Segnalazione di Tb Dai Laboratori SISP (referenti simi) Segnalazione degli esiti del trattamento della Tb polmonare TUBERCOLOSI: SEGNALAZIONI DI CASO E.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I criteri esposti nelle linee guida che seguono saranno utilizzati per la prenotazione di tutti gli esami ecografici, con l’esclusione di quelli relativi.
Advertisements

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI
Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219
Ministero della Salute Servizi di consulenza direzionale a supporto della Cabina di Regia per la realizzazione del NSIS Mattone Classificazione delle prestazioni.
Pandemia Influenzale da virus A1 H1
I Tumori neuroendocrini (NET)
Polmonite C. Mengoli, aprile 2006.
Epidemiologia TUMORI del POLMONE
In Italia l’obbligo di notifica della malattie infettive è previsto fin dal Testo Unico delle Leggi Sanitarie del 1934: “Ogni medico che nell’esercizio.
Si informa che questanno, nellambito della consueta campagna promossa dal Ministero della Sanità e attuata nella Regione Lazio, verrà offerta la possibilità
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
V. Arena (1), N. Bonadia (1), G. Monego (2), F. Morassi (1), E
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
Quale diritto alla salute?
IDENTIFICAZIONE CORRETTA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE
Valutazione qualitativa per la corretta compilazione della Scheda Unica di Terapia (SUT) Dott. Egidio Sesti ASL Roma B Dott. Maurizio Musolino ASL Roma.
IL FOLLOW UP IN ONCOLOGIA MEDICA.
Il sistema di sorveglianza nazionale, dal 2005
Caso clinico polmonite
FISIOPATOLOGIA, SEMEIOTICA E METODOLOGIA CLINICA
F.Tremolada – UO Medicina, Ospedale S. Martino, Belluno
Screening. Il termine screening, è un anglicismo utilizzato in medicina, per indicare una strategia (protocollo) di indagini diagnostiche, utilizzate.
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
La gestione di un caso di morbillo
Migliorare la sorveglianza
Le azioni da attuare in caso di sospetto morbillo
UNA CEFALEA CRONICIZZATA
UNA CEFALEA CRONICIZZATA
GRUPPO DI LAVORO SItI GISIO
I “nuovi” micobatteri: microbiologia ed epidemiologia
Linee guida diagnostiche e requisiti minimi per i laboratori di riferimento a livello regionale e nazionale CoSMic.
Al di là della microscopia Diagnosi della TB: paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo a confronto.
PROCEDURA CLINICA BIOMEDICA (ADP) schematico Descrizione dei nodi: (A)Annotazione dei sintomi-segni contenuti nelle malattie (D) Diagnosi (P) Prescrizione.
MISERICORDIE PIEMONTE
VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA, CLINICA E MEDICO-LEGALE DELLE CEFALEE: ESIGENZA DI ADEGUATE GUIDELINES C. LORE*, G. PARI** * Dipartimento di Scienze Medico-Legali.
Cinzia Ancarani Università di Pavia 17-XII-2010
Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Direzione Sanità 8 a settimana 2010 dal 22 al 28 febbraio Le sindromi influenzali in Piemonte.
Nuove linee guida nazionali in tema di controllo della tubercolosi
VALUTAZIONE ANATOMO PATOLOGICA PRE-TRATTAMENTO NEOADIUVANTE
EVIDENCE BASED MEDICINE Medicina basata sulle prove di efficacia a favore o contro una determinata terapia o atteggiamento diagnostico Le prove riguardano:
