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Università Roma Tre Corso di laurea magistrale CINEMA TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE Corso “Media digitali: Televisione, video, Internet” Docente:

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1 Università Roma Tre Corso di laurea magistrale CINEMA TELEVISIONE E PRODUZIONE MULTIMEDIALE Corso “Media digitali: Televisione, video, Internet” Docente: Enrico Menduni Settima lezione Il Web 2.0 – Seconda parte Martedì 9 dicembre 2014 © Enrico Menduni 2014

2 IL WEB 2.0 E TIM O’REILLY

3 Dobbiamo la definizione di Web 2.0 a Tim O‘Reilly (2005)in un articolo che potete leggere quiqui

4 Come risulta anche da questo suo diagramma, per O’Reilly il Web 2.0 è un insieme di formati amichevoli, di interazioni con gli utenti, di pratiche di condivisione.

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6 La definizione di Web 2.0 ha avuto molta fortuna. Oggi, come vedremo, si parla di Web 2.5 e 3.0.

7  Nel web 2.0 c’è una partecipazione etica e disinteressata, ma anche un sostanzioso aumento del commercio elettronico.

8 Il punto più delicato del commercio elettronico è la transazione in denaro. Essa generalmente avviene tramite una carta di credito, protette tramite l’impiego di certificati digitali SSL (Secure Socket Layer). Tali sistemi sono generalmente accessibili attraverso password o PIN. Dalla metà dello scorso decennio l’affidabilità dei sistemi di sicurezza ha raggiunto un livello maturo.

9  La produzione di Web si sposta verso gli utenti.

10 I MOTORI DI RICERCA

11 I siti più importanti del Web 1.0 erano i portali: siti che semplificavano l’accesso alle informazioni, indirizzando gli utenti.

12 Nel Web 2.0 gli utenti vogliono esplorare la rete da soli o con le comunità di cui sono parte. Per i portali comincia l’obsolescenza.

13 Nel Web 2.0 i motori di ricerca aiutano l’utente a cercare quello che gli serve.

14 Setacciando il Web i motori di ricerca trovano le corrispondenze di una parola o frase indicata dall’utente

15 La ricerca avviene attraverso parole chiave, di cui il motore di ricerca individua le ricorrenze.

16  Usando le parole chiave (“indicizzando un contenuto”) esso risulta assai più visibile dai motori di ricerca.

17  I motori di ricerca cercano di evitare gli equivoci: cercare la pesca (atto del pescare) invece che ll frutto (pesca).

18  Tenendo in memoria milioni di pagine Web, anche scomparse, il motore di ricerca può anche trovare un contenuto che non è più on line.

19 GOOGLE, MOTORE DEL 2.0

20 Google è di gran lunga il motore di ricerca più usato.

21 Il successo di Google si deve: All’efficienza Ai milioni di pagine memorizzate Alla capacità di selezionare le fonti più consultate e affidabili Alla capacità di ordinare le pagine per rilevanza (page ranking)

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23 Il successo di Google si deve anche all’efficienza del suo sistema economico

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25 Ogni volta che clicchiamo su una pagina di Google aumentiamola tariffa pubblicitaria per chi investe su quella pagina.

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27 Con il nostro click sulla pagina “Motoseghe da potatura” aiutiamo Google a fare profitto con le inserzioni sponsorizzate. SPUNTI DI RIFLESSIONE

28 Il click è la nostra contribuzione al successo e profitto di Google.

29 Ricerchiamo gratuitamente, ma Contribuiamo al profitto. Un solido “cambio merce”.

30 Google è ormai un mondo: Gmail, Google Maps, Google Earth, YouTube, Google Plus, calendario, traduttore…. …E molto di più…

31 LA “CODA LUNGA”

32 Internet tende ad allungare la vita dei prodotti e dei contenuti. E’ il fenomeno definito “coda lunga” (long tail).

33 Un motore di ricerca trova un contenuto online anche molto dopo che ha avuto successo. Anche se non è più online.

34 In una libreria un libro sta poche settimane sugli scaffali, finchè si vende bene. In una libreria online rimane praticamente all’infinito senza costi.

35 La coda lunga non è solo un fenomeno commerciale, ma riguarda la persistenza della cultura.

36 La coda lunga è connessa alla virtualità del commercio elettronico, che ha costi di magazzino irrilevanti.

37  Un libro elettronico in una libreria virtuale non prende l’umido, non viene rosicchiato dai topi,non occupa posto.

38 C’è una contraddizione fra la coda lunga e la rapida obsolescenza caratteristica dei tempi attuali.

39 Il Web 2.O Alcune conclusioni:  Protagonismo degli utenti e nuovi colossi imprenditoriali

40  Partecipazione, ma non ancora creazione e diffusione di contenuti da parte degli utenti

41  Ogni nostro movimento in Internet è adesso tracciato, per profilare la clientela, per stabilire le tariffe delle pagine, ma l’uso di questi dati sensibili è problematico.


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