Dott.ssa Valeria Perilli L’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona: presentazione dei principali macro dati relativi ad attività sanitarie e modalità di finanziamento Dott.ssa Valeria Perilli Servizio Controllo di Gestione
Nella città… l’AOUI si compone di due presidi ospedalieri: Borgo Trento e Borgo Roma.
….i due poli ospedalieri Ospedale Borgo Trento Ospedale Borgo Roma
I due presidi dislocati nella città garantiscono assistenza, ricovero e prestazioni in regime di urgenza e di emergenza 24 ore su 24 attraverso i Servizi di Pronto Soccorso, cui accedono circa 400 persone ogni giorno. Nel 2013 sono state 63.350 le persone ricoverate negli ospedali dell’AOUI (di cui 19.143 in regime di day hospital): di questi, circa 10.000 provengono da fuori Regione Veneto e oltre 4.000 da altre province della Regione.
Attività di eccellenza Gruppi Interdisciplinari Trapianti Neurochirurgia Cardiochirurgia Chirurgia toracica Centro Ustioni Chirurgia del Pancreas Chirurgia del Fegato e delle vie biliari Chirurgia Vascolare Oncoematologia ….. 18 Centri di Riferimento Regionale Certificazione ISO 9001:2000
….attività assistenziali Posti letto (ricovero ordinario) 1.266 Posti letto (ricovero diurno) 197 Unità Operative 79 Unità Operative Complesse sanitarie, di cui 76 certificate ISO 19 Servizi in Staff alle Direzioni (Generale, Sanitaria e Amministrativa), di cui 18 certificati ISO 9001 Attività giornaliera 1.100 pazienti ricoverati 330 accessi in day hospital 100 interventi chirurgici 400 accessi in Pronto Soccorso 3.000 prestazioni ambulatoriali 10 parti
Posti Letto
Personale universitario in convenzione ….risorse umane Personale dipendente Personale universitario in convenzione Dirigenti 761 206 Personale non dirigente 4.127 43 Dipendenti totali 4.888 249 Dati al 31 dicembre 2013
analisi dei caratteri quali-quantitativi ….risorse umane: analisi dei caratteri quali-quantitativi Indicatori Valore Età media del personale (anni) 45,57 Età media dei dirigenti (anni) 48,76 Tasso crescita unità di personale negli anni 2009-2013 -1,69% % di dipendenti in possesso di laurea 32,87% % di dirigenti in possesso di laurea 100% Ore di formazione (media per dipendente) 31,88 Turnover del personale 93,33% Dati al 31 dicembre 2013
analisi del benessere organizzativo ….risorse umane: analisi del benessere organizzativo Indicatori Valore Tasso di dimissioni premature 26,83% Tasso di infortuni 1,62% Stipendio medio annuo lordo percepito dai dipendenti 36.584 % di personale assunto a tempo indeterminato 97,54% Dati al 31 dicembre 2013
….risorse umane: analisi di genere Indicatori Valore % di dirigenti donna 43,36% % di donne rispetto al totale del personale 78,55% Stipendio medio percepito dal personale donna (distinto per personale dirigente e non) 68.000 – 28.000 % di personale donna assunto a tempo indeterminato 72,29% Età media del personale femminile 44,99 – 46,87 % di personale donna laureato rispetto al totale personale femminile 27,12% Dati al 31 dicembre 2013
….Formazione & Didattica istituzionale Offerta formativa Descrizione Totale studenti AA 2013/2014 Corsi di laurea specialistica a ciclo unico Medicina e Chirurgia 1.174 Odontoiatria 91 Corsi di laurea specialistica Scienze professioni sanitarie della riabilitazione 36 Scienze infermieristiche ed ostetriche 92 Corsi di laurea Professioni sanitarie della prevenzione Professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche 2.162 Professioni sanitarie della riabilitazione 341 Professioni sanitarie tecniche 249 SUB TOTALE 4.181 Corsi di Perfezionamento 117 Master 262 Dottorati di ricerca 288 667 Scuole di specializzazione Area medica 1.010 Area chirurgica Servizi TOTALE 5.858 Fonte dati: Presidenza Scuola di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Verona
….attività di ricerca Laboratorio di Ricerca sulle cellule staminali e Cell Factory WHO Collaborating Centre for Research and Training in Mental Health and Service Evaluation Centro di Chirurgia Robotica Sperimentale Centro Ricerche Cliniche ARC-Net International Cancer Genome Consortium Coordinamento Regionale per il Management e la Progettazione Europea (CReMPE)
Pubblicazioni Scientifiche 2012 ….produzione scientifica Pubblicazioni Scientifiche 2012 tipologia N Abstract/Contributo in Atti di convegno 84 Articolo su rivista 676 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) 44 Curatela 2 Monografia e trattato scientifico 5 Totale pubblicazioni scientifiche 811 Fonte dati: Ufficio Supporto alla Ricerca e Biostatistica
Accessi in Pronto Soccorso
Ricovero ordinario e degenza media
% ricoveri urgenti
% DRG chirurgici
Tipologia attività
AOUI, attrazione
Valore medio (euro) per caso trattato
