCHE FU UCCISO?? Walter Tobagi era : Giornalista e presidente dell’associazione lombarda dei giornalisti, con posizioni vicine agli ambienti socialisti, e spesso fu accusato di essere una pedina nelle mani di Craxi. “ il giornalista che meglio aveva capito il partito armato, socialista,attivo nell’organizzazione professionale ,anche in polemica con quella che riteneva l’egemonia comunista nel più importante quotidiano italiano, per altro influenzato dalla loggia p2 di Licio Gelli” Così viene definito da Giorgio Galli. “era di idee socialiste ma moderate, l’unico motivo che può aver richiamato su di lui le pistole dei killers è la carica che ricopriva , di presidente dei giornalisti lombardi”. Cosi lo descrive Indro Montanelli.

Il 28 maggio 1980 gli sparano a poca distanza da casa, mentre sta andando a piedi a prendere l’automobile che lo deve portare al giornale. Nel giro di poche ore, secondo il tragico rituale della lotta armata, l’assassinio viene rivendicato, attraverso un volantino, da una nuova sigla del terrorismo: la Brigata XVIII marzo, tra i quali militanti troviamo Marco Barbone, Paolo Morandini, Daniele Laus, Mario Marano, Manfredi De Stefano e Francesco Giordano.

Sul perche venne ucciso ancora oggi è un mistero ma ;Tobagi aveva cercato di sfatare i luoghi comuni sulle Brigate Rosse e sugli altri gruppi armati, denunciando i pericoli di un radicamento del fenomeno terroristico nelle fabbriche e negli altri luoghi di lavoro. «La sconfitta politica del terrorismo - scriveva Tobagi - passa attraverso scelte coraggiose: è la famosa risaia da prosciugare, tenendo conto che i confini della risaia sono meglio definiti oggi che non tre mesi fa. E tenendo conto di un altro fattore decisivo: l'immagine delle Brigate rosse si è rovesciata, sono emerse falle e debolezze e forse non è azzardato pensare che tante confessioni nascono non dalla paura, quanto da dissensi interni, sull'organizzazione e sulla linea del partito armato».

Elenco Nazionale delle Vittime del Terrorismo 
 Elenco Nazionale delle Vittime del Terrorismo Elenco dei magistrati caduti per attentati di terrorismo 1 - OCCORSIO VITTORIO, Roma 24.07.1976 (Ordine Nuovo)
2 - COCO FRANCESCO, Genova 08.06.1976 (Brigate rosse)
3 - PALMA RICCARDO, Roma 14.02.1978 (Brigate rosse)
4 - TARTAGLIONE GIROLAMO, Roma 10.10.1978 (Brigate rosse)
5 - CALVOSA FEDELE, Patrica (Frosinone) 8.11.1978 (Unione comunisti combattenti)
6 - ALESSANDRINI EMILIO, Milano 20.01.1979 (Prima Linea)
7 - BACHELET VITTORIO, Roma (università Sapienza) (Brigate rosse)
8 - GIACUMBI NICOLA, Salerno 16.03.1980 (Brigate rosse)
9 - MINERVINI GIROLAMO, Roma 18.03.1980 (Brigate rosse)
10 - GALLI GUIDO, Milano 19.03. 1980 (Prima Linea)
11 - AMATO MARIO, Roma 23.06.1980 (Nuclei armati rivoluzionari)



Elenco dei civili caduti negli attentati terroristici

17 - GORI SILVIO, dirigente industriale, Venezia/Mestre 29. 01 17 - GORI SILVIO, dirigente industriale, Venezia/Mestre 29.01.1980
18 - IURILLI EMANUELE, studente, Torino 09.03.1974
19 - MARANGONI LUIGI, Milano 17.02.1981
20 - MATTEI STEFANO, Roma 1604.1973
21 - MATTEI VIRGILIO , Roma 16.04.1973
22 - MAZZANTI MANFREDO, Milano 29.11.1980
23 - MAZZOLA GIUSEPPE, Padova 01.06.1974
24 - MORO ALDO, statista e presidente DC, Roma 09.05.1978
25 - PAOLELLA ALFREDO, Napoli 1978
26 - PAOLETTI PAOLO, dirigente industriale, Milano 05.02.1980
27 - PECI ROBERTO, Roma 3 agosto 1981. Roberto fratello del pentito Patrizio, viene sequestrato dalle b.r. scissioniste movimentaste di Giovanni Senzani il 10 giugno 1981 e dopo 54 giorni di prigionia viene processato e ucciso a sangue freddo. I terroristi firmano la condanna e l'esecuzione con undici colpi di pistola e l'intonazione dell'inno "L'internazionale".
28 - PEDENOVI ENRICO, avvocato, Milano 29.04.1976
29 - PEDIO ANTONIO, guardia giurata, Torino 21.10.1982
30 - PETRI EMANUELE, agente polizia ferroviaria, 02/03/2003
31 - PISCIUNERI GIUSEPPE, guardia giurata, Torino 15.12.1978
32 - RAMELLI SERGIO, studente, Milano 29.04.1975


