Le telecomunicazioni – parte I Università Roma Tre Corso di laurea magistrale CINEMA TELEVISIONE E PRODUZIONEMULTIMEDIALE Corso “Media digitali: Televisione, video, Internet” Docente: Enrico Menduni Quarta lezione Le telecomunicazioni – parte I martedì 15 ottobre 2013 © Enrico Menduni 2013
Le telecomunicazioni in senso moderno sono figlie dell’elettricità Alcune proprietà dell’elettricità erano note dall’antichità, e costituivano una curiosità da salotto. In particolare le proprietà dell’ambra, sfregata con una pezza di lana, di attirare a sé piccoli oggetti e di fare scintille. L’ambra è una resina fossile, in cui qualche volta rimane imprigionato un insetto o una foglia, e che è usata per collane e gioielli. In greco si chiama elektron. © Enrico Menduni 2013 2
L’elettricità rimane solo una curiosità finché non si riesce ad immagazzinarla e a trasportarla a distanza. Ciò si determina in perfetta sincronia con la rivoluzione industriale, e una delle prime applicazioni è la pila di Alessandro Volta: un sistema per produrre staticamente e conservare l’energia elettrica attraverso una reazione chimica. Volta stabilì che tra due conduttori di metallo diverso (rame, zinco), posti a contatto, si determina una piccola differenza di potenziale elettrico. © Enrico Menduni 2013
Ecco Alessandro Volta che presenta la sua pila all’Institut de France, alla presenza dell’allora Primo console Napoleone Buonaparte, che lo onora della medaglia d’oro: è il 1801. © Enrico Menduni 2013
Volta e Napoleone © Enrico Menduni 2013
Una interpretazione particolarmente apprezzata della pila di Volta. © Enrico Menduni 2013
Adesso i fili elettrici possono condurre a distanza l’elettricità. © Enrico Menduni 2013
Se si associa un codice ad un impulso elettrico è possibile trasportare a distanza, praticamente in tempo reale, un messaggio. E’ quello che avviene con il telegrafo elettrico e con l’alfabeto Morse, verso il 1844. E’ la prima volta che l’umanità conosce il mondo della simultaneità, del tempo reale. © Enrico Menduni 2013
Il telegrafo elettrico ha molti padri: tra essi gli inglesi William Fothergill Cooke con Charles Wheatstone e l’americano Samuel Morse (1844), che inventa anche il suo alfabetico telegrafico ancora in uso. Ritroveremo Wheatstone come fortunato padre della stereoscopia. Non ci interessa chi ha la priorità in questa gara fra inventori, un fenomeno tipicamente ottocentesco che ritroveremo per il telefono, la radio e il cinema. Per noi è importante stabilire che questa competizione dimostra con chiarezza la forte desiderabilità sociale dei nuovi dispositivi, spronando e indirizzando inventori e avventurieri. Nel Novecento questa gara non ci sarà più, perché le innovazioni saranno il frutto collettivo di gruppi molto ampi che operano in grandi centri di ricerca (industriali, universitari, governativi, militari). © Enrico Menduni 2013
Il telegrafo elettrico è un dispositivo pubblico che richiede operatori professionali e quindi non permette intimità. Per questo il suo contributo alla comunicazione privata è modesto, mentre forte è il suo apporto ad altri ambiti importanti della vita civile. In primo luogo al traffico ferroviario: le linee telegrafiche sono impiantate sullo stesso terreno occupato dai binari e permettono di comunicare in tampo reale fra una stazione e l’altra, razionalizzando la marcia dei treni e limitando gli incidenti. © Enrico Menduni 2013
Il commercio e la finanza fanno un grande uso del telegrafo Il commercio e la finanza fanno un grande uso del telegrafo. La borsa, una tipica istituzione finanziaria che si costituisce nella prima metà dell’Ottocento, non potrebbe vivere nella sua forma moderna senza la comunicazione in tempo reale, per via telegrafica, delle quotazioni. (ticker = telescrivente) © Enrico Menduni 2013
© Enrico Menduni 2013
(canopy = cappa) © Enrico Menduni 2013
Sono soprattutto i giornali che utilizzano il telegrafo per ricevere le notizie in tempo (quasi) reale dalle agenzie di stampa, anch’esse tipiche istituzioni nate nell’Ottocento. Molte testate giornalistiche ricordano il contributo del telegrafo al loro lavoro. © Enrico Menduni 2013
Sono soprattutto i giornali che utilizzano il telegrafo per ricevere le notizie in tempo (quasi) reale dalle agenzie di stampa, anch’esse tipiche istituzioni nate nell’Ottocento. Molte testate giornalistiche ricordano il contributo del telegrafo al loro lavoro. © Enrico Menduni 2013
Sono soprattutto i giornali che utilizzano il telegrafo per ricevere le notizie in tempo (quasi) reale dalle agenzie di stampa, anch’esse tipiche istituzioni nate nell’Ottocento. Molte testate giornalistiche ricordano il contributo del telegrafo al loro lavoro. © Enrico Menduni 2013
Tina Modotti, Fili elettrici, Messico, 1925-28. Il telegrafo, così legato alla sfera pubblica, alla mobilità, alla politica, appare come una icona della modernità e del progresso. Tina Modotti, Fili elettrici, Messico, 1925-28. © Enrico Menduni 2013