% casi oncologici (ricovero ordinario+DH) Il trend di riduzione è apparente, dato che a partire dal 2010 tutti i casi oncologici sottoposti a chemioterapia vengono effettuati in regime ambulatoriale (Amid), in adesione alle indicazioni della Regione Veneto
Amid (day service)
Trapianti
AOUI, n ricoveri extra LEA
AOUI, attività specialistica
Le modalità di finanziamento
Per 2013 criteri di premialità su costi standard “Fondo Sanitario Nazionale” (FSN) Alimentato da stanziamenti a carico dello stato Il suo importo è determinato dalla Legge Finanziaria (per 2013 107 miliardi) Per 2013 criteri di premialità su costi standard Fondo Sanitario Nazionale (FSN): alimentato interamente da stanziamenti a carico dello Stato. Il suo importo è determinato dalla Legge Finanziaria. Una quota di FSN viene trasmessa alla Regione. Va a costituire il Fondo Sanitario Regionale (FSR), a cui si aggiungono i contributi assistenziali versati dai datori di lavoro e dai lavoratori autonomi. Con tale importo, la Regione finanzia le singole ULSS (Aziende territoriali, definite da un’area di competenza) in base alla popolazione residente nel territorio attraverso una quota capitaria che viene stabilita in rapporto alle caratteristiche geografiche del territorio e a quelle sociodemografiche dei suoi residenti. Qualora le Regioni intendano garantire ai propri cittadini livelli di assistenza sanitaria superiori a quelli fissati dal PSN, devono far fronte con risorse proprie, così come devono far fronte direttamente ad eventuali disavanzi di gestione delle Aziende: lo Stato non interviene più, ex post, a risanare gestioni allegre da parte delle Regioni. Le disposizioni in materia di federalismo fiscale (L 133/99 e Dlvo 56/2000) prevedono, a partire dal 2001, l’abolizione dei vigenti trasferimenti erariali a favore delle regioni a statuto ordinario destinati al finanziamento della spesa sanitaria. Sono stati quindi ridotti i finanziamenti a carico del FSN, che vengono compensati da entrate regionali rappresentate da: - compartecipazione regionale all’IVA - aumento dell’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF - aumento dell’aliquota di compartecipazione regionale all’accisa sulle benzine. Fondo Sanitario Regionale (FSR)
QUOTA OBIETTIVO DEL FONDO Ripartizione del FSN LIVELLO DI ASSISTENZA QUOTA OBIETTIVO DEL FONDO MODALITA’ DI RIPARTIZIONE Prevenzione 5% Quota capitaria secca Distrettuale 50% Medicina di base PLS Farmaceutica Tetto imposto sul fabbisogno complessivo Specialistica Quota capitaria pesata sull’età Altra territoriale Ospedaliera 45% Quota capitaria pesata sull’età per metà importo
Fondo Sanitario Regionale per 2013 7,9 miliardi Con il FSR la Regione finanzia le singole Ulss attraverso la quota capitaria. Le Regioni che intendono garantire ai propri cittadini livelli di assistenza superiori a quelli fissati dal PSN devono utilizzare risorse proprie. Le Regioni devono finanziare con risorse proprie eventuali disavanzi di gestione delle aziende (D. L.vo 56/2000) A livello locale (Ulss e AO) il finanziamento è assicurato anche da entrate proprie (ticket,prestazioni a pagamento, accensioni di mutui o altre forme di credito). Fondo Sanitario Nazionale (FSN): alimentato interamente da stanziamenti a carico dello Stato. Il suo importo è determinato dalla Legge Finanziaria. Una quota di FSN viene trasmessa alla Regione. Va a costituire il Fondo Sanitario Regionale (FSR), a cui si aggiungono i contributi assistenziali versati dai datori di lavoro e dai lavoratori autonomi. Con tale importo, la Regione finanzia le singole ULSS (Aziende territoriali, definite da un’area di competenza) in base alla popolazione residente nel territorio attraverso una quota capitaria che viene stabilita in rapporto alle caratteristiche geografiche del territorio e a quelle sociodemografiche dei suoi residenti. Qualora le Regioni intendano garantire ai propri cittadini livelli di assistenza sanitaria superiori a quelli fissati dal PSN, devono far fronte con risorse proprie, così come devono far fronte direttamente ad eventuali disavanzi di gestione delle Aziende: lo Stato non interviene più, ex post, a risanare gestioni allegre da parte delle Regioni. Le disposizioni in materia di federalismo fiscale (L 133/99 e Dlvo 56/2000) prevedono, a partire dal 2001, l’abolizione dei vigenti trasferimenti erariali a favore delle regioni a statuto ordinario destinati al finanziamento della spesa sanitaria. Sono stati quindi ridotti i finanziamenti a carico del FSN, che vengono compensati da entrate regionali rappresentate da: - compartecipazione regionale all’IVA - aumento dell’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF - aumento dell’aliquota di compartecipazione regionale all’accisa sulle benzine.