33 - ROSSA GUIDO, sindacalista, Genova 24. 01 33 - ROSSA GUIDO, sindacalista, Genova 24.01.1979
34 - ROSSI PAOLO, Roma 27.03.1966
35 - ROSSI WALTER, Roma 30.09.1977
36 - MASI GIORGIA, studentessa, Roma 19.05.1977
37 - RUFFILLI ROBERTO, costituzionalista e senatore, Forlì 16.04.1988
38 - SABBADINI LINO, macellaio, Venezia/Mestre 16.02.1979
39 - TALIERCIO GIUSEPPE, dirigente industria, Venezia 6.07.1981
40 - TARANTELLI EZIO, economista, Roma 27.03.1985
41 - TOBAGI WALTER, giornalista Corriere della Sera, Milano 28.05.1980
42 - TORREGGIANI PIERLUIGI, gioielliere, Milano16.02.1979
43 - CARLONI ERMINIO VITTORIO, guardia giurata, Milano 18/11/1982

Elenco aggiuntivo dei deceduti civili considerati, a vario titolo, dal Ministero dell’Interno vittime del terrorismo (3) 1 - BIGONZETTI FRANCO, Roma 07.01.1978
2 - CARDILLO ANTONIO, Roma 29.09.1967
3 - CECCHETTI STEFANO, Roma 19.01.1978
4 - CECCHINI FRANCESCO, Roma. 16.06.1979
5 - CIAVATTA FRANCESCO, Roma 07.011978.
6 - DI NELLA PAOLO, Roma 8.02.1983
7 - FALVELLA CARLO, Salerno 07.07.1972
8 - GIRONDI ROBERTO, Seregno, 23/06/1978
9- IANNUCCI LORENZO, Milano 18.03.1978
10 - LEANDRI ANTONIO, Roma ucciso per sbaglio dai NAR al posto di un avvocato.
11 - MANCIA ANGELO , Roma 12.03.1980
12 - PISTOLESI ANGELO, Roma 28.12.1977
13 - SENA DANTE, professore, Roma attentato alle "Linee aeree turche" 1973
14 - TINELLI FAUSTO, Milano 18.03.1978
15 - VERBANO VALERIO, Roma 22.02.1980
16 - ZICCHIERI MARIO, Roma 29.101975
Totale vittime civili per fatti di terrorismo n° 58

Elenco dei caduti per fatti di terrorismo, appartenenti alle “Forze Polizia” o alle “Forze Armate”

1 - ALBANESE ALFREDO, Commissario Capo, Venezia 12.05.1980
2 - ALBERGHINA FILIPPO, Agente di P.S., 24.12.1984
3 - AMMATURO ANTONIO, Vice Questore, Napoli 15.07.1982
4 - ARNESANO MAURIZIO, Agente P.S., Roma 06.021980
5 - ATZEI BENITO, Vice Brigadiere dei Carabinieri, Roma 08.10.1982
6 - BATTAGLINI VITTORIO, Maresciallo dei Carabinieri, Genova 21.11.1979
7 - BAZZEGA SERGIO, Maresciallo P.S., 15.12.1976
8 - BERARDI ROSARIO, Maresciallo P.S.,Torino 10.03.1978
9 - BUONANTUONO CARLO, Agente di P.S., Milano 19.10.1981
10 - CALABRESI LUIGI, Commissario Capo, Milano 17.05.1972
11 - CAMPAGNA ANDREA, Agente Digos, Milano19. 04.1979
12 - CAPOBIANCO CIRO, Guardia P.S., Roma dicembre 1982
13 - CARBONE LUIGI, Brigadiere P.S., Napoli 27.04.1981


