Testo Unico per l’Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all’artigianato tradizionale 1.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
Advertisements

COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
Il docente e le sue competenze nella scuola dell’autonomia
Legge 44 del 1986 Imprenditoria giovanile
Legge 215 del 1992 Imprenditoria femminile Strumento di agevolazioni rivolto alle donne che si accingono a realizzare nuove realtà imprenditoriali, o.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
PON RICERCA E COMPETITIVITA’ 2007 – 2013
Politiche di incentivazione. 1 OBIETTIVI DI INTERVENTO PER LE POLITICHE DI INCENTIVAZIONE IL PRIMO: ladozione di un nuovo metodo programmatorio per razionalizzare,
ARTEX CENTRO PER LARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE DELLA TOSCANA Strategie dimpresa e di marketing delle imprese artigiane del settore alimentare in.
Regional Policy EUROPEAN COMMISSION 1 Bruxelles, 15 maggio 2006 INCONTRO DEGLI STUDENTI DELLUNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE CON LE ISTITUZIONI EUROPEE.
Il Finanziamento dell’ Impresa
Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacita istituzionale - Obiettivo specifico.
Architettura della programmazione Programmazione Strategica: UE OSC – Orientamenti Strategici Comunitari STATOQSN Quadro Strategico Nazionale Programmazione.
Futuro Cereali nelle Marche
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Jesi, 6 aprile Regione Marche Documento Strategico Preliminare Programmazione Fondi Strutturali
Trasferimento tecnologico valorizzazione dei risultati della ricerca e spin-off accademici Prof. Loris Nadotti Pisa 6 luglio 2005.
REGOLAMENTO 1081 DEL RELATIVO AL FSE E RECANTE ABROGAZIONE
Il pacchetto giovani nella politica di sviluppo rurale
Bando a Sostegno dellImprenditoria Giovanile. PERCHE UN BANDO? Per raggiungere una platea più ampia possibile Per dare sostegno concreto dal punto di.
Piano strategico TUSCANIA VERSO IL 2020 Tavolo di lavoro INNOVAZIONE ISTITUZIONALE ED AMMINISTRATIVA Coordinatore: Prof. Donato Limone TUSCANIA, CHIESA.
Presentazione della Strategia Integrata di Sviluppo Locale a cura di Gian Paolo Soria Volterra, 16 dicembre 2008 Seminario di informazione e aggiornamento.
IMPRESA E DIRITTO: “Forme Giuridiche”
1 Roma, 18 febbraio 2004 Progetto Over stage; borsa di studio; lavoro a progetto; apprendistato; contratto di inserimento; contratto intermittente:
INNOVAZIONE E MERCATO, IL RUOLO DELLA FORMAZIONE CONTINUA E DI FONDIMPRESA Il fattore umano. Roma Eventi. 21 aprile 2009.
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
Partenariato e Innovazione: problemi e prospettive Intervento di Aurelio Bruzzo (Dipartimento di Economia Istituzioni Territorio dellUniversità di Ferrara.
IV CONFERENZA ITALIANA PER IL TURISMO I fattori di competitività del territorio e lorientamento al prodotto Il contributo dellosservatorio per gli operatori.
Direzione centrale attività produttive LR 11/2011 art. 2 commi 85 e 86 contributi a sostegno di progetti di imprenditoria femminile febbraio 2012.
scienza di eccellenza: eccellenze della ricerca scientifica europea
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Regione Campania Legge regionale n. 6 del 15 giugno 2007, art. 1, comma 1 La regione Campania riconosce ogni forma di spettacolo, aspetto fondamentale.
Sintesi delle novità introdotte
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
S.A. e C.d.A. Commissione redigente 1 Bozza del 7/03/2011Università degli Studi di Trieste.
1^ BANDO REGIONALE “RICERCA E SVILUPPO” NEGLI AMBITI TECNOLOGICI DELLA SMART SPECIALIZZATION POR FESR MARCHE Il POR FESR Marche si.
REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE ATTIVITA’ PRODUTTIVE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 30 Maggio 2014 Stato di avanzamento Maggio 2014.
