“Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale”

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II rispetto della vita e della dignità del malato, la perizia e la diligenza nell'esercizio della professione: questi solo alcuni dei doveri che ogni.
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“Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale” 27/03/2017 “Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale” Laboratorio di formazione per assistenti sociali Mantova - 2011

Articolo 1 - Professione di assistente sociale 27/03/2017 Legge 23 marzo 1993, n. 84 ORDINAMENTO DELLA PROFESSIONE DI ASSISTENTE SOCIALE E ISTITUZIONE DELL'ALBO PROFESSIONALE Articolo 1 - Professione di assistente sociale 1. L'assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell'intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative. 2. L'assistente sociale svolge compiti di gestione, concorre all'organizzazione e alla programmazione e può esercitare attività di coordinamento e di direzione dei servizi sociali. 2

D.P.R. 5 Giugno 2001, n. 328 Capo IV - Professione di assistente sociale Art. 21. Attività professionali - Sezione A elaborazione e direzione di programmi nel campo delle politiche e dei servizi sociali; b) pianificazione, organizzazione e gestione manageriale nel campo delle politiche e dei servizi sociali; c) direzione di servizi che gestiscono interventi complessi nel campo delle politiche e dei servizi sociali; d) analisi e valutazione della qualità degli interventi nei servizi e nelle politiche del servizio sociale; e) supervisione dell'attività' di tirocinio degli studenti dei corsi di laurea specialistica della classe 57/S - Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali; f) ricerca sociale e di servizio sociale; g) attività didattico-formativa connessa alla programmazione e gestione delle politiche del servizio sociale.

D.P.R. 5 Giugno 2001, n. 328 Capo IV - Professione di assistente sociale Art. 21. Attività professionali – Sezione B a) attività, con autonomia tecnico-professionale e di giudizio, in tutte le fasi dell'intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio, anche promuovendo e gestendo la collaborazione con organizzazioni di volontariato e del terzo settore; b) compiti di gestione, di collaborazione all'organizzazione e alla programmazione; coordinamento e direzione di interventi specifici nel campo delle politiche e dei servizi sociali; c) attività di informazione e comunicazione nei servizi sociali e sui diritti degli utenti; d) attività didattico formativa connessa al servizio sociale e supervisione del tirocinio di studenti dei corsi di laurea della classe 6 - Scienze del servizio sociale; e) attività di raccolta ed elaborazione di dati sociali e psicosociali ai fini di ricerca.

COSA E’ UNA PROFESSIONE? “UNA ATTIVITA’ PRESTIGIOSA DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE CHE CONTROLLA IL PROPRIO TRAINING, IL RECLUTAMENTO E LA PRATICA, CHE APPLICA DELLE CONOSCENZE SPECIALIZZATE, SOTTO LA GUIDA DI UN CODICE ETICO, AI PROBLEMI INDIVIDUALI E SOCIALI” ROBERTSON A. Da “Professionalizzazione e compiti del servizio sociale” in Bianchi e Folgheraiter (a cura di): L’ assistente sociale nella nuova realtà dei servizi – ed. F. Angeli MI 1993

Quali requisiti per definire una professione? Attributi di Greenwood (1957) 1. Corpo sistematico di conoscenze teoriche condivise dalla comunità professionale. 2. Autorità professionale fondata sulle conoscenze disciplinari, rispetto ai profani e alla soggettività del cliente/committente. 3. Sanzione della comunità: riconoscimento dell’utilità sociale dell’azione professionale /autonomia, poteri, privilegi). 4. Codice regolativo dell’etica. 5. Cultura professionale ( valori, norme, simboli)

Responsabilità Responsabilità deriva dal latino respònsus, participio passato del verbo respòndere, rispondere cioè, in un significato filosofico generale, impegnarsi a rispondere, a qualcuno o a se stessi, delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano

TIPOLOGIE DI RESPONSABILITA’ etico-morale : si fonda sui criteri di ordine normativo morale sociale: deriva dai rapporti intersoggettivi secondo regole di senso comune giuridica: fondate su norme codificate. Può essere di tre tipologie: - penale - civile - disciplinare

DEONTOLOGIA PROFESSIONALE DAL GRECO DEON – ONTOS e LOGOS “ciò che va fatto, dovere” e “discorso” È la dottrina che tratta dei doveri da compiere da parte di una determinata categoria professionale

DEONTOLOGIA PROFESSIONALE La norma deontologica ha il suo fondamento nell’etica, nella coscienza e nella responsabilità verso sé stesso e verso gli altri, che il professionista assume nel suo lavoro

Deontologia professionale RESPONSABILITA’ NEGATIVA Ha valore giuridico e consente l’esercizio della potestà disciplinare da parte degli organismi rappresentativi della professione. Qualora i doveri e le regole non vengano rispettati REPONSABILITA’ POSITIVA Complesso dei doveri e delle regole di comportamento eticamente fondati che impegnano i professionisti verso….. Cittadini, colleghi, società …….

Insieme di principi e regole, CODICE DEONTOLOGICO Insieme di principi e regole, attraverso il quale l’Ordine professionale ha atteso al compito di dare garanzia ai cittadini che l’esercizio professionale degli iscritti corrisponde ai contenuti etici ed alle regole di comportamento in esso contenute

Lo scopo del codice deontologico è quello di impedire di ledere la dignità o la salute delle persone con e per le quali professionalmente si attiva il processo d’aiuto

Evoluzione del codice deontologico I° 18 aprile 1998 II° 06 aprile 2002 III° 17 luglio 2009

CODICE DEONTOLOGICO DELL’ASSISTENTE SOCIALE 27/03/2017 CODICE DEONTOLOGICO DELL’ASSISTENTE SOCIALE Testo approvato dal Consiglio Nazionale nella seduta del 17 luglio 2009. SI COMPONE DI 7 TITOLI E 69 ARTICOLI

TITOLO I. Definizione e potestà disciplinare ART TITOLO I Definizione e potestà disciplinare ART.1      principi e regole che gli assistenti sociali devono osservare e far osservare ART.2 orientano scelte di comportamento ART.3 Vincolo all’esercizio della professione ART.4 Gli assistenti sociali sono tenuti alla conoscenza, comprensione e diffusione del codice e si impegnano per la sua applicazione

ART. 7 Centralità della persona in ogni intervento - TITOLO II Principi ART. 5 valore, dignità unicità di tutte le persone e rispetto dei diritti universalmente riconosciuti         ART. 6 Al servizio di persone, famiglie, gruppi, comunità: valorizzazione autonomia, soggettività, assunzione di responsabilità ART. 7 Centralità della persona in ogni intervento -    

ART. 8 Non discriminazione -          ART.9 Non esprime giudizi di valore (consapevolezza delle proprie convinzioni ed appartenenze) ART.10 Professione fondata su base etica e scientifica, autonomia tecnico professionale, indipendenza di giudizio, scienza e coscienza; dovere di difendere la propria autonomia