Tipo notificazione o Prima notificazione o Modifica alla precedente notificazione o Cessazione del trattamento.
prevenzione nelle scuole
CASO CLINICO Un uomo (A. P.) di 65 anni si presenta all’osservazione con dolore lombare da alcuni mesi.
POLMONITI Le polmoniti sono infezioni del parenchima polmonare Community-acquired pneumonia (CAP) è una polmonite acuta che si sviluppa in un soggetto.
Modulo 6 Diagnosi Integrata.
STATEMENTS CAMPUS SI = 94% Lo specialista di riferimento in caso di sospetta allergia alimentare IgE mediata è rappresentato dall’allergologo.
“La legionellosi nelle strutture ospedaliere e turistico-alberghiere”
PROFILASSI GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Servizio di riferimento Regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle Malattie Infettive Sorveglianza e controllo.
1. Titolo Inserire il titolo del caso clinico. 2. Nome e cognome e affiliazione e codice utente Inserire nome e cognome dell’autore/degli autori e affiliazione/affiliazioni.
Cognome e Nome dell’autore Affiliazione/recapito TITOLO DEL CASO CLINICO.
Torino, 31 maggio 2005 TORINO - 31 MAGGIO 2005 INFEZIONI OSPEDALIERE Esperienze a confronto delle Aziende sanitarie regionali.
La tubercolosi: l’organizzazione e gli interventi in Piemonte SORVEGLIANZA della TUBERCOLOSI Progetto “TB - SORV” Ministero della Salute - CCM.
Prevenzione e controllo nella comunità: la Sorveglianza Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL 20 Alessandria Roberto Raso.
LEGIONELLA: GESTIONE DI UN’EMERGENZA OSPEDALIERA
Aspetti etici e normativi della sperimentazione clinica
Analisi delle decisioni cliniche Ottobre Decisioni Il clinico, a fronte del malato, deve prendere delle decisioni:  Di quale malattia si tratta?
ESAME MICROSCOPICO DIRETTO DELL’ESCREATO
LEA - DPCM 29/11/2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” - Delibera della Giunta Regione Veneto n del 9/8/2002 Il paziente ha diritto.
Certificati on line: chi risparmia tempo? Elena Villani, Treviso.
IL LIBRETTO DI IMPIANTO decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74 Decreto ministeriale 10 febbraio 2014.
Venerdì 25 settembre Come è noto oggi abbiamo a disposizione vaccini contro le Meningiti da: - l’Hib, -Meningococco di sierogruppo A, C, Y,W 135.
Standard Italiani per la Cura del diabete mellito /pdf/2007-cura-diabete-mellito.pdf Il Progetto IGEA.
CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI IN CARCERE: UN'ESPERIENZA NELLA CASA CIRCONDARIALE DI GENOVA-MARASSI N. Bobbio Sanità Penitenziaria – ASL 3 Genovese.
LA PREPARAZIONE PREOPERATORIA AMBULATORIALE: Ruolo dell’infermiere
Il MMG e le attività di sorveglianza e prevenzione Alba - 16 aprile 2016 Maria Chiara Antoniotti Coordinatore regionale sorveglianze PASSI e Passi d’Argento.
Studio epidemiologico, osservazionale, prospettico, multicentrico (No-Profit) sui pazienti affetti da patologia neuromuscolare sottoposti ad anestesia.
Scabbia : parassitosi cutanea causata da acari della specie Sarcoptes Scabiei, variante hominis Scabbia “ variante animale “ : patologia causata da acari.
Tubercolosi Malattia infettiva causata dal Mycobacterium tuberculosis o dal Mycobacterium bovis.
Transcript della presentazione:

Segnalazione di Tb Dai Laboratori SISP (referenti simi) Segnalazione degli esiti del trattamento della Tb polmonare TUBERCOLOSI: SEGNALAZIONI DI CASO E SORVEGLIANZA DEGLI ESITI DEL TRATTAMENTO Scheda B Scheda segnalazione laboratori Segnalazione di Tb Dai medici o strutture sanitarie Scheda A Regione Piemonte - Servizio Sovrazonale di Epidemiologia. ASL 20 - Centro Regionale di riferimento per la TB (CPA)

Segnalazione urgente del caso sospetto entro 72 oreentro 72 ore Segnalazione urgente entro 12 ore Segnalazione alla definizione del caso all’inizio terapia al trasferimento per o da altro Centroda altro ulteriore Segnalazione alla definizione del caso all’inizio terapia al trasferimento per o da altro Centroda altro Sospetto caso di Tb Sospetta contagiosa Sospetto focolaio sì no Compilazione scheda A

SISP (referenti simi) Copia Scheda segnalazione laboratori Modello 15 Copia Scheda B Copia Scheda A SEPI (simi regionale ) CPA Elenchi dei casi persi al follow-up al fine di ricerca attiva Aggregazione Segnalaz. Laboratori + Mod. 15 Definizioni di caso da notificare Criteri Generali Criteri diagnostici Altre definizioni Nuovo caso/recidiva Tb polmonare/extrapolmonare

Compilazione Scheda A: Sezione 2 (per i casi definiti) I casi devono essere classificati, relativamente al pregresso trattamento antitubercolare, come segue: Primo trattamento: soggetto che non ha mai ricevuto un trattamento antitubercolare per più di un mese (esclusa la chemioterapia preventiva). Già trattato: caso di TB già precedentemente trattato per malattia tubercolare. Sono inclusi in questa categoria i fallimenti terapeutici, i casi di trattamento interrotto, le recidive. Indicare l’anno del trattamento. Trasferito da altro centro in trattamento: soggetto trasferito con diagnosi di TB e trattamento iniziato altrove. I casi dovranno, inoltre, essere classificati, relativamente alla storia della malattia tubercolare, come segue: Nuovo caso: TB attiva in un paziente senza alcuna precedente diagnosi e/o trattamento per tubercolosi. Recidiva: TB attiva in un soggetto trattato precedentemente per TB e dichiarato guarito. Altro: paziente non incluso in nessuna delle due categorie precedenti (cronico, fallimento terapeutico, interruzione del trattamento).

Segnalazione di sospetto focolaio Il DM del 29 luglio 1998 che modifica la scheda di notifica dei casi di TB e micobatteriosi non tubercolare, specifica che tutti i casi appartenenti allo stesso focolaio epidemico devono essere segnalati con i tempi previsti per la classe I. (entro 12 ore)

Valutazione del rischio di trasmissione Secondo le linee guida nazionali e il protocollo regionale per la prevenzione e il controllo della tubercolosi (DGR 31/27361) un paziente è da ritenersi contagioso quando è affetto da TB polmonare o delle vie aeree (laringea, bronchiale), presenta BAAR all’esame diretto dell’escreato e tossisce emettendo catarro. Non è da considerare contagioso per TB il paziente BAAR -, anche se con coltura positiva oppure se il BAAR+ è stato identificato solo su materiale diverso dal catarro spontaneamente emesso (altri escreti, prelievi d’organo, BAL o bronco lavaggio, emissione di catarro solo dopo aerosol) e l’esame diretto dell’escreato è invece negativo oppure se il soggetto è in trattamento adeguato da almeno 30 giorni. Protocollo Operativo Regione Piemonte - Luglio 2000 (pag. 3) Linee guida per il controllo della TB. G.U. n. 40 del 18 febbraio 1999

Segnalazione di sospetta tubercolosi contagiosa La segnalazione entro 72 ore è obbligatoria per tutti i casi di sospetta TB contagiosa; ovvero: pazienti (nuovi casi, recidive) affetti da sintomi respiratori e generali sospetti per TB polmonare o delle vie aeree con: 1)ricerca dei bacilli acido-alcool resistenti sull’esame diretto dell’escreato (MTD+), anche in attesa di conferma o definizione tramite esame colturale e tipizzazione 2)escavazione/i radiologicamente evidenziata/e in cui non sia stato possibile eseguire esame diretto dell’escreato o esso sia in corso per tempi superiori ai 3 giorni. 3)in cui è sospettato un contagio da forma polifarmaco resistente (MDR) Protocollo Operativo Regione Piemonte - Luglio 2000 (pag. 3)

Segnalazione di nuovo caso o di recidiva di tubercolosi “…resta l’obbligo di segnalare…tutti i casi (polmonari e non, nuovi e non) per i quali si sia giunti ad una diagnosi definitiva di TB oppure, in base a criteri batteriologici, clinici o radiologici si sia deciso: l’inizio di un trattamento antitubercolare il trasferimento ad altro centro clinico” “La scheda A dovrà in ogni caso essere compilata ed inviata al SISP dai centri clinici in cui il paziente viene trasferito o appoggiato per il trattamento (caso trasferito “in” con precisazione del centro di provenienza) anche se già noto come notificato o segnalato.” Protocollo Operativo-Regione Piemonte - Luglio 2000 (Pag. 3 e 4)