MANIFESTO DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI Commissione regionale dei soggetti professionali Regione Toscana istituita dall'art 3 della legge regionale 73/2008.
Assemblea dei Delegati Approvazione del Bilancio consuntivo relativo all’esercizio 2014 Roma, 22 aprile 2015.
1 LE FONTI FINANZIARIE La fonte comunitaria La fonte nazionale La fonte regionale.
Gli strumenti conferiti dallo Stato alle Regioni
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE DISPOSIZIONI ANNUALI DI ATTUAZIONE Anno 2006 L. R. 20/2003 (BUR.
1 Il decentramento delle agevolazioni alle imprese Gli incentivi “regionalizzati”
FDL Dipartimento FRS FONDI STRUTTURALI Una risorsa finanziaria importante per lo sviluppo della Regione, del Paese e della Comunità Europea.
Il Documento Unico di Programmazione
POR FESR FVG OBIETTIVO COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE Programma operativo regionale FESR Relazioni internazionali e comunitarie.
I NUOVI STRUMENTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE SESSIONE I: CONTESTI, POLITICHE e STRUMENTI ITALIANI ED EUROPEI PER RAFFORZARE IL PARTENARIATO TRA SOCIETÀ.
Mario Cataldo Mario Cataldo Associazione Bancaria Italiana 22 maggio 2006 LA RIFORMA DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE.
1 MANOVRA BILANCIO 2014/2016 AREE DI INTERVENTO A cura della Presidenza della Giunta – Marzo 2014.
FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALLE IMPRESE COOPERATIVE
Un esempio di Programmazione integrata per lo sviluppo dei territori e delle comunità Bologna, 18 giugno 2014 Comitato di Sorveglianza Programma Operativo.
Economia politica per il quinto anno
PROGRAMMA EUROPA CREATIVA Il programma avrà 3 componenti: Una componente trans-settoriale dedicata a tutti i settori creativi e culturali; Una componente.
RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI ACCORDO QUADRO 22 gennaio 2009 SINTESI Dipartimento Politiche Contrattuali Roma 29 gennaio 2009.
UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE - MANTOVA Formazione Alternanza Scuola Lavoro 5 OTTOBRE 2015 Mirella Cova – UST Mantova.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Fondi strutturali e di investimento europei FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE FESR e FSE per la crescita intelligente,
MATERA, 9 LUGLIO 2013 Nuove frontiere per gli investimenti italiani Paolo Di Marco Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia.
Patrimonio di vigilanza € 160 milioni. Total Capital ratio 11,74%  Società per azioni nata nel 1975 per iniziativa della Regione Toscana e delle principali.
Documento di Economia e Finanza Regionale DEFR 2015 A GGIORNAMENTO PRS PER IL TRIENNIO
Introduzione ai lavori Morena Diazzi Direttore Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo, Regione Emilia-Romagna.
Agevolazioni allo start up Le opportunità per chi vuol partire in proprio Il Comune di Venezia: Con il patrocinio: Municipalità di Venezia, Murano e Burano.
Le cooperative per lo sviluppo in Toscana Presentazione documento Strategico Biblioteca delle Oblate Firenze, 13 Maggio 2014.
Evento annuale POR FSE Toscana Livorno, 5 dicembre 2014.
Progettazione Integrata Aziendale “Pacchetto Giovani” Settore Valorizzazione dell’imprenditoria agricola Simone Tarducci.
Opportunità ed agevolazioni per PMI e enti locali in tutto il territorio regionale e nelle aree svantaggiate INCENTIVI INTEGRATI PER IL COMMERCIO E L’ARTIGIANATO.
Convegno ” L’informazione per la promozione della sicurezza e salute dei lavoratori del settore agricolo: uso in sicurezza di macchine e attrezzature agricole”
Le risposte dell’Unione Di Centro alla crisi finanziaria.
Incontro Formativo | Mercoledì 18 Maggio 2016 | sede Consiglio Provinciale CDL - VITERBO Gli ammortizzatori sociali e le altre prestazioni della bilateralità.
Programma operativo regionale FESR La Toscana che cresce Ricerca, innovazione, competitività, sviluppo territoriale sostenibile.
Transcript della presentazione:

