Le rivoluzioni del 1848 e la prima guerra d’indipendenza
La concessione delle Costituzioni Regno delle Due Sicilie: regime di oppressione e di sfruttamento profondo malcontento 12 gennaio 1848, Palermo: rivolta dilagazione per tutta la penisola
La concessione delle Costituzioni Impossibilità dell’aiuto dell’Austria Ferdinando II: promulgazione della Costituzione Leopoldo II (Toscana) Pio IX (Stato della Chiesa) Carlo Alberto (Piemonte) “Statuto albertino”
Statuto albertino Art. 1 - La Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi. Art. 2 - Lo Stato è retto da un Governo Monarchico Rappresentativo. Il trono è ereditario secondo la legge salica Art. 3 - Il potere legislativo sarà collettivamente esercitato dal Re e da due Camere: il Senato, e quella dei Deputati. Art. 4 - La persona del Re è sacra ed inviolabile. Art. 5 - Al Re solo appartiene il potere esecutivo. Egli è il Capo Supremo dello Stato: comanda tutte le forze di terra e di mare; dichiara la guerra; fa i trattati di pace, d'alleanza, e di commercio ed altri, dandone notizia alle Camere. I trattati che importassero un onere alle finanze, o variazioni di territorio dello Stato, non avranno effetto se non dopo ottenuto l'assenso delle Camere.
Statuto albertino Art. 6 - Il Re nomina tutte le cariche dello Stato; e fa i decreti e i regolamenti necessari per l'esecuzione delle leggi Art. 9 - Il Re convoca in ogni anno le due Camere: può prorogarne le sessioni, e sciogliere quella dei Deputati, ma in quest'ultimo caso ne convoca un'altra nel termine di quattro mesi. Art. 10 - La proposizione delle leggi apparterrà al Re ed a ciascuna delle due Camere. Però, ogni legge d'imposizione di tributi, o di approvazione dei bilanci e dei conti dello Stato, sarà presentata prima alla Camera dei Deputati.
Statuto albertino Art. 24 - Tutti i regnicoli, qualunque sia il loro titolo o grado, sono uguali dinanzi alla legge. Tutti godono egualmente i diritti civili e politici, e sono ammissibili alle cariche civili, e militari, salvo le eccezioni determinate dalle leggi. Art. 25 - Essi contribuiscono indistintamente, nella proporzione dei loro averi, ai carichi dello Stato. Art. 26 - La libertà individuale è guarentita. Niuno può essere arrestato o tradotto in giudizio se non nei casi previsti dalla legge, e nelle forme che essa prescrive. Art. 27 - Il domicilio è inviolabile. Niuna visita domiciliare può aver luogo se non in forza della legge, e nelle forme che essa prescrive. Art. 28 - La Stampa sarà libera, ma una legge ne reprime gli abusi. Tuttavia le bibbie, i catechismi, i libri liturgici e di preghiere non potranno essere stampati senza il preventivo permesso del Vescovo.
Statuto albertino Art. 29 - Tutte le proprietà, senza alcuna eccezione, sono inviolabili. Tuttavia, quando l'interesse pubblico legalmente accertato lo esiga, si può essere tenuti a cederle in tutto o in parte, mediante una giusta indennità conformemente alle leggi. Art. 30 - Nessun tributo può essere imposto o riscosso se non è stato consentito dalle Camere e sanzionato dal Re. Art. 31 - Il debito pubblico è guarentito. Ogni impegno dello Stato verso i suoi creditori è inviolabile. Art. 32 - È riconosciuto il diritto di adunarsi pacificamente e senz'armi, uniformandosi alle leggi che possono regolarne l'esercizio nell'interesse della cosa pubblica. Questa disposizione non è applicabile alle adunanze in luoghi pubblici, od aperti al pubblico, i quali rimangono intieramente soggetti alle leggi di polizia.
La concessione delle Costituzioni Italia “costituzionale” fatta eccezione per il Lombardo-Veneto e per i ducati di Parma e Modena Costituzioni del ’48: monarchia costituzionale molte limitazioni e restrizioni concesse dai sovrani e non votate dai cittadini un deciso passo avanti verso un regime liberale
La rivoluzione a Venezia 17 marzo: insurrezione a Venezia Daniele Manin e Niccolò Tommaseo: detenuti politici messi in libertà Repubblica di San Marco Daniele Manin
Le “cinque giornate” di Milano 18 marzo: insurrezione a Milano – cacciata degli Austriaci (generale Radetzky) Quadrilatero (Verona, Mantova, Peschiera, Legnago) Governo provvisorio: Carlo Cattaneo Modena, Parma: insurrezioni popolari fuga dei duchi governi provvisori
La prima fase della prima guerra d’indipendenza 23 marzo, Carlo Alberto: dichiarazione di guerra all’Austria Reparti di volontari e di truppe regolari da Toscana Stato Pontificio Regno delle Due Sicilie
La prima fase della prima guerra d’indipendenza Custoza (25-27 luglio): sconfitta dei piemontesi lasciati da soli armistizio di Salasco Sconfitta di Custoza crollo di ogni speranza sulle possibilità di una guerra federale dei principi italiani contro l’Austria
Repubblica romana Novembre 1848, Roma: assassinio di Pellegrino Rossi, presidente del governo costituzionale fuga di Pio IX a Gaeta 9 febbraio 1849, democratici: dichiarazione della Repubblica romana Triumvirato Giuseppe Mazzini Carlo Armellini Aurelio Saffi
Assemblea Costituente Romana Decreto fondamentale Art. 1 – Il Papato è decaduto di fatto e di diritto dal governo temporale dello Stato Romano. Art. 2 – Il Pontefice romano avrà tutte le guarentigie necessarie per la indipendenza nell’esercizio della sua potestà spirituale. Art. 3 – La forma del governo dello statuto romano sarà la democrazia pura, e prenderà il glorioso nome di Repubblica Romana. Art. 4 – La Repubblica Romana avrà col resto d’Italia le relazioni che esige la nazionalità comune.
Repubblica toscana Toscana: deciso atteggiamento dei democratici fuga del granduca Leopoldo II a Gaeta 8 febbraio: governo provvisorio Triumvirato: Domenico Guerrazzi Giuseppe Montanelli Giuseppe Mazzoni
La seconda fase della prima guerra d’indipendenza Paura del re piemontese dell’iniziativa repubblicana e democratica ripresa delle armi 23 marzo, Novara: sconfitta dell’esercito sardo abdicazione di Carlo Alberto in favore del figlio Vittorio Emanuele II (1849-1878)
La difesa della Repubblica romana Appello rivolto dal papa alle potenze cattoliche europee: aiuto per ristabilire il potere temporale Adesione della Spagna, dell’Austria, del Regno delle Due Sicilie e della Francia Austriaci fermi ad Ancona Borbonici battuti dai volontari al comando di Giuseppe Garibaldi Attacco dei Francesi sconfitta romana (†Goffredo Mameli, 3 luglio)
La resa di Venezia Strenua resistenza di Venezia: l’ultimo atto della rivoluzione italiana del 1848-49 26 agosto: resa di Venezia (stremata, affamata, in preda al colera) Caduta di Venezia: spensa l’ultima scintilla della prima guerra d’indipendenza Assetto politico dell’Italia: ritorno a quello prima del conflitto
La prima guerra d’indipendenza La prima guerra d’indipendenza: una serie di fallimenti Tramonto dell’ideale di Gioberti e dei moderati neo-guelfi: al momento decisivo il papa aveva ritirato il suo appoggio Piemonte: da solo troppo debole per far fronte all’Austria Causa dell’indipendenza italiana: necessità del sostegno di altre potenze europee