La dimensione del problema

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Transcript della presentazione:

La dimensione del problema Il “ MAL di TESTA” è probabilmente il sintomo più comune di tipo medico, con una prevalenza in 1 anno del 90% e nel corso della vita del 99%. La cefalea rappresenta, per frequenza, la settima causa di ricorso al MMG.

La dimensione del problema La frequenza dell'emicrania varia tra il 12-15%, con un picco di prevalenza tra i 25 e i 55 anni. E' più frequente nel sesso femminile e insorge generalmente tra i 12 e i 29 anni anche se può già esordire nell'infanzia. Poi decresce lentamente con l’avanzare dell’età, rimanendo prevalente nel sesso femminile.

La dimensione del problema Dati epidemiologici indicano che solo il 6% dei soggetti con Emicrania riceve una corretta diagnosi ed è adeguatamente trattato e seguito; Tra i maggiori ostacoli : la facilità a "provare" trattamenti farmacologici consigliati da parenti e amici, bypassando di fatto il medico e cadendo di conseguenza nel vortice dell'abuso farmacologico e della inappropriatezza terapeutica.

La dimensione del problema Quindi solo una minoranza di "cefalalgici" si rivolge al proprio medico e solo il 16% consulta direttamente uno specialista. Studi epidemiologici hanno dimostrato che il fenomeno emicrania può senz'altro essere paragonato ad un altro iceberg.

Le barriere che ostacolano un’efficace gestione del paziente emicranico Molti emicranici non si recano dal medico Molti emicranici non ricevono la diagnosi esatta Molti emicranici non ricevono una terapia efficace Consulto medico Diagnosi Esistono tre potenti barriere che ostacolano un efficace management del paziente emicranico: 1) molti emicranici, a volte anche affetti da una forma severa di emicrania, non si recano mai dal medico e si autogestiscono; 2) tra coloro che si recano dal medico molti ricevono una diagnosi errata; e 3) tra coloro che ricevono una diagnosi giusta molti non sono curati efficacemente. Terapia Neuro Manna 2008 6

CONSULTO MEDICO Presenza del problema cefalea nelle schede sanitarie tenute dai MMG < 2% L’EMICRANIA NEL DATABASE DI HEALTH SEARCH. Esperienze e ricerche in Medicina Generale. FRANCO DEL ZOTTI, ANDREA SABATINI*, EMILIANO SESSA

DIAGNOSI Sottostimata nell’ambito delle Medicina Generale a differenza oggi di altre patologie croniche come l’ipertensione, la BPCO e il diabete, la cui diagnosi si basa sulla presenza di pochi e chiari criteri diagnostici e strumentali. Per correggere questo fenomeno si dovrà predisporre anche per le cefalee di strumenti, criteri, linee guida adatte al setting della medicina generale.

Setting della M.G. essenziale: DIAGNOSI Setting della M.G. essenziale: Scarsità di tempo (in media 10 minuti a visita) Complessità dei problemi quotidiani Contesto interattivo col paziente Mancanza di questionari di patologia preliminari Mancanza in genere di Algoritmi Diagnostici

DIAGNOSI

TERAPIA I pazienti emicranici necessitano di una terapia sintomatica in grado di bloccare i singoli attacchi o, almeno, attenuare in misura significativa l’intensità del dolore.

TERAPIA Quando la frequenza delle crisi è elevata (più di 3 giorni al mese in media di emicrania) oltre alla terapia sintomatica andrà effettuata anche una terapia preventiva.

TERAPIA I farmaci sintomatici utilizzabili sono i FANS e i triptani, ma un ruolo non più trascurabile è svolto dalle combinazioni analgesiche con antiemetici. Il medico che deve provvedere in prima istanza alla terapia sintomatica è il M.M.G.

TERAPIA Quando la cefalea è intensa il 75% circa dei cefalalgici giunge alla completa sospensione di ogni attività e quando gli attacchi sono molto frequenti e/o gravi, i pazienti vedono peggiorare la propria qualità di vita anche tra una crisi e l’altra.

TERAPIA La gestione integrata del paziente cefalalgico con lo specialista neurologo o col medico esperto del Centro Cefalee dovrebbe arrivare quando i casi hanno una frequenza molto alta di attacchi con possibile abuso e/o cattivo uso di sintomatici oppure i casi che non hanno mostrato una soddisfacente risposta ai sintomatici già consigliati dal M.M.G.

per l’attenzione CON LA SPERANZA DI NON AVERVI PROCURATO UN “MAL DI TESTA” GRAZIE per l’attenzione