Testo Unico per l’Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all’artigianato tradizionale 1

Scopo della riforma è tutelare, sviluppare e valorizzare il ruolo dell’artigianato nelle diverse espressioni territoriali, tradizionali e artistiche, promuovendone il ruolo economico, sociale e culturale. Per raggiungere questi obiettivi la Giunta ha scelto di allocare nel nuovo Fondo PMI 12 milioni di euro nel triennio destinati alle imprese artigiane e così ripartiti: 2 mln per servizi in favore dell’artigianato 5 mln per interventi a fondo perduto 5 mln per l’accesso al credito 2

Quattro obiettivi della riforma 1.riconoscere il valore economico, occupazionale e sociale dell’artigianato nel contesto socio-economico del Lazio, con particolare attenzione a quello artistico e tradizionale; 2.sostenere la nascita e il consolidamento delle imprese attraverso risorse regionali ed europee; 3.realizzare un forte processo di semplificazione e delegificazione attraverso l’adozione di un Testo Unico e lo snellimento delle pratiche burocratiche; 4.ridurre i costi e gli oneri finanziari per la Regione. 3

1. Interventi per riconoscere il valore economico e sociale dell’artigianato. disposizioni a favore delle imprese per: i.agevolazioni finanziarie alla ristrutturazione di immobili, acquisto macchinari e attrezzature, adeguamento locali, sicurezza sul lavoro; ii.valorizzazione progetti di ricerca, sperimentazione e innovazione; iii.sostegno all’occupazione e incentivi al ricambio generazionale; iv.partecipazione a manifestazioni fieristiche. 4

1. Interventi per riconoscere il valore economico e sociale dell’artigianato. valorizzare l’artigianato artistico e tradizionale attraverso iniziative promozionali e il sostegno all’espansione nei mercati internazionali; consentire, nel rispetto della tradizione, l’uso di tecniche innovative nella scelta delle materie prime e dei sistemi impiegati; introdurre la figura del maestro artigiano al fine di garantire la trasmissione delle conoscenze e degli antichi mestieri, la formazione dei giovani artigiani, la valorizzazione delle botteghe-scuola. inoltre di fronte a particolari esigenze produttive l’impresa artigiana potrà superare i limiti dimensionali dei dipendenti per un trimestre l’anno; le imprese artigiane del settore alimentare potranno somministrare i prodotti nei locali aziendali senza servizio assistito.. 5

ARTIGIANATO ARTISTICO E TRADIZIONALE 6 Sarà la Commissione regionale per l’artigianato ad individuare i settori significativi per l’economia locale Sarà consentito, nel rispetto della tradizione, l’uso di tecniche innovative nella scelta delle materie prime e dei sistemi impiegati

MAESTRO ARTIGIANO E BOTTEGA SCUOLA 7 Introduzione della figura del MAESTRO ARTIGIANO Il maestro artigiano è il titolare della bottega scuola -riconoscimento impresa operante nel settore dell’artigianato artistico -anzianità e capacità professionale -attitudine all’insegnamento REQUISITI

2. Risorse regionali ed europee La Legge prevede l’istituzione del “Fondo per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato laziale”, destinato ad incentivare la nascita e il consolidamento delle imprese artigiane. Alla dotazione del fondo concorrono: –parte delle risorse del nuovo Fondo Regionale per le PMI previsto dalla legge di dicembre 2013 valutabili in circa 12 milioni di euro per il triennio ; –le risorse della nuova programmazione Fesr da definire nell’ambito del partenariato. 8

Benefici attesi per 9 REGIONE IMPRESA Gestione diretta da parte della Regione e coordinamento delle procedure attualmente vigenti con la Comunicazione Unica ComUnica, consente l’immediato avvio dell’attività e determina l’iscrizione all’albo, all’ INPS, all’INAIL e all’Agenzia delle Entrate.

REVISIONE PIANI REGIONALI 10 I piani triennali non sono più vincolati alle proposte provinciali e ai dati dell’osservatorio Il piano annuale è adottato sulla base delle risorse effettivamente stanziate in bilancio La mancata approvazione del piano triennale consente comunque l’adozione di interventi

INTERVENTI IN FAVORE DELLE IMPRESE 3. Semplificazione e snellimento delle pratiche INTERVENTI IN FAVORE DELLE IMPRESE 11 REGIONE IMPRESA Riduzione delle disposizioni normative di dettaglio e rinvio a disposizioni dirigenziali o a delibere di Giunta. Concessione contributi sia in conto capitale che in conto interessi. Finanziamenti a tassi agevolati

4. Riduzione dei costi e degli oneri per la Regione per oltre 2 milioni 12 impiego di personale regionale preposto alla gestione dell’albo e deputato all’espletamento dei compiti svolti dalle CCIAA soppressione delle Commissioni provinciali riduzione dei membri della Commissione regionale per l’artigianato: da 13 ad 8 soppressione dell’Osservatorio regionale per l’artigianato