PARROCCHIA S. GIACOMO MAGGIORE LA NOSTRA GIOIA E’CRISTO

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Transcript della presentazione:

PARROCCHIA S. GIACOMO MAGGIORE LA NOSTRA GIOIA E’CRISTO Catechesi per la formazione ad una Chiesa missionaria, a partire dall’Esortazione Apostolica di Papa Francesco. LUNEDI’ 16 MARZO 2015

LA GIOIA La gioia è una componente ineliminabile dello stile del discepolo missionario. Non è senza significato che Luca riferisca questa esperienza dei settantadue discepoli al ritorno della missione ricevuta da Gesù: «I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome”. Egli disse loro: “…Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”» (Luca 10, 17-20).

LA GIOIA Accogliamo l’invito e l’augurio di Paolo VI: «Conserviamo il fervore dello spirito. Conserviamo la dolce e confortante gioia d’evangelizzare, anche quando occorre seminare nelle lacrime. Sia questo per noi – come lo fu per Giovanni Battista, per Pietro e Paolo, per gli altri Apostoli, per una moltitudine di straordinari evangelizzatori lungo il corso della storia della Chiesa – uno slancio interiore che nessuno, né alcuna cosa potrà spegnere. Sia questa la grande gioia delle nostre vite impegnate». (Evangelii nuntiandi, 80).

LA GIOIA Possa il mondo del nostro tempo, che cerca ora nell’angoscia, ora nella speranza, ricevere la Buona Novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del vangelo, la cui vita irradi fervore, che abbiano per primi ricevuto in loro la gioia del Cristo, e accettino di mettere in gioco la propria vita affinché il Regno sia annunziato e la Chiesa sia impiantata nel cuore del mondo» EG

LA GIOIA Con le facce tristi e «funebri» non si annuncia il Vangelo. «Noi cristiani - ha commentato papa Francesco - non siamo tanto abituati a parlare di gioia, di allegria», «credo che tante volte ci piacciano più le lamentele».

LA GIOIA «È proprio lo Spirito che ci guida: Lui è l'autore della gioia, il Creatore della gioia. E questa gioia nello Spirito, ci dà la vera libertà cristiana. Senza gioia, noi cristiani non possiamo diventare liberi, diventiamo schiavi delle nostre tristezze». PAPA FRANCESCO MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE L'eternità non sarà noiosa Venerdì, 31 maggio 2013

LA GIOIA Il grande Paolo VI - ha ricordato Papa Francesco - diceva che non si può portare avanti il Vangelo con cristiani tristi, sfiduciati, scoraggiati. Non si può. Questo atteggiamento un po' funebre, eh? Tante volte i cristiani hanno faccia di andare più ad un corteo funebre che di andare a lodare Dio, no? E da questa gioia viene la lode». PAPA FRANCESCO MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE L'eternità non sarà noiosa Venerdì, 31 maggio 2013

EG 4: LA GIOIA NELL’AT Il profeta Isaia si rivolge al Messia atteso salutandolo con giubilo: «Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia» (9,2). E incoraggia gli abitanti di Sion ad accoglierlo con canti: «Canta ed esulta!» (12,6). ). Chi già lo ha visto all’orizzonte, il profeta lo invita a farsi messaggero per gli altri: «Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme» (40,9).

EG 4: LA GIOIA NELL’AT La creazione intera partecipa di questa gioia della salvezza: «Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri» (49,13). Zaccaria, vedendo il giorno del Signore, invita ad acclamare il Re che viene umile e cavalcando un asino: «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso!» (Zc 9,9)

EG 5: LA GIOIA NEL NT «Rallegrati» è il saluto dell’angelo a Maria (Lc 1,28). La visita di Maria a Elisabetta fa sì che Giovanni salti di gioia nel grembo di sua madre (cfr Lc 1,41). Nel suo canto Maria proclama: «Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1,47). Quando Gesù inizia il suo ministero, Giovanni esclama: «Ora questa mia gioia è piena» (Gv 3,29). Gesù stesso «esultò di gioia nello Spirito Santo» (Lc 10,21). Il suo messaggio è fonte di gioia: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11).

EG 5: LA GIOIA NEL NT La nostra gioia cristiana scaturisce dalla fonte del suo cuore traboccante. Egli promette ai discepoli: «Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia» (Gv 16,20). E insiste: «Vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia» (Gv 16,22). In seguito essi, vedendolo risorto, «gioirono» (Gv 20,20).

EG 5: LA GIOIA NEL NT Il libro degli Atti degli Apostoli narra che nella prima comunità «prendevano cibo con letizia» (2,46). Dove i discepoli passavano «vi fu grande gioia» (8,8), ed essi, in mezzo alla persecuzione, «erano pieni di gioia» (13,52). Un eunuco, appena battezzato, «pieno di gioia seguiva la sua strada» (8,39), e il carceriere «fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per aver creduto in Dio» (16,34). Perché non entrare anche noi in questo fiume di gioia?

EG 10: La dolce e confortante gioia di evangelizzare Un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale. Recuperiamo e accresciamo il fervore, «la dolce e confortante gioia di evangelizzare, anche quando occorre seminare nelle lacrime.

La gioia dell’amore di Dio "La gioia è causata dall’amore" (s. Tommaso d’Aquino). Gioia e amore camminano insieme. Chi non ama non può essere gioioso. La gioia è assente dove sono presenti l’egoismo e l’odio. La disperazione nasce dall’assenza dell’amore.