= = I SISTEMI DI FINANZIAMENTO: Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere Aziende Sanitarie Locali finanziamento a funzione quota capitaria = Aziende Ospedaliere - finanziamento a prestazione - finanziamento a funzione - entrate proprie =
Popolazione residente per età e e sesso La Quota Capitaria Differenziata e pesata in base ai seguenti criteri (a norma della L.662/96): Popolazione residente per età e e sesso Tassi di mortalità della popolazione Indicatori epidemiologici territoriali Indicatori relativi a particolari situazioni territoriali ritenuti utili al fine di definire i bisogni sanitari della popolazione
Il finanziamento a prestazione La Regione trasferisce alle ULSS risorse finanziarie (quota capitaria) con le quali finanziare anche le prestazioni ospedaliere e specialistiche, secondo i Tariffari Regionali Per episodio clinico (DRG) Per prestazioni specialistiche ambulatoriali
L’unità di pagamento... Livello: Tipo di assistenza: è rappresentata dal ricovero, differenziato per la complessità dell’assistenza ed i relativi costi, secondo le 538 categorie diagnostiche descritte dai DRG, ulteriormente differenziate per: Livello: ricoveri ordinari e diurni Tipo di assistenza: ricoveri in reparti per acuti di lungodegenza di riabilitazione Il calcolo delle tariffe associate a ciascuna categoria di ricoveri è basato sulle risorse assorbite nel processo assistenziale, valorizzate economicamente secondo i costi standard di produzione calcolati su un gruppo di ospedali regionali con livelli ottimali di efficienza.
I DRG... Costituiscono un sistema di classificazione dei pazienti dimessi dagli ospedali. Sono utilizzati dal 1983 negli USA come base del finanziamento degli ospedali per i ricoveri dei pazienti iscritti a Medicare. I 538 DRG raggruppano i pazienti le cui diagnosi principali di dimissione sono clinicamente simili e generalmente associate a profili di trattamento che prevedono un omogeneo assorbimento delle risorse. Ad ogni DRG è associata una tariffa che viene periodicamente aggiornata dalla Regione. Il calcolo delle tariffe associate a ciascuna categoria di ricoveri è basato sulle risorse assorbite nel processo assistenziale, valorizzate economicamente secondo i costi standard di produzione calcolati su un gruppo di ospedali regionali con livelli ottimali di efficienza.
SDO Scheda Dimissione Ospedaliera Base informativa elementare per il finanziamento delle Aziende Ospedaliere La SDO è la base informativa elementare del nuovo sistema di finanziamento degli ospedali, in quanto contiene le informazioni necessarie per l’attribuzione dei DRG e per l’individuazione della tariffa relativa a ciascun ricovero e rappresenta l’unico titolo per il pagamento. Specificità, completezza ed accuratezza nella compilazione della SDO hanno quindi uno specifico impatto finanziario sull’ospedale. Lo sviluppo di un sistema di monitoraggio della qualità dei dati della SDO rappresenta pertanto un’importante componente del sistema di controllo di gestione dell’ospedale, con l’obiettivo di: - promuovere livelli di qualità della codifica che garantiscano tariffe corrispondenti all’effettiva complessità della casistica ricoverata - soddisfare i requisiti minimi necessari per i controlli esterni esercitati dall’Ulss finanziatrice - contribuire alla produzione delle informazioni necessarie per la gestione interna dell’Azienda (esempio: l’insieme di indicatori di attività, di case mix etc …..che costituiscono i Report di monitoraggio)e per l’allocazione, alle Unità Operative, del finanziamento complessivo ricevuto.