14 - CARRETTA GIUSEPPE, Guardia P. S. , 08. 06 14 - CARRETTA GIUSEPPE, Guardia P.S., 08.06.1982
15 - CASU ANTONIO, Appuntato dei Carabinieri, Genova 25.01.1980
16 - CERAVOLO GIOVANNI, Appuntato P.S., 24.01.1975
17 - CESTARI ANTONIO, Agente P.S., Milano 08.01.1980
18 - CINOTTI RAFFAELE, Vice Brigadiere Agenti Custodia, Roma 07.04.1981
19 - CIOTTA GIUSEPPE, Agente di P.S., Torino 12.03.1977
20 - CODOTTO ENEA, Appuntato Carabinieri, 05.02.1981
21 - CORTELLESSA IPPOLITO, Appuntato dei Carabinieri, 11.08.1980
22 - COTUGNO LORENZO, Agente di Custodia, Torino 11.04.1978
23 - CUSANO FRANCESCO, Vice Questore, Vercelli 01.09.1986
24 - CUZZOLI PIERO, Brigadiere dei Carabinieri, 11.08.1980
25 - D'ALFONSO GIOVANNI, Appuntato dei Carabinieri, 05.06.1975
26 - DEJANA ANTIOCO, Appuntato Carabinieri, Genova 08.06.1976
27 - DE MARCO MARIO, Guardia P.S., Salerno 08.08. 1982
28 - DI CATALDO FRANCESCO, Agente di Custodia, Milano 24.04.1978


29 - DI LEONARDO GIOVANNI, Agente P. S. , Roma 01. 05 29 - DI LEONARDO GIOVANNI, Agente P.S., Roma 01.05.1985
30 - DIONISI FAUSTO, Agente P.S., Firenze 20.01.1978
31 - DI ROMA CIRIACO, Agente P.S., Roma 23.10.1981
32 - ESPOSITO ANTONIO, Commissario Capo, Genova 21.06.1978
33 - EVANGELISTA FRANCESCO, Appuntato P.S., Roma 28.05.1980
34 - GALVALIGI ENRICI, Generale dei Carabinieri, Roma 31.12.1980
35 - GALLUZZO ANTONIO, Guardia P.S., Roma 24.06.1982
36 - GHEDINI LINO, Brigadiere P.S., 19.02.1977
37 - GIORGIERI LICIO, Generale Aeronautica, Roma anno 1987
38 - GRANATO MICHELE, Guardia P.S., Settembre 1979
39 - GUERRIERI GIUSEPPE, Appuntato dei Carabinieri,13.03.1979
40 - IOZZINO RAFFAELE, Agente P.S., Roma 16.03.1978
41 - LANARI ROLANDO, Agente Scelto P.S., Roma14. 02.1987
42 - LANZA SALVATORE, Agente P.S., Torino15. 12.1978
43 - LANZAFAME SANTO, Appuntato dei Carabinieri, 06.081981
44 - LEONARDI ORESTE, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, Roma 16.03.1978
45 - LOMBARDI GIUSEPPE, Appuntato P.S., 22.10.1975


46 - LOMBARDINI ANDREA, Brigadiere dei Carabinieri, 05. 12 46 - LOMBARDINI ANDREA, Brigadiere dei Carabinieri, 05.12.1974
47 - LORUSSO GIUSEPPE, Agente di Custodia, Torino 19.01.1979
48 - LUCARELLI EZIO, Brigadiere dei Carabinieri, 26.11.1980
49 - LUCCHESI BRUNO, Appuntato P.S., 23.10.1976
50 - MANA BARTOLOMEO, Vigile Urbano, Torino 13.07.1979
51 - MARINO ANTONIO, Guardia P.S., Milano 14.04.1973
52 - MARITANO FELICE, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, 15.07.1974
53 - MARONESE LUIGI, Carabiniere, 15.10.1974
54 - MARTINI EDOARDO, Guardia Scelta P.S., Bolzano 30.09.1967
55 - MASSARIN FEDERICO, Guardia P.S., Milano 27.05.1973
56 - MEA ANTONIO, Brigadiere P.S., Roma 03.05.1979
57 - NIEDDA ANTONIO, Appuntato P.S., 04.09.1975
58 - OLLANU PIERINO, Guardia P.S., 03.05.1979
59 - PADOVANI VITTORIO, Vice Questore, Milano 15.12.1976
60 - PALUMBO PRISCO, Agente P.S., Roma 14.12.1976
61 - PORCEDDU SALVATORE, Agente P.S., Torino 15.12.1978
62 - RADICI ROMANO, Carabiniere, 06.12.1981
63 - RAPESTA GIUSEPPE, Appuntato dei Carabinieri, Roma 12.05.1982


