UNITA’ DI APPRENDIMENTO EFFETTUARE MISURE DI PESO
Indicazioni Nazionali 2012 e POF della scuola Finalità: Contestualizzare le conoscenze del bambino in un ambiente costruttivista CHE COSTITUISCA IL VISSUTO QUOTIDIANO Promuovere l’Unità del sapere per costruire la nuova cultura ed il Nuovo Umanesimo dell’Uomo Planetario (il bambino di oggi sarà l’uomo che domani attraverserà il mondo ridotto a villaggio globale) Favorire da parte del bambino una esplorazione trasversale a tutti i saperi disciplinari che faciliti la comprensione dell’ipercomplessità della società postmoderna (Lyotard) Proporre problemi e far scaturire domande le cui risposte sono nelle diverse discipline Ogni problema è unità di molteplici prospettive (Unità Molteplice di Morin): ogni problema, o fatto, o fenomeno, o reale è interdisciplinare
La lezione efficace: è dialogica ed orienta la ricerca-azione Superamento della lezione frontale, unidirezionale, con ascolto passivo dell’allievo ed attivare, invece, una nuova mediazione didattica con Didattica di Laboratorio, centrata su problemi condivisi dal gruppo-classe. La lezione è segmento del curricolo verticale che accompagna i processi di crescita degli allievi mediante continuità verticale ed orizzontale. Il problema è elemento di discontinuità
DESTINATARI Numero 20 allievi di classe III di scuola primaria Territorio: Paese Vesuviano Profilo del gruppo classe: livello di apprendimento nella media degli standard Nazionali. Contesto socio culturale ed economico medio-basso. Vocazione del territorio nel settore agricolo-terziario. Durata della lezione: 2 ore
Lo sfondo integratore L’aula è sfondo integratore delle conoscenze del bambino: essa deve quindi essere un ambiente altamente costruttivista e ricco di stimoli. Occorre porre l’allievo in situazioni problematiche e critiche, da cui scaturiscano domande. Il bambino deve cercare le risposte e le soluzioni ai problemi nelle conoscenze disciplinari. Per introdurre la conoscenza delle misure di peso occorre destinare uno spazio dell’aula all’angolo delle misure di peso.
Il Problema Dobbiamo controllare che cosa e quanto mangiamo. Occorre pesare ogni cibo che dobbiamo consumare. Dobbiamo essere attenti alla postura e non arrecare danni al nostro corpo: pesiamo gli zainetti, i libri, tutti i pesi che portiamo sulle spalle Nell’angolo delle misure di peso avremo una bilancia a due piatti con i diversi pesi: impariamo a pesare.
OSA Confronto tra oggetti Il passaggio da una percezione soggettiva del peso dell’oggetto considerato ad una sua valutazione oggettiva Dall’unità di peso non convenzionale (il pugno) all’unità di peso convenzionale (il grammo) Confronto tra oggetti ed unità di peso L’unità di peso:multipli e sottomultipli
ABILITA’ I bambini devono saper confrontare gli oggetti e riconoscere quello più pesante e quello meno pesante I bambini devono saper fare valutazioni soggettive sul peso degli oggetti che confrontano Gli allievi devono saper rilevare anche le disparità delle valutazioni soggettive Gli allievi devono saper pesare con l’unità di peso convenzionale Gli allievi devono saper pesare utilizzando multipli e sottomultipli
Conoscenze ed abilità conoscenza intuitiva o empirica del peso degli oggetti conoscenza concreta con l’utilizzo della bilancia conoscenza procedurale: conoscere la procedura da applicare per effettuare le equivalenze con i multipli e i sottomultipli dell’ unità di peso; conoscenza concettuale o dei principi astratti: il bambino si rende conto che bisognerà usare uno strumento che, riportato una o più volte sul piatto della bilancia, consentirà di effettuare la giusta misurazione del peso; e quindi è necessario conoscere il sistema decimale dei pesi (le tabelle con le unità di misura)
COMPETENZE Per competenza si intende il transfert di conoscenze ed abilità in contesti nuovi per risolvere i problemi emergenti. Nell’angolo dei pesi il bambino utilizzerà conoscenze ed abilità acquisite per pesare qualunque oggetto: dalla perlina allo zainetto
