Un libro per fare il punto
UNA NUOVA VITAL REVOLUTION SESSO Donne con rapporti completi prima di 16 anni (sul totale donne)11%22% Distanza media fra primo rapporto sessuale e primo parto (donne)5 anni13 anni MATRIMONI E SEPARAZIONI Matrimoni331 mila247 mila Stima dei matrimoni che si concluderanno con una separazione5%25% NASCITE Nascite da coppie italiane con la madre <30 anni (sul totale nascite)66%15% Nascite extra-nuziali (sul totale nascite)4%20% STRANIERI Stranieri legalmente residenti in Italia211 mila4 milioni Stranieri legalmente residenti (sul totale residenti)0,4%7% DECESSI Decessi di uomini ultra-ottantenni (sul totale deceduti)31%56% Decessi di donne ultra-ottantenni (sul totale decedute)53%74% ANZIANI Popolazione di 80 anni e pi ù (valori assoluti) 1,2 milioni3,5 mili. Popolazione di 80 anni e pi ù (sul totale residenti in Italia) 2%6%
Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, Cap. XXXII Insicurezza Spaesamento Incapacità di leggere il cambiamento Tendenza a considerare il cambiamento come se fosse una “tragedia” Scarsa dimestichezza con i dati (e diffidenza verso i dati e gli “esperti”)
Non ci sono più le famiglie di una volta Italians do it better Gli italiani non vogliono più avere bambini Stiamo diventando sempre più vecchi: ci aspetta un futuro di povertà Ci vogliono far lavorare fino a cent'anni L’unico investimento sicuro è il mattone Nel nostro paese ci sono troppi immigrati La bomba demografica ci distruggerà I diversi aspetti della nuova vital revolution
Non ci sono più le famiglie di una volta Mutamenti e continuità nella famiglia italiana
Fino a metà degli anni ’60 del Novecento: Matrimonio precoce, pressoché universale, indissolubile Divisione dei ruoli all’interno della coppia (che rispecchiano le differenze di genere nella società) Fecondità (relativamente) elevata, all’interno dei matrimoni Da metà anni ’60: Diminuiscono le persone che si sposano e aumenta l’età al matrimonio Aumenta il numero di giovani che vivono soli o restano in famiglia Aumentano le convivenze e i figli nati fuori dal matrimonio Diminuisce la fecondità Aumentano le separazioni e i divorzi
Ingresso rallentato nella vita adulta Età media al primo matrimonio degli uomini ed età media all’ordinazione dei nuovi sacerdoti Anno Matrimonio Ordinazione
Diffusione delle convivenze e delle nascite fuori dal matrimonio
Proporzione di nascite fuori dal marimonio 2004 (Media nazionale: 15%) La più alta: Emilia-Romagna 25,6% La più bassa: Basilicata 4,1%
Indebolimento dei rapporti di coppia Stima della proporzione di matrimoni celebrati nel 1998 che si concluderanno con una separazione legale prima del 20° anniversario, per regione
Causa “profonda” dei cambiamenti: A partire da fine Seicento, lenta affermazione delle scelte individuali su quelle collettive ed etero-guidate. Diminuzione del controllo sociale sulla vita individuale. Le tradizionali agenzie di controllo (famiglia, Chiese, comunità locali) influenzano in misura sempre minore il comportamento degli individui.
Causa prossima dei cambiamenti: Matrimonio basato sull’amore e non più matrimonio per interesse, combinato o con la riproduzione come fine primario. Ma se ciò che più conta è l’attrazione reciproca … - che bisogno c’è di sposarsi? - perché i partner di due sessi diversi? - perché l’unione dovrebbe continuare, se l’attrazione viene meno?
Con-causa dei cambiamenti Diffusione del lavoro della donna: in una società tradizionale, con una chiara divisione dei ruoli fra uomini e donne, il matrimonio è una soluzione “conveniente”. L’aumento del lavoro femminile rende gli sposi meno “dipendenti” l’uno dall’altra. Anche nelle società tradizionali, dove la donna ha un lavoro per il “mercato” il divorzio è più diffuso
… ma ci sono anche degli elementi di continuità
Regioni europee classificate secondo la % di adulti di età 30+ che vivono a meno di un km dalla propria madre. 2008
Coppie sposate, per anno di matrimonio. Proporzione di coppie appena sposate che vivono a meno di 1 km dai genitori
Contatti delle persone anziane con la famiglia, in alcuni paesi europei Ogni giorno Due o più volte la settimana Italia Grecia Spagna Portogallo Irlanda Germania Lussemburgo Belgio Francia Regno Unito Olanda Danimarca Source: Commission of the European Communities (1993)
CONCLUSIONI L’Italia – a partire da metà anni Novanta, ossia dalle persone nate negli anni Settanta – si incammina, con anni di ritardo, nei percorsi già seguiti da altri paesi ricchi, partendo dalle città e dalle regioni del Centro-Nord. Ma mantiene una sua importante specificità: la prossimità fra parenti Come incide tutto ciò nelle scelte del mercato, del welfare, del privato-sociale? In particolare: si possono replicare modelli validi per le società a deboli legami di sangue? Questo tipo di legami familiari in quale misura influenzano i processi di sviluppo? La crescita degli individui?
Questo è solo un capitolo del libro … L’idea è mostrare due cose, per tutti gli ambiti considerati: La nuova vital revolution non è una minaccia, ma può diventare un’opportunità La raccolta, l’analisi e la presentazione garbata dei dati possono aiutare le e persone a vincere il senso di spaesamento, e la società a organizzarsi in modo da trasformare le opportunità in nuove realtà