Scienze e gestione dei servizi

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Scienze e gestione dei servizi LE AUTORITA’ INDIPENDENTI NELLO “SPAZIO REGOLATORIO”: L’ASCESA E IL DECLINO DEL MODELLO di: Marcello Clarich Presentazione di: Cristina Bianchi Simone Francesco Fossati

CHE COSA SONE LE AAI? Le Autorità Amministrative Indipendenti(AAI) sono autorità che devono garantire l’imparzialità dal potere politico e delle imprese

L’IMPARZIALITA’ Dal potere politico per due motivi: Stabilità e credibilità Prevenire possibili conflitti di interessi con lo Stato Dal potere delle imprese è richiesta per minimizzare il rischio della ‘ cattura ’ del regolatore da parte dei soggetti regolati.

ASCESA DELLE AAI alcuni esempi economici Banca d’Italia Consob preposta per il controllo sulla borsa (1974) Isvap vigilanza sul settore assicurtativo(1982) VERA SVOLTA 1990 ANTITRUST

CHE COSA E’ ANTITRUST? Autorità garante della concorrenza e del mercato Nasce con lo scopo di evitare il monopolio -> ruolo centrale concorrenza

ALTRI SETTORI AAI(non economici) 1990 istituita la Commissione di garanzia per l’attuazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali 1994 materia di privacy

IL DECLINO La classe politica vuole recuperare la posizione centrale AAI sono preposte a settori di attività attorno le quali ruotano enormi interessi economici e politici 2003 disegno di legge di riordino delle AAI non ha avuto seguito

IL DECLINO Come rallentare l’operatività delle AAI? Tagliare gli stanziamenti annuali Nominare come componenti delle AAI persone con curricula non all’altezza o comunque provenienti dalla burocrazia o dai ranghi dei partiti politici