NOTE TECNICHE AUTUNNO 2012 Orientamento della scelta varietale e delle tecniche colturali per i cereali vernini in Piemonte.
Andamento stagionale Positivo Negativo Semine tempestive entro fine ottobre. Precipitazioni scarse in inverno (grano ben affrancato e accestito). Neve che ha protetto dalle basse temperature. Piogge in fase di levata. Temperature fresche durante la fase di riempimento. Negativo Precipitazioni assenti in marzo (stress sui terreni molto sciolti). Piogge eccessive in aprile (negativo su terreni pesanti). Piogge durante la fase di spigatura-fioritura.
ANDAMENTO CLIMATICO NELL’ANNATA AGRARIA 2011/2012
Qualità della produzione granicola piemontese nel 2012 Qualità della produzione granicola piemontese nel 2012. Ripartizione percentuale.
Media della qualità delle produzioni granicole piemontesi nel 2012.
Risultati sperimentazione ORZO Impostazione della prova: 2 località di prova: Cigliano (VC) e Caraglio (CN) 23 cultivar a confronto. Disegno sperimentale a blocchi randomizzati per tre repliche.
Caratteristiche produttive medie delle 23 cultivar commerciali di orzo nelle località di prova di Cigliano e Caraglio (2011-2012)
Media e Range degli indici produttivi nelle 11 località del Nord Italia
CONCLUSIONI PIEMONTE Alimini Gigga Ketos Calanque Sfera Atomo
Risultati sperimentazione FRUMENTO TENERO Impostazione della prova: 3 località di prova: Cigliano (VC), Poirino (TO) e Caraglio (CN) 30 cultivar a confronto Disegno sperimentale a blocchi randomizzati per tre repliche
Caratteristiche produttive e merceologiche delle varietà in prova nelle tre località in Piemonte
Produzione e peso ettolitrico (valori medi delle 3 località in prova in Piemonte). Anno 2011-2012 Produzione media: 76 q/ha Peso ettol. medio: 75,2 kg/hl
Media e Range degli indici produttivi nelle 6 località Piemonte e Lombardia
Produzione media: 83,7 q/ha Peso ettol. medio: 78,8 kg/hl Produzione e peso ettolitrico (valori medi delle 17 località dell’Areale Nord). Anno 2011-2012. Dati del CRA – Unità di ricerca di S.Angelo Lodigiano. Produzione media: 83,7 q/ha Peso ettol. medio: 78,8 kg/hl
CONCLUSIONI SOLEHIO (FP) ISTA Si conferma per il 3° anno consecutivo come il top produttore, con alta adattabilità agronomica. Varietà di taglia alta, ma ottima resistenza all’allettamento. Ciclo medio. Ottima sanità. ALTAMIRA (FP) LIMAG. Evoluzione di Aubusson, di cui ne migliora soprattutto peso ett. e proteina. Varietà produttiva e costante. Ciclo medio-tardivo, taglia medio-alta. AKAMAR (FP) Varietà tardiva, ma molto produttiva. Difetta leggermente come peso ettolitrico. GUAPPO (FP) RENK NOVITA. Al 1° anno di prova si presenta come una varietà produttiva, di ciclo medio e taglia media. Un panificabile con un ottimo peso ettolitrico. FARINELLI (FP) NOVITA. Al 1° anno di prova ricorda molto Solehio; ciclo medio, taglia alta. Soprattutto in Piemonte ha evidenziato un alto potenziale produttivo. CERERE (FPS) PSB NOVITA. Al 1° anno si presenta come il miglior grano qualitativo, produzione vicine a quelle dei panificabili. Ciclo medio-tardivo. Taglia molto alta. Ottima sanità. BORA (FPS) NOVITA. Al 1° anno, produttivamente simile a Cerere. Ciclo medio, taglia medio-bassa.
Risultati sperimentazione GRANO DURO Impostazione della prova: 1 località di prova: Cigliano (VC) 30 cultivar a confronto Disegno sperimentale a blocchi randomizzati per tre repliche
Produzione e peso ettolitrico (valori medi Cigliano, VC) Produzione e peso ettolitrico (valori medi Cigliano, VC). Anno 2011-2012
Confronto Frumento tenero- Grano duro. Località Cigliano, 2011/2012 Parametri Frumento tenero Grano duro Differenza Produzione (q/ha) 84,5 71 - 13,5 Top produzione (q/ha) 96 79,5 - 16,5 Peso ettolitrico (kg/hl) 76 73 - 3 Peso 100 semi (g) 43 47 + 4 Proteina (%) 11,2 14,1 + 2,9 Data spigatura (gg da ¼) 38 37 - 1 Altezza pianta (cm) 89 91 + 2 Densità colturale (n.spighe/m2) 680 555 - 125 Incidenza Septoria (0-9) 6 7 + 1 Incidenza Fusariosi (0-9) 2 2,5 + 0,5 Le attuali varietà di grano duro non presentano grosse differenze morfologiche e fenologiche rispetto alle varietà di frumento tenero. L’importante differenza produttiva è probabilmente influenzata dalla densità colturale e dalla severità delle malattie fungine, come evidenziato in molti progetti precedenti (QUALICHAIN e PADUR).