La gioia dell’amore di Dio La gioia cristiana è una ridondanza dell’amore di Dio: non è una virtù distinta dall’amore, ma è un’effetto dell’amore. La gioia non ha consistenza in se stessa: ha la sua sorgente nell’amore, è un raggio dell’amore. E la sorgente dell’amore è Dio: "Dio è amore" (1Gv 4,8).

La gioia dell’amore di Dio La gioia cristiana è una gioia di Dio, una gioia che è frutto dello Spirito di Dio che abita in noi. Il frutto dello spirito è pace, gioia,… (Gal 5,22). La gioia cristiana promuove, illumina e intensifica le diverse gioie dell’uomo. Così si hanno le gioie della verità, del cuore, della bellezza, dei ricordi, delle attese, ecc

La gioia spirituale "La gioia piena non è carnale, ma spirituale“ (s. Agostino). La gioia spirituale illumina tutto l’essere umano, lo rende amabile e affascinante. Fa del cristiano un bagliore visibile della Bellezza invisibile, una manifestazione concreta dell’uomo risolto in positiva armonia, e una attrazione sicura per tutti coloro che ancora camminano nel buio della tristezza e dell’inquietudine.

La gioia attraverso Cristo La gioia cristiana, per essere tale, deve passare attraverso Gesù Cristo. La gioia di Dio si ottiene per la mediazione del Verbo incarnato: egli è la strada della nostra gioia. È lui che ci fa conoscere più pienamente Dio; è lui che ci permette di gioire della verità; è lui che ci comunica la vita divina.

La gioia attraverso Cristo L’incarnazione è la più grande rivelazione del mistero di Dio nascosto e invisibile. Così la gioia dell’invisibile Dio passa per la gioia di Cristo, Dio fatto uomo e visibile ai nostri occhi. "Noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità" (Gv 1,14); "Noi abbiamo udito, noi abbiamo veduto con i nostri occhi, noi abbiamo contemplato e le nostre mani hanno toccato il Verbo della vita," (1Gv 1,1)

La gioia attraverso Cristo È attraverso l’umanità del Verbo incarnato che proviamo il giubilo della gloria divina manifestata a noi. Per arrivare alla contemplazione di Dio-Trinità dobbiamo passare attraverso la contemplazione insistente dell’umanità di Gesù salvatore e delle sue santissime piaghe. Gesù Cristo è veramente la strada obbligata della gioia cristiana.

La gioia attraverso Cristo Quando né tribolazione, né angoscia, né fame, né nudità, né spada, né morte, né vita, né alcunché di creato ci separeranno dall’amore di Cristo (Rm 8,35-38), allora la gioia sarà perfetta. Così il cristiano si espande in Gesù e canta la tenerezza gioiosa di sentirsi posseduto da lui. Di conseguenza si comprende come il motivo più profondo della tristezza dell’uomo è non conoscere Cristo e soprattutto separarsi da lui e combatterlo.

LA GIOIA CRISTIANA DONO DELLO SPIRITO Gioia e amore sono due termini che si richiamano sempre. Ed è perciò che nella gioia cristiana ha parte determinante lo Spirito Santo, lo Spirito dell’Amore. Essa è un dono di Lui: "Frutto dello Spirito è... la gioia" (Gal 5,22). Per questo gli Atti dicono che "i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo" (At 13,52),

LA GIOIA CRISTIANA DONO DELLO SPIRITO San Paolo scrive che i Tessalonicesi "avevano accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in mezzo a grande tribolazione" (1Ts 1,6), perché "il regno di Dio non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Rm 14,17). "Lo Spirito Santo non è oscuro o mesto: Egli è la gioia dell’amore. L’esistenza stessa dello Spirito Santo proclama la forza della gioia d’amore e l’inesauribile eternità di questa gioia“ Jean Galot (1919 – 2008), religioso e teologo belga

LA GIOIA CRISTIANA DONO DELLO SPIRITO Lo Spirito Santo Amore ha in sé la fonte della gioia. E siccome ci è stato dato come dono supremo dell’amore del Padre e del Figlio, è sempre attraverso di lui che, in definitiva, passa la gioia di Cristo e di Dio. Diceva Origene: "Se chi crede è munito della forza dello Spirito Santo, è certo che ha sempre la pienezza della gioia e della pace". Conclusione "State sempre lieti...: questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi" (1Ts 5,18). La gioia è un nostro dovere di uomini e di cristiani.

LA NOSTRA GIOIA E’ GESU’ Voglio aggiungere un’ultima cosa: è proprio lei, la Madonna che porta le gioie. La Chiesa la chiama causa della nostra gioia, causa nostrae letitiae, Perché? Perché porta la gioia nostra più grande, porta Gesù. E portando Gesù fa sì che “questo bambino sussulti nel grembo della madre”. Lei porta Gesù. Lei con la sua preghiera fa sì che lo Spirito Santo irrompa. Irrompe quel giorno di Pentecoste; era là. Dobbiamo pregare la Madonna perché portando Gesù ci dia la grazia della gioia, della libertà; ci dia la grazia di lodare, di fare una preghiera di lode gratuita, perché lui è degno di lode, sempre». PAPA FRANCESCO MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE L'eternità non sarà noiosa Venerdì, 31 maggio 2013