EDUCAZIONE FINANZIARIA

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EDUCAZIONE FINANZIARIA

Le origini della moneta Per migliaia di anni, nelle antiche civiltà dei Sumeri, Assiri, Babilonesi, Egizi, Fenici, Micenei,Cretesi e Greci il commercio è avvenuto tramite il baratto, cioè lo scambio di una merce con un’ altra. Gli Egiziani in cambio di lino, grano e papiro, importavano legno di cedro dal Libano e incenso, oro, avorio e schiavi dai territori che raggiungevano risalendo il Nilo; in cambio di cereali, datteri, bestiame e pelli, i Sumeri importavano pietre da costruzione dall’Egitto, metalli dalla valle dell’Indo, legname dal Libano e lapislazzuli dall’Afghanistan.

Pagare, capire il valore di una cosa,risparmiare erano operazioni che con il baratto risultavano quindi complicatissime. Non tutte le merci, inoltre, erano facilmente divisibili nelle quantità desiderate e bisognava spesso accontentarsi di uno scambio approssimativo. Nel sistema del baratto il risparmio poteva avvenire solo accantonando beni che potevano essere conservati e il cui valore non cambiasse nel tempo.

Perciò... dopo una lunga ricerca per trovare un mezzo di pagamento che facilitasse le attività di scambio, nasce la MONETA. La moneta serve per acquistare le cose di cui abbiamo bisogno, per pagare i servizi che utilizziamo, per retribuire il lavoro. La sua funzione più evidente è dunque quella di mezzo di pagamento; ci permette inoltre di “misurare” il valore delle cose. Sapendola ben amministrare la moneta costituisce una riserva di valore perché può essere conservata nel tempo. Mettendo da parte somme anche piccole, riusciremo nel tempo ad accumulare valore per comprare, in futuro, ciò che oggi non ci possiamo permettere; in ogni caso avremo una riserva da spendere in caso di necessità.

Le prime monete furono di metallo, infatti i metalli preziosi si dimostrarono particolarmente adatti a essere utilizzati come moneta merce; erano abbastanza rari e ampiamente apprezzati per la loro bellezza e duttilità; resistevano alla corrosione e mantenevano inalterato nel tempo il loro aspetto e la loro qualità, erano divisibili in pezzi di grandezze diverse e perciò si poteva stabilire con precisione il valore della merce da acquistare. Il valore della moneta era indicato dal ritratto del sovrano in essa impresso, oppure dal sigillo della città o dello Stato che le aveva emesse.

Lo sviluppo del commercio, l’ampliamento dei mercati e l’aumento del volume degli scambi richiesero quantità sempre maggiori di moneta. Perciò si ricercò uno strumento di pagamento che non fosse condizionato dall’abbondanza o dalla scarsità del materiale prezioso e che, soprattutto, fosse più pratico e comodo. Nacque così la banconota o cartamoneta. La prima cartamoneta apparve in Cina nel IX secolo d.C. e il materiale di cui era fatta, era ricavato dalla corteccia degli alberi di gelso. In Europa, invece, comparve molto più tardi e fu il risultato di un lungo processo legato alle attività dei mercanti, degli orafi, dei cambiavalute e dei banchieri.

Inizialmente le banconote erano emesse dalle banche quando ricevevano depositi di metallo prezioso o concedevano prestiti a privati o allo Stato. Oggi il compito di emettere le banconote è affidato alle Banca Centrale di ogni Stato che ne controlla l’emissione, ne regola il valore e ne tutela l’autenticità. L’insieme delle banconote e delle monete metalliche emesse da uno Stato o da un’unione di Stati, in relazione a particolari leggi e specifici accordi internazionali è chiamata moneta legale. Prima dell’adozione dell’euro, avvenuta il 1º gennaio 2002 la moneta legale in Italia era la lira. La Banca d’Italia stampava le banconote e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato coniava le monete.

L’insieme dei paesi dell’Unione europea che hanno adottato l’euro (19 dal 2015) è detto Eurozona e la Banca centrale europea (BCE) svolge le funzioni di Banca centrale per l’euro. L’ utilizzo di una stessa moneta ha agevolato lo spostamento dei cittadini, fra i paesi partecipanti, per turismo, studio, lavoro, in quanto ha eliminato i costi connessi alle operazioni in valuta.

Le banconote in euro sono dotate di moderne caratteristiche di sicurezza che ne rendono difficile la falsificazione e aiutano i cittadini a verificarne immediatamente l’autenticità. Quando si esamina una banconota bisogna dunque accertarsi che abbia tutte le caratteristiche di sicurezza previste. Toccando una banconota si possono percepire al tatto gli elementi in rilievo. Guardando una banconota in controluce si può vedere in trasparenza la filigrana che riproduce la figura stampata in chiaro sul retro della banconota. Muovendo una banconota sul retro si può vedere l’immagine cangiante dell’ologramma (figura con effetto fotografico tridimensionale).

In Italia l’uso del contante è ancora oggi molto diffuso, più che in altri Paesi dell’Eurozona. Eppure il suo uso presenta notevoli inconvenienti: ha costi elevati:materie prime, stampa, conio; favorisce le attività illecite in quanto un pagamento in contante non lascia traccia dell’ avvenuto passaggio di denaro; rende difficile il contrasto all’evasione fiscale, in quanto il pagamento in contanti, facilita chi vuole nascondere parte dei propri guadagni per non pagare le tasse dovute.

Da qualche anno, però stiamo assistendo al graduale abbandono della moneta come mezzo di pagamento (per una maggiore sicurezza e a causa delle norme antiriciclaggio che hanno limitato il trasferimento di denaro, tra soggetti diversi, al di sotto della soglia dei mille euro) a favore di strumenti alternativi nella regolazione degli scambi. Lo sviluppo di forme di pagamento, diverse dal contante, è strettamente legato al ruolo svolto dalle banche nei moderni sistemi economici che raccolgono il risparmio tra il pubblico e lo concedono, sottoforma di prestiti, a chi non lo possiede.

Lo strumento fondamentale per evitare la consegna diretta di denaro nelle reciproche relazioni è quindi il conto corrente. Su di esso si basa il funzionamento degli assegni, delle carte di pagamento, dei bonifici SEPA, degli addebiti diretti SEPA. Tutti questi strumenti sono normalmente associati al conto personale di ciascun cliente e possono essere definiti “moneta bancaria”.

Fine Realizzato da: Anghelone Bruno Crucitti Bruno Furci Giuseppe Gagliardi Gianluca Paleologo Filippo Pratticò Simone Fine