OBIETTIVI FORMATIVI Il possesso di nuove competenze determina nell’allievo atteggiamenti nuovi verso il mondo: sicurezza, autostima, autonomia. L’allievo modifica il suo “saper essere” Per obiettivo formativo si intende il “dar forma” a un nuovo “saper essere” cittadino dei diversi contesti ( famiglia-gruppo classe- territorio- Nazione- Europa-mondo) e nelle diverse situazioni. Obiettivo formativo dell’effettuare misure di peso è il “saper essere” procedurali, il “dar forma” ad un pensiero astratto, ipotetico-deduttivo
Unità del sapere-Interdisciplinarità Effettuare misure di peso è problema su cui convergono le conoscenze provenienti dalle diverse discipline: Come ha pesato le derrate alimentari l’uomo sulla linea del tempo? (storia) Nei diversi luoghi e nelle diverse culture? (geografia, antropologia) Quali tecnologie sono state usate per pesare nei diversi periodi storici? (scienze, tecnologia, fisica) Nella poesia/canzone popolare, per esempio, ci sono tanti brani che richiamano le unità di misura. Anche l’italiano, l’arte, la musica sono discipline che concorrono a farci conoscere le unità di peso. La conoscenza delle misure di peso implica, pertanto, un lavoro di ricerca interdisciplinare
BRAIN STORMING (Tempesta di cervelli) METODOLOGIE di una DIDATTICA DI LABORATORIO NELL’AULA DIVENTATA LABORATORIO DI RICERCA INTERDISCIPLINARE BRAIN STORMING (Tempesta di cervelli) COOPERATIVE LEARNING (APPRENDIMENTO COOPERATIVO)- METODOLOGIE LUDICHE DI GIOCO-LAVORO PEER TUTORING-SIMULAZIONI- GIOCHI DI RUOLO RICERCA-AZIONE DIDATTICA 3.0 (Utilizzo della LIM in un nuovo Progetto di scuola fondata sull’interattività ed il protagonismo degli allievi e che prevede anche una diversa organizzazione degli spazi: Linee Guida per l’edilizia scolastica con nuova organizzazione di spazi polifunzionali ed aule flessibili con pareti mobili.)
ATTIVITA’ e dimensione ludica La conduzione della classe prevede l ‘organizzazione di gruppi di lavoro misti, flessibili, mobili, centrati su compito condiviso. Ogni gruppo, nelle attività di misura di peso, assume un compito: un gruppo disegna e costruisce tabelle delle misure; un gruppo pesa gli zaini dei compagni, i libri, i quaderni etc.; un gruppo fa ricerca storica ed antropologica; un gruppo risolve problemi ed applica procedure Nell’ambito di ciascun gruppo ogni allievo svolge un suo compito secondo la consegna: disegna, colora, etichetta, misura, costruisce sequenze e si diverte. I gruppi socializzano conoscenze ed attività nell’intergruppo
DINAMICHE DI GRUPPO Ciascun allievo concorre alle attività di gioco-lavoro comuni svolgendo prestazioni secondo curiosità, motivazioni, interessi personali. Ogni allievo sviluppa processi di apprendimento secondo i potenziali individuali di apprendimento, secondo ritmi e stili cognitivi personali, secondo risorse individuali. Si realizza, così, di fatto, la personalizzazione dei processi di sviluppo: cognitivi, affettivi, relazionali.
DSA e BES Diventa, così, possibile anche una prevenzione di situazioni di rischio di Disturbi Specifici di Apprendimento (Legge n. 170/10) diagnosticabili solo verso gli otto anni e si realizza la soddisfazione dei Bisogni Educativi Speciali, secondo la logica dell’inclusione. BES determinati da handicap dipendente da disabilità (Legge 104/92), disturbi dell’attenzione, problemi di iperattività trovano nell’individualizzazione degli interventi e nella personalizzazione dei processi di sviluppo opportunità di miglioramento.
VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI Tutti gli obiettivi necessitano di Monitoraggio in itinere mediante Prove di verifica iniziali, intermedie, finali , costituite da Prestazioni autentiche: - valutazione intuitiva del peso degli oggetti - Confronto tra unità di peso non convenzionale (il pugno) ed unità di peso convenzionale (il grammo) - uso dei diversi tipi di bilancia - utilizzo di procedure e soluzione di problemi Redazione di Rubriche di Valutazione con indicatori e descrittori degli obiettivi da acquisire nella lezione
Legge n. 169/08 e Regolamento applicativo Misurazione del grado di avvicinamento o realizzazione degli obiettivi programmati mediante il voto in decimi Certificazione delle competenze La valutazione ha funzione regolativa dell’offerta formativa ed è finalizzata alla redazione di Piani di miglioramento.