Istituzioni di linguistica a.a. 2011-2012 Federica Da Milano

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Transcript della presentazione:

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Percorsi e strategie di apprendimento Studio longitudinale vs. studio trasversale ESF e Progetto di Pavia Passaggio da varietà di apprendimento prevalentemente basate su principi pragmatici e semantici, di tipo universale, a varietà in cui diviene più importante il peso della sintassi (e della morfologia) specifica della varietà darrivo Pragmatic mode --> syntactic mode (Givón)

Fasi di sviluppo di L2 -fase prebasica: organizzazione nominale dellenunciato, dettata da criteri pragmatici Struttura topic-comment Gli elementi lessicali sono accostati fra loro senza esplicitare nessi sintattici e logici Confusione tra classi di parole Apprendimento formulaico

Fasi di sviluppo di L2 -fase basica: apprendente più autonomo dal punto di vista comunicativo Verbo come nucleo della frase, anche se in una forma non finita Scarsità o assenza di parole-funzione Forme non marcate Principio focus-last Enunciati giustapposti o coordinati

Fasi di sviluppo di L2 -fase postbasica: struttura più vicina a quella prevista nella varietà darrivo Morfologia più ricca e complessa Accordo sintattico Prime subordinate stadi intermedi: morfologia e subordinazione compaiono in modo più sistematico, ma con zone di fragilità

Fasi di sviluppo di L2 varietà avanzate: morfosintassi solitamente corretta, ma con sporadiche deviazioni rispetto alla varietà darrivo, nella pronuncia, nella prosodia, o ad altri livelli varietà quasi-native: lessico e grammatica sono senza errori, ma le intuizioni grammaticali e larticolazione del discorso sono talvolta difformi rispetto al modello nativo di L2

Acquisizione di L2 diverse dallitaliano Ordine naturale di acquisizione dei morfemi inglesi (Krashen): -ing/-s plurale/copula ausiliare be/articolo the/a passato irregolare (es. went) Passato regolare (-ed), 3a sing. -s, possessivo s

Percorsi evolutivi in italiano L2 Pronomi clitici: Sottosistema morfologico complesso, marcato Ci (+ essere) forse inanalizzato > mi dativo > mi riflessivo > si impers./passivante > si riflessivo > ti > lo flesso > nessi di clitici: me lo/te lo > ci locativale > dativi di 3a > ci/vi di 1a e 2a pl. > ne in nessi > ne partitivo > ne accusativo genitivale > ne locativo

Percorsi evolutivi in italiano L2 Temporalità: Varietà iniziali: la temporalità è affidata, in parte, a mezzi discorsivi e lessicali -mantenimento del riferimento temporale instaurato nel discorso dallinterlocutore -Riproduzione iconica nella narrazione della sequenza degli eventi -Elementi lessicali

Percorsi evolutivi in italiano L2 Varietà post-basica: Presente (e infinito) > (ausiliare +) participio passato > imperfetto > futuro > condizionale > congiuntivo Aspetto > tempo > modo

Percorsi evolutivi in italiano L2 Solidarietà tra certi tempi (e aspetti) e il modo dazione (Aktionsart) dei verbi: -prime forme di passato prossimo (perfettivo): verbi telici e puntuali (es. arrivare) -prime forme di imperfetto (non perfettivo): verbi di tipo durativo, stativi (es. stare), poi di attività (es. camminare)

Percorsi evolutivi in italiano L2 In cinese i verbi sono, nel loro monosillabismo e nel loro valore ideografico, come tutti gli altri segni: invariabili e indeclinabili. Si impiegano sempre allinfinito. Per indicare che lazione accade ora? Per situarla nel passato lontano o nel futuro più vicino? Niente di più semplice: si aggiunge un avverbio o unespressione avverbiale, come ora, una volta, ieri, domani, lanno scorso, lestate prossima, poco fa, più tardi,eccetera (Wei Wei, La ragazza che leggeva il francese)

Percorsi evolutivi in italiano L2 Modalità: Volere > potere > dovere (prima negli usi deontici: non deve andare subito, Markos; poi in quelli epistemici: devono stare altri documenti allufficio ancora, Markos) Persona: Prima espressa lessicalmente (con pronomi personali) e con verbo indifferenziato, poi espressione morfologica

Percorsi evolutivi in italiano L2 Morfologia nominale Numero: Numero > genere se una lingua ha la categoria del genere, ha sempre la categoria del numero (Greenberg) Pers. Tutti persone, tutti giorni; giapp. tanti personi Due settimana, due amica, tre o quattro mese

Percorsi evolutivi in italiano L2 Genere: -relativa arbitrarietà dellassegnazione di genere ai nomi in it. -Scarsa salienza percettiva delle desinenze di genere e numero e degli articoli -Carattere flessivo-fusivo dellit. (es. bell-e femm. e pl.) -Omonimia tra morfi: es. -e (grande, belle) -Differenze rispetto alla L1 1)Niente genere (sovraestensione di -a) 2)Terminazioni nominali più tipiche: -o maschile, -a femminile

Percorsi evolutivi in italiano L2 -forme, in parte dovute ad interferenze, prive di finale vocalica: pers. pròblem problema, ted.cos cosa, cin.giorn giorno -Sovraestensioni della terminazione -a: filma film, gusta gusto, cin. specchia specchio, ingl.sogna sogno -Sovraestensioni della terminazione -o: zuppo zuppa, un passeggiato una passeggiata, bicchiero bicchiere -Interferenza da L1: piazzo (ted. Platz m.) Regola di base per lassegnazione del genere a un nome italiano: Nome in -o > masch.; nome in -a > femm.

Percorsi evolutivi in italiano L2 Ma…come? Una tazza? Un bicchiere? Un piatto? Una scodella? La tavola è femminile e il letto maschile? Quando si tratta di animali e di esseri umani, posso capire. Un gatto non è una gatta, un ragazzo non è una ragazza, è evidente. Ma gli oggetti, le cose senza vita? È logico suddividerli in maschile e femminile?Perché questo o quellaggeggio appartengono al genere femminile, e questo o quellaltro al genere maschile? Chi lo decide? Secondo quale criterio? (Wei Wei, La ragazza che leggeva il francese)

Percorsi evolutivi in italiano L2 Accordo: Pronome tonico di 3a sing. > art. det. (>) art. indet. > agg. attributivo > agg. predicativo (>) part. passato (Chini)

Percorsi evolutivi in italiano L2 Fase pragmatica: la scelta della terminazione del nome e dei suoi target non obbedisce a regole morfologiche precise, essendo lattenzione dellapprendente concentrata sul lessico e sullorganizzazione dellinformazione > fase lessicale: compaiono alcune marche di numero e definitezza, di tipo lessicale, senza attenzione alla flessione dei nomi e dei loro target > fase (proto)morfologica: luso delle terminazioni dellambito nominale diventa meno casuale > fase morfosintattica: le categorie del numero e del genere del nome si riflettono sui vari suoi target

Percorsi evolutivi in italiano L2 La sintassi La negazione No > non > niente > nessuno, mai > neanche > mica

Percorsi evolutivi in italiano L2 Connessione interfrasale: Giustapposizione Legami paratattici (e, ma, poi) Subordinazione Causali > temporali > finali > ipotetiche > concessive Completive Relative (soggetto > oggetto diretto > oggetto indiretto > genitivo (gerarchia di accessibilità di Keenan e Comrie)

Strategie di apprendimento -ricorso al modello di L1 (o transfer) -strategia delle parole-chiave (varietà prebasica) -Strategie lessicali (varietà basica): es. numerale invece del plurale -Strategie isolanti (varietà prebasica e basica): lessemi trattati come se fossero invariabili

Strategie di apprendimento -strategie agglutinanti (varietà postbasiche) -Strategie analitiche: forme di tipo perifrastico (es. era si chiama, avevo credo, siamo partenza) -Strategie flessive (varietà postbasiche) -Analogia -Semplificazione: si omettono o si semplificano forme di L2 marcate -Strategia di evitamento