Una SDO …
Un’ altra SDO …
Fenomeni da monitorare durata della degenza ricoveri prolungati dimissioni anticipate ricoveri ripetuti ricoveri impropri diagnosi concomitanti o complicanti Purtroppo, mentre il legislatore ha dettagliatamente disciplinato alcuni istituti, come i meccanismi di accreditamento, suggerendo gli indicatori da monitorare in modo continuativo, per quanto riguarda la regolamentazione della qualità in presenza di tariffe DRG le indicazioni restano limitate. La Circolare Ministeriale 29/6/1995 precisa che le regioni dovranno attivare un sistema finalizzato a valutare per ciascun istituto la frequenza e le dimensioni di eventuali effetti distorsivi associati all’applicazione delle tariffe. La stessa circolare elenca alcuni fenomeni che dovranno costituire oggetto di particolare monitoraggio: durata della degenza più bassa o più alta rispetto alla media ricoveri prolungati senza motivo dimissioni anticipate ricoveri ripetuti ricoveri impropri diagnosi concomitanti o complicanti trasferimenti ad altri istituti entro la seconda giornata di ricovero
Il nomenclatore tariffario Definisce il contenuto del livello uniforme di assistenza specialistica ed individua le prestazioni erogabili nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale. E’ lo strumento per il finanziamento dei soggetti pubblici e privati preaccreditati. Le prestazioni elencate nel nomenclatore rappresentano le prestazioni erogabili in regime ambulatoriale a carico del S.S.N. Non possono pertanto essere erogate prestazioni in esso non ricomprese se non con oneri a completo carico del paziente. E’ prevista la compartecipazione al costo delle prestazioni (ticket) da parte del cittadino a meno che non abbia diritto ad esenzione. Il calcolo delle tariffe associate a ciascuna categoria di ricoveri è basato sulle risorse assorbite nel processo assistenziale, valorizzate economicamente secondo i costi standard di produzione calcolati su un gruppo di ospedali regionali con livelli ottimali di efficienza.
Nomenclatore Tariffario Regionale Riconduzione al regime ambulatoriale di prestazioni erogabili in solo regime di ricovero Inserimento di nuove prestazioni (innovative o di uso corrente) anche nei LEA regionali Definizione/integrazione delle condizioni di erogabilità per garantirne l’appropriatezza Aggiornamento di voci non pienamente rispondenti alle reali modalità d’erogazione Aggiornamento delle tariffe (ulteriormente aggiornate dal DGR 442 01/07/2013) 2.143 prestazioni totali 429 di nuova introduzione 96 prestazioni eliminate/sostituite 64 interventi prima erogabili in solo regime di ricovero
Norme generali di compilazione deve contenere le generalità del paziente in maniera leggibile deve riportare il codice fiscale (che va dedotto dalla tessera TEAM) vanno riportate tutte le prestazioni prescritte può contenere prestazioni appartenenti ad un’unica branca può contenere sino ad un massimo di 8 prestazioni per branca (4 per odontoiatria, 6 per medicina fisica e riabilitazione) può contenere, per prestazioni a ciclo/pannello: solo prestazioni a ciclo per un massimo di 6 cicli massimo 3 prestazioni a ciclo + massimo 5 prestazioni singole per un totale di 8. deve esentare tutte le prestazioni prescritte dall’esenzione (se prevista) va firmata dal medico prescrittore NON è modificabile se non dal medico che l’ha redatta (la manomissione o l’aggiunta di prestazioni non prescritte è un reato penale)
Il finanziamento a funzione E’ una forma di finanziamento di particolari funzioni assistenziali assegnato dalla Regione e destinato a ristorare i costi di particolari attività non descritte dai DRG. Per l’anno 2013 la Regione Veneto ha assegnato un finanziamento a funzione di euro 73,237 milioni di euro per le attività di: Pronto Soccorso (5,880) FRAT (12,247) Finanziamento Aziende Ospedaliere Integrate (55,110)
La Mobilità Sanitaria Le norme di riordino hanno determinato una distinzione netta tra soggetti produttori e soggetti acquirenti di prestazioni sanitarie. Le Aziende Ospedaliere sono esclusivamente produttrici e ‘vendono’ le loro prestazioni alle Azienda Ulss. Con il termine mobilità sanitaria si intende un complesso sistema di fatturazione e di flussi finanziari tra Aziende Ulss e Aziende Ospedaliere. Le Ulss, per garantire ai propri assistiti (residenti) i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), utilizzano la quota capitaria per acquistare prestazioni dai propri presidi/distretti o da quelli di altri.
…mobilità attiva e mobilità passiva Le Aziende Ospedaliere “vendono” solo prestazioni (mobilità attiva) mentre le Ulss possiedono sia la mobilità attiva, vendendo prestazioni prodotte dai propri presidi nei confronti di residenti di altre Ulss, sia quella passiva per i ricoveri prodotti da altri ospedali in favore dei loro residenti. Le singole posizioni di debito e credito trovano compensazione in sede Regionale.
Costi e valore della produzione: alcuni indicatori
Valore della produzione: consuntivo 2013
Dati mobilità 2012 2013
Costi e Valore della produzione (valori espressi in milioni di euro) Valore della produzione, variazione % 2007-2013 = 19,4% Costi totali, variazione % 2007-2013 = 10,6%