PARROCCHIA S. GIACOMO MAGGIORE

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La Cresima.
Transcript della presentazione:

PARROCCHIA S. GIACOMO MAGGIORE Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo Catechesi per la formazione ad una Chiesa missionaria, a partire dall’Esortazione Apostolica di Papa Francesco Evangelii Gaudium Catechesi per la formazione ad una Chiesa missionaria, a partire dall’Esortazione Apostolica di Papa Francesco Evangelii Gaudium

Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo L’evangelizzazione è compito della Chiesa. Ma questo soggetto dell’evangelizzazione è ben più di una istituzione organica e gerarchica, poiché anzitutto è un popolo in cammino verso Dio EG 111

Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo In tutti i battezzati, dal primo all’ultimo, opera la forza santificatrice dello Spirito che spinge ad evangelizzare. Il Popolo di Dio è santo in ragione di questa unzione che lo rende infallibile “in credendo”. Questo significa che quando crede non si sbaglia, anche se non trova parole per esprimere la sua fede. EG 119

Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo Lo Spirito lo guida nella verità e lo conduce alla salvezza.  EG 119 “Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. 

Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo Come parte del suo mistero d’amore verso l’umanità, Dio dota la totalità dei fedeli di un istinto della fede – il sensus fidei – che li aiuta a discernere ciò che viene realmente da Dio. La presenza dello Spirito concede ai cristiani una certa connaturalità con le realtà divine e una saggezza che permette loro di coglierle intuitivamente, benché non dispongano degli strumenti adeguati per esprimerle con precisione. EG 119

Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo In virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario (cfr Mt 28,19). Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione EG 120.

Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo Nessuno rinunci al proprio impegno di evangelizzazione, dal momento che, se uno ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo, non può attendere che gli vengano impartite molte lezioni o lunghe istruzioni.

Tutto il Popolo di Dio annuncia il Vangelo Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù.

Chiesa missionaria Guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv 1,41).

Chiesa missionaria La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù «per la parola della donna» (Gv 4,39).

E noi che cosa aspettiamo? Chiesa missionaria Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, «subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio» (At 9,20). E noi che cosa aspettiamo?

Chiesa missionaria Tutti noi siamo chiamati a crescere come evangelizzatori. Al tempo stesso ci adoperiamo per una migliore formazione, un approfondimento del nostro amore e una più chiara testimonianza del Vangelo. In questo senso, tutti dobbiamo lasciare che gli altri ci evangelizzino costantemente; questo però non significa che dobbiamo rinunciare alla missione evangelizzatrice, ma piuttosto trovare il modo di comunicare Gesù che corrisponda alla situazione in cui ci troviamo. EG 121

Chiesa missionaria Tutta la Chiesa è dunque chiamata ad evangelizzare, e tuttavia vi sono da adempiere attività tra loro differenti nel suo ambito di evangelizzazione. Questa diversità di servizi nell'unità della stessa missione costituisce la ricchezza e la bellezza dell'evangelizzazione. EN 66.

GLI APOSTOLI, I VESCOVI Il Signore, nelle pagine del Vangelo, affida agli Apostoli la funzione di annunziare la Parola. Egli li ha scelti (Luc. 6, 13-16 ), li ha formati durante diversi anni di familiarità (Act. 1, 21-22 ), li ha costituiti (Marc. 3, 14 ) e mandati (Luc. 9, 2 ) come testimoni e maestri autorizzati del messaggio della salvezza. E i Dodici hanno a loro volta inviato i loro successori, i quali continuano a predicare la Buona Novella sulla linea apostolica. EN 66

IL SUCCESSORE DI PIETRO Il Successore di Pietro è investito, per volontà di Cristo, del ministero preminente di insegnare la verità rivelata. Il Nuovo Testamento mostra spesso Pietro «pieno di Spirito Santo» che prende la parola a nome di tutti.

IL SUCCESSORE DI PIETRO Il Concilio Vaticano II ha voluto ribadirlo dichiarando che «il comando di Cristo di predicare il Vangelo ad ogni creatura (cfr. Mc. 16, 15), riguarda innanzitutto e immediatamente proprio loro (i vescovi), insieme con Pietro e sotto la guida di Pietro».

VESCOVI E SACERDOTI Uniti al Successore di Pietro, i Vescovi, successori degli Apostoli, ricevono, in forza dell'ordinazione episcopale, l'autorità per insegnare nella Chiesa la verità rivelata. Essi sono i maestri della fede. EN 68

VESCOVI E SACERDOTI Ai Vescovi sono associati nel ministero dell'evangelizzazione, come responsabili a titolo speciale, coloro che mediante l'ordinazione sacerdotale «agiscono in persona di Cristo», in quanto educatori del Popolo di Dio nella fede, predicatori, fungendo in pari tempo da ministri dell'Eucaristia e degli altri Sacramenti. EN 68

VESCOVI E SACERDOTI E quando, nella misura dei nostri limiti umani e secondo la grazia di Dio, adempiamo tutto questo, noi realizziamo un'opera di evangelizzazione: Noi come Pastore della Chiesa universale, i Nostri Fratelli nell'episcopato alla guida delle Chiese particolari, i sacerdoti e i diaconi uniti con i propri Vescovi, di cui sono collaboratori, mediante una comunione che ha la sua sorgente nel Sacramento dell'Ordine sacro e nella carità della Chiesa.

RELIGIOSI I religiosi, a loro volta, trovano nella vita consacrata un mezzo privilegiato per una evangelizzazione efficace. In questo essi rivestono un'importanza speciale nel contesto di una testimonianza che, come abbiamo affermato, è primordiale nell'evangelizzazione. EN 69.

RELIGIOSI Questa silenziosa testimonianza di povertà e di distacco, di purezza e di trasparenza, di abbandono nell'ubbidienza, può diventare, oltre che una provocazione al mondo e alla Chiesa stessa, anche una predicazione eloquente, capace di impressionare anche i non cristiani di buona volontà, sensibili a certi valori. In questa prospettiva, si intuisce il ruolo svolto nell'evangelizzazione da religiosi e religiose consacrati alla preghiera, al silenzio, alla penitenza, al sacrificio. EN 69

LAICI I laici, che la loro vocazione specifica pone in mezzo al mondo e alla guida dei più svariati compiti temporali, devono esercitare con ciò stesso una forma singolare di evangelizzazione. EN 70

LAICI Il campo proprio della loro attività evangelizzatrice è il mondo vasto e complicato della politica, della realtà sociale, dell'economia; così pure della cultura, delle scienze e delle arti, della vita internazionale, degli strumenti della comunicazione sociale; ed anche di altre realtà particolarmente aperte all'evangelizzazione, quali l'amore, la famiglia, l'educazione dei bambini e degli adolescenti, il lavoro professionale, la sofferenza. EN 70

FAMIGLIA Essa ha ben meritato, nei diversi momenti della storia della Chiesa, la bella definizione di «Chiesa domestica», sancita dal Concilio Vaticano II. Ciò significa che, in ogni famiglia cristiana, dovrebbero riscontrarsi i diversi aspetti della Chiesa intera. Inoltre la famiglia, come la Chiesa, deve essere uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia. 71.

FAMIGLIA Dunque nell'intimo di una famiglia cosciente di questa missione, tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non soltanto comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto.

FAMIGLIA La famiglia cristiana, soprattutto oggi, ha una speciale vocazione ad essere testimone dell'alleanza pasquale di Cristo, mediante la costante irradiazione della gioia dell'amore e della sicurezza della speranza, della quale deve rendere ragione: «La famiglia cristiana proclama ad alta voce e le virtù presenti del Regno di Dio e la speranza della vita beata» («Lumen Gentium», 35). FC 52

FAMIGLIA La Chiesa domestica è chiamata ad essere un segno luminoso della presenza di Cristo e del suo amore anche per i «lontani», per le famiglie che non credono ancora e per le stesse famiglie cristiane che non vivono più in coerenza con la fede ricevuta: è chiamata «col suo esempio e con la sua testimonianza» a illuminare «quelli che cercano la verità» (cfr. «Lumen Gentium», 35; «Apostolicam Actuositatem», 11). FC 54

FAMIGLIA E una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell'ambiente nel quale è inserita. Anche le famiglie sorte da un matrimonio misto hanno il dovere di annunziare Cristo alla prole nella pienezza delle implicazioni del comune Battesimo; esse hanno inoltre il non facile compito di rendersi artefici di unità.

GIOVANI La loro presenza crescente nella società, i problemi che li assillano devono risvegliare in tutti la preoccupazione di offrire loro, con zelo e con intelligenza, l'ideale evangelico da conoscere e da vivere. Ma d'altra parte occorre che i giovani, ben formati nella fede e nella preghiera, diventino sempre più gli apostoli della gioventù. La Chiesa fa molto affidamento sul loro apporto e Noi stessi, a diverse riprese, abbiamo manifestato la Nostra piena fiducia verso di essi. EN