64 - RENZI VALERIO, Maresciallo Capo dei Carabinieri, 16. 07 64 - RENZI VALERIO, Maresciallo Capo dei Carabinieri, 16.07.1982
65 - RICCI DOMENICO, Appuntato dei Carabinieri, 16.03.1978
66 - RIVERA GIULIO, Agente P.S., Roma 16.03.1978
67 - ROMITI MARINO, Maresciallo P.S., 07.12.1979
68 - RUCCI FRANCESCO, Vice Brigadiere Agenti Custodia, Milano 19.09.1981
69 - SAMMARCO FRANCO, Guardia P.S., Roma 08.06.1982
70 - SANTORO ANTONIO, Maresciallo agente di custodia, Udine, 06.06.1978
71 - SANTORO ROCCO , Brigadiere P.S., Milano 08.01.1980
72 - SAPONARA GIOVANNI, Agente P.S., Genova 08.06.1979
73 - SAVASTANO GIUSEPPE, Carabiniere, 21.01.1982
74 - SCRAVAGLIERI GIUSEPPE, Agente P.S., Roma 14.02.1987
75 - STRAULLU FRANCO, Capitano P.S., Roma 21.10.1981
76 - TARSILLI EURO, Agente P.S., Carabiniere, 21.01.1982
77 - TATULLI MICHELE, Agente P.S., Milano 08.01 1980
78 - TAVERNA DOMENICO, Maresciallo P.S., 27.11.1979
79 - TOSA MARIO, Carabiniere, Genova 21.11.1979
80- TUMINELLO VINCENZO, Agente P.S., Milano 19.10.1981


81- TUTTOBENE EMANUELE, Ten. Col. Carabinieri, Genova 25. 01 81- TUTTOBENE EMANUELE, Ten. Col. Carabinieri, Genova 25.01.1979
82 - VARISCO ANTONIO, Ten. Col. Dei Carabinieri, Roma 13.07.1979
83 - VINCI SEBASTIANO, Vice Questore, Roma 19.06.1981
84 - VISCARDI ELENO, Agente Digos, Milano 13.11.1981
85 - ZIZZI FRANCESCO, Vice Brigadiere P.S., Roma 16.03.1978 Elenco aggiuntivo dei deceduti, a vario titolo, considerati dal Ministero dell’Interno vittime del terrorismo e di strage di tale matrice 1 - ARIU PALMERIO, Carabiniere, Sesto Pusteria (Bolzano) 26.08.1965
2 - BANDIERA ANTONIO, Guardia di P.S., 26.08.1982
3 - BARBORINI RENATO, Guardia di P.S., 06.02.1977
4 - CAGNAZZO VINCENZO, Tenente Colonnello Sarroch, (Cagliari) 14.09.1979 


5 - CARLUCCIO LUIGI, Brigadiere P. S. , Milano 15. 07 5 - CARLUCCIO LUIGI, Brigadiere P.S., Milano 15.07.1981
6 - CARACUTA NICETO, Appuntato dei Carabinieri, Firenze 15.03.1979
7 - CHIONNA ANTONIO, Appuntato dei Carabinieri, Martina Franca (Taranto) 03.06.1980
8 - CONTI OTTAVIO, Agente P.S., Gennaio 1985
9 - CUSTRA ANTONIO, Vice Brigadiere di Pubblica Sicurezza, 14.05.1977
10 - DE GENNARO LUIGI, Carabiniere, Sesto Punteria (Bolzano) 29.08.1985
11 - FEMIANO ARMANDO, Appuntato P.S., 22.10.1980
12 - FERRARO ANTONIO, Brigadiere, Peteano di Segrado (Gorizia), 31.05.1972
13 - FILIPPO GIUSEPPE, Guardia P.S., Bari 28.11.1980
14 - FOTI FILIUPPO, Brigadiere P.S., Bolzano 01.09.1967
15 - GENTILE FRANCESCO, Capitano Carabinieri, San Nicolò Comelico (Belluno) 25.06.1967
16 - GRAZIOSI CLAUDIO, Guardia P.S., 23.03.1977
17 - LUCCHESI BRUNO, Appuntato P.S., 23.10.1976



18 - MAZZOCCA GIUSEPPE, Carabiniere, Fermo (Ascoli Piceno) 28. 07 18 - MAZZOCCA GIUSEPPE, Carabiniere, Fermo (Ascoli Piceno) 28.07.1981
19 - MILANI LUCIANO, Appuntato dei Carabinieri, Bardi (Parma) 19.11.1979
20 - MUSSI GIANNI, Brigadiere P.S., 22.10.1975
21 - PANZETTA FRANCESCO, Appuntato dei Carabinieri, Fermo (Ascoli Piceno) 28.07.1981
22 - PORCIELLO DOMENICO, Brigadiere Carabinieri, Roma 1973 (attentato linee aree turche)
23 - POVEROMO DONATO, Carabiniere, Peteano (Gorizia) 31.05.1972
24 - STEFANINI GERMANA, Vigilatrice del Carcere di Rebibbia, Roma 28.01.1983
25 - TIRALONGO VITTORIO, Carabiniere, Selva dei Mulini (Bolzano) 3.09.1964

FINE