Segnalazione di casi di tubercolosi umana da parte dei laboratori di microbiologia Il laboratorio pubblico o privato che identifica un sospetto caso di TB tramite isolamento/identificazione di micobatteri (sospetti) della tubercolosi su campioni biologici è tenuto entro 3 giorni a segnalare al S.I.S.P (nodo SIMI) di riferimento il caso. Nel caso sia noto che il paziente appartenga a un focolaio epidemico la notifica deve essere effettuata entro 12 ore. Protocollo Operativo. Regione Piemonte - Luglio 2000 (pag. 16)

Sorveglianza degli esiti del trattamento Per i centri clinici che, a qualunque titolo, iniziano il trattamento di un caso di TB polmonare è resa obbligatoria l’aggiuntiva segnalazione dell’esito del trattamento. La scheda B…sarà compilata solo per i casi di TB polmonare definita e dal centro clinico che assume in trattamento il paziente in regime di ricovero oppure in regime ambulatoriale; La scheda deve essere trasmessa al SISP di competenza al termine del trattamento presso il centro clinico (e comunque non oltre 12 mesi l’inizio del trattamento) per qualunque causa (guarigione, completamento della terapia, decesso, fallimento, trasferimento, perdita ecc)… Protocollo Operativo. Regione Piemonte - Luglio 2000 (pag. 3 e 4)

Definizione di caso da notificare: criteri generali Devono essere notificati solo i casi accertati. Devono essere notificati tutti i nuovi casi e le recidive di TBC attiva polmonare ed extrapolmonare, indipendentemente dalla contagiosità, inclusi i casi di complesso primario attivo (cioè non calcifico), che soddisfino uno dei criteri diagnostici di seguito riportati. Le notifiche devono essere inviate al completamento dell'iter diagnostico, quando siano cioè disponibili i risultati degli esami batteriologici (microscopici e colturali) eseguiti. Circolare Ministeriale del 29 luglio 1998

Definizione di caso da notificare: criteri diagnostici Per caso accertato si intenderà un caso di tubercolosi polmonare ed extrapolmonare attiva che risponda ad uno dei criteri di seguito riportati: A) Isolamento colturale di M. tuberculosis complex (M. tuberculosis, M. bovis, M. africanum) B) Diagnosi microscopico - clinica presenza di: 1.esame microscopico (diretto) di liquido biologico (escreato, liquor etc.) con evidenza di bacilli alcool-acido resistenti (BAAR) oppure preparato istologico (ad es. biopsia linfonodale, epatica) con evidenza di bacilli alcool- acido resistenti (BAAR) e/o granulomi tubercolari e 2.segni clinici radiologici suggestivi di tubercolosi attiva e/o terapia antitubercolare in corso con due o più farmaci C) Diagnosi clinica segni clinici suggestivi di tubercolosi attiva e almeno due dei seguenti: 1.indagini strumentali (Rx torace, TAC, ecc.) suggestive di tubercolosi attiva; 2.risposta alla terapia antitubercolare con due o più farmaci (miglioramento clinico/radiologico) entro un limite massimo di 90 giorni; 3.test tubercolinico (Mantoux) positivo. D) Diagnosi autoptica: evidenza autoptica di tubercolosi attiva non diagnosticata in vita Circolare Ministeriale del 29 luglio 1998

Nuovo caso: paziente mai trattato per tubercolosi in precedenza. Recidiva: paziente trattato per tubercolosi in passato e dichiarato guarito. I pazienti che ritornano dopo interruzione del trattamento e i casi cronici (già precedentemente notificati) non devono essere notificati nuovamente. Circolare Ministeriale del 29 luglio 1998

Tubercolosi polmonare: Si definisce polmonare solo la tubercolosi che coinvolge il parenchima polmonare, la trachea e i bronchi. Tubercolosi extrapolmonare: Si definisce extrapolmonare la tubercolosi a localizzazione diversa da quella polmonare sopra descritta. Riportare per esteso tutte le localizzazioni extrapolmonari e il-i codici corrispondenti…secondo la Classificazione Internazionale delle Malattie-IX revisione (ICD-IX) Circolare Ministeriale del 29 luglio 1998