La seconda guerra d’indipendenza e la spedizione dei Mille

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La seconda guerra d’indipendenza e la spedizione dei Mille

La seconda guerra d’indipendenza Dopo l’incontro di Plombières - unico impegno di Cavour: indurre l’Austria a dichiarare guerra al Piemonte mobilitazione dell’esercito spostamenti di truppe lavori di fortificazione armamento di volontari

La seconda guerra d’indipendenza Ultimatum dell’Austria al Piemonte: sciogliere l’esercito Ultimatum respinto  Austria: dichiarazione della guerra  Austria: assalitrice  intervento della Francia

La seconda guerra d’indipendenza 29 aprile 1859, Ticino: Austriaci (Ferenc Gyulai) Marcia rallentata dall’allagamento artificiale delle risaie tra Pavia e Vercelli Arrivo dell’esercito francese (Napoleone III) Alessandria: incontro con l’esercito piemontese (Vittorio Emanuele II)

La seconda guerra d’indipendenza Vittorie franco-piemontesi Montebello (20 maggio) Palestro (30 maggio) Magenta (4 giugno) Austriaci  Quadrilatero Alleati  Milano

La seconda guerra d’indipendenza Garibaldi - Cacciatori delle Alpi Liberazione di Como, Bergamo e Brescia verso il Trentino

La seconda guerra d’indipendenza 24 giugno: sconfitte austriache (Francesco Giuseppe) Solferino (dai Francesi) S. Martino (dai Piemontesi) Paura di Napoleone III di un attacco eventuale prussiano  Villafranca, 11 luglio: armistizio Lombardia  Piemonte Veneto  Austria Cavour: dimissioni

La seconda guerra d’indipendenza Gennaio 1860: ritorno del Cavour alla presidenza del governo Annessioni dell’Emilia, della Romagna e della Toscana : plebiscito (11 e 12 marzo 1860) Savoia e Nizza  Francia

La spedizione dei Mille Aprile 1860: scoppio di un moto rivoluzionario a Palermo (soffocato)  agitazione in tutta la Sicilia 6 maggio 1860: Quarto 11 maggio: Marsala

La spedizione dei Mille Sua prima cura fu di garantirsi da qualsiasi eventualità, facendo prendere posizione all’8.a compagnia fuori porta Trapani e verso il mare. Spedì nel tempo stesso un distaccamento al telegrafo, dove un volontario che intendeva il linguaggio telegrafico trovò che si segnalava l’arrivo di due legni sardi con gente da sbarco, Türr interruppe il dispaccio, e fece segnalare: ‘Mi sono ingannato, sono due vapori nostri’. Quindi fece tagliare il filo ed inviò Missori con alcuni uomini in ricognizione fuori di Marsala.

La spedizione dei Mille Intanto lo sbarco continuava più attivo per la cooperazione dei capitani Castiglia e Rossi, e di alcuni cittadini di Marsala e per le imbarcazioni raccolte e spedite loro dal primo nucleo sbarcato con Türr, sicché in meno di due ore gli uomini erano quasi tutti a terra, meno Bixio che rimaneva a bordo con pochi compagni per attivare lo sbarco delle munizioni. Mentre Türr esortava i cittadini ad accorrere con tutte le loro barche in aiuto di Bixio, vide da lontano venire due vapori verso Marsala.

La spedizione dei Mille Nel tempo stesso incontrò due ufficiali inglesi i quali, vedendo lo sbarco delle truppe, cercavano ritornare a bordo. Türr domandò loro in quanto tempo potevano arrivare in rada i due bastimenti in vista, e quelli, con occhio di marinaio, giudicarono che in tre quarti d’ora potevano essere a tiro di cannone. I garibaldini man mano che sbarcavano venivano inoltrati in città, dove Türr assegnava a ciascuna compagnia la posizione da occupare.

La spedizione dei Mille La Masa cercò di parlare al popolo ma intanto i due vapori della crociera napoletana il Capri e lo Stromboli (che secondo la notizia dei pescatori, la mattina avevano lasciato la rada), si avvicinarono a tutta macchina sopra Marsala, dove appena furono a portata, aprirono il fuoco in direzione della spiaggia sui garibaldini, che camminavano per entrare in città. Inutili e tardi colpi che gli allegri argonauti miravano gridando: Viva l’Italia!

La spedizione dei Mille Bixio tuttavia sul Lombardo volendo sempre più avvicinarsi alla spiaggia per sollecitare l’invio a terra delle munizioni, investì, ed il legno apertosi all’acqua a poco a poco si sommerse. Ma egli aveva già gettato l’ultima cassa in una barchetta e guadagnata felicemente la spiaggia; così la crociera napoletana ebbe come trofei il Piemonte abbandonato ed il Lombardo sommerso. (Stefano Türr: Da Quarto a Marsala)

La spedizione dei Mille Conquista del Regno delle Due Sicilie Calatafimi (15 maggio) Liberazione di Palermo Milazzo (20 luglio) Fuga di Francesco II (Gaeta poi Roma) Volturno (1 ottobre)

Intervento dell’esercito piemontese Esercito piemontese: sconfitta delle truppe mercenarie pontificie a Castelfidardo (18 settembre) Teano, 26 ottobre: consegna del regno conquistato a Vittorio Emanuele II Ritiro di Garibaldi a vita privata (Caprera)

Proclamazione del regno d’Italia Regno delle Due Sicilie, Marche, Umbria: unione al Piemonte plebiscito Febbraio 1861, Torino: riunione del primo parlamento nazionale 14 marzo 1861: Vittorio Emanuele II primo re d’Italia