Caratteristiche cliniche e outcome a breve e medio termine dello stroke negli ultraottentenni: dati preliminari in una coorte di pazienti afferenti all’Ospedale.

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Caratteristiche cliniche e outcome a breve e medio termine dello stroke negli ultraottentenni: dati preliminari in una coorte di pazienti afferenti all’Ospedale di Lecco Vittorio Mantero

Premessa Raccolta dei dati di tutti i pazienti ricoverati dal 1°ottobre 2012 in Stoke Unit o Neurologia per ictus ischemico, emorragico (tipico, atipico, ESA) e TIA I dati necessari vengono recuperati dalle cartelle una volta che il paziente viene dimesso dal reparto A 6 mesi rivalutazione del paziente per outcome

Sezioni Nome, numero cartella, sesso, data nascita, età, data ricovero, inizio sintomi, arrivo PS, provenienza,reparto ricovero, data in, data out, data dim, dim SU, dim, riab, Cod Ictus Fattori di rischio: fumo, IPA, DM, Dislipidemia, Cardiopatia, FA, IRC, AOCP, Npl, Dec cogn, Prec Ictus/TIA Farmaci: antiagregganti, antipertensivi, TAO, statine, ipoglicemizzanti Tipo ictus: EMORR, TIA, lato, clinica, TOAST, ABCD2, NIHSS in, NIHSS dim, Rankin pre, Rankin dim, Barthel dim Trombolisi e terapie: Tpa, Perchè no, TTT, Terapia, Terapia invasiva, inizio FKT Complicazioni Follow-up (NIHSS e Rankin a 6 mesi)

Materiali e metodi 570 pazienti ricoverati consecutivamente per ictus o TIA in un periodo di 18 mesi Tra questi, 219 pazienti (79 uomini e 140 donne) avevano un’età superiore ad 80 anni Per il 97% dei soggetti è disponibile l’outcome a 6 mesi dalla dimissione

<80>80p-value Patients Mean age + SD67.07 – – 421 Male218 (62.1%)79 (36.1%)< Female133 (37.9%)140 (63.9%)< Ischaemic stroke225 (64.1%)152 (69.4%) TACS30 (13.3%)41 (27%) PACS106 (47.1%)69 (45.4%) POCS46 (20.5%)24 (15.8%) LACS39 (17.3%)18 (11.8%) TVC4 (1.8%) Cardioembolic72 (32%)68 (44.8%) Atherosclerotic90 (40%)55 (36.2%) Lacunar39 (17.3%)18 (11.8%) Other24 (10.7%)11 (7.2%) Haemorragic stroke54 (15.4%)37 (16.9%) Typical29 (53.7%)13 (35.1%) Haemispheric18 (33.3%)19 (51,4%) ESA7 (13%)5 (13.5%) TIA72 (20.5%)30 (14.6%) Anterior circulation58 (80.6%)23 (76.7%) Posterior circulation14 (19.4%)7 (23.3%) Dati clinici e demografici all’ingresso

<80>80P value Smoking habit89 (25.3%)7 (3.2%)< Hypertension235 (67%)185 (84.5%)< Diabetes78 (22.2%)46 (21%) Dyslipidemia99 (28.2%)56 (25.6%) Cardiophaty125 (35.6%)85 (38.8%) Atrial fibrillation59 (16.8%)87 (39.7%)< IRC31 (8.8%)31 (14,2%) AOCP11 (3.1%)3 (1.4%) Tumors56 (16%)41 (18.7%) Previous Stroke/TIA90 (25.6%)54 (24.7%) Dementia23 (6.6%)60 (27.4%)< Antiplatelets Ischaemic + TIA110 (37%)83 (45.6%) Hemorragic14 (25.9%)10 (27%) Oral anticoagulants Ischaemic + TIA28 (9.4%)20 (11%) Hemorragic3 (5.5%)9 (24.3%) Antiplatelets + oral anticoagulants Ischaemic + TIA4 (1.3%)1 (0.5%) Hemorragic3 (5.5%) Fattori di rischio, comorbidità e trattamenti in atto al ricovero

<80>80P value Thrombolytic treatment 35 (15.6%)11 (7.2%) Intravenous (IV) 30 (85.6%)11 (100%) Intraarterial (IA) 3 (8.6%)- IV + IA 1 (2.9%)- Mechanical 1 (2.9%)- < 3 h 20 (57.1%)8 (72.7%) 3 h – 4,5 h 14 (40%)3 (17.3%) > 4,5 h 1 (2.9%)- NIHSS IN (no TIA) (60.9%)80 (42.3%) (25.1%)49 (25.9%) >15 39 (14%)60 (31.8%)< NIHSS OUT (no TIA) (79.1%)108 (67.9%) (16.8%)34 (21.4%) >15 11 (4.1%)17 (10.7%) mRS OUT > (41.4%)111 (69.8%)< In-hospital death 11 (3.1%)30 (13.7%)< Ischemic stroke 6 (2.7%)20 (13.2%) Hemorrage 5 (9.3%)10 (27%) months follow-up 290/300 (96.7%)183/189 (96.8%) Mortality 6 months 24 (8.3%)53 (29%)< MRS 6 months > 3 60 (22.6%)62 (47.7%)< Complications Infections 43 (12.3%)46 (21%) Hemorrhagic conversion (only isch) 15 (6.7%)8 (5.2%) Venous thromboembolism 3 (0.9%)5 (2.2%) Acute heart failure -2 (0.9%) Trombolisi, complicanze e outcome

Percorso alla dimissione

Conclusioni Oltre un terzo dei pazienti ricoverati nel nostro reparto ha età superiore ad 80 anni. La gravità dell’ictus e la mortalità in questi pazienti appare superiore rispetto ai soggetti più giovani. Anche la disabilità residua è superiore negli ultraottantenni.

Conclusioni Questi dati devono essere tenuti presenti nella pianificazione sociosanitaria, alla luce del progressivo aumento della percentuale di cittadini ultraottantenni. Una gestione più aggressiva e un’attenzione precoce alle complicanze potrebbe migliorare in parte questi aspetti che rendono la prognosi infausta, con particolare attenzione per i pazienti precedentemente in buono stato di salute, soprattutto per quanto concerne lo stato cognitivo.

Grazie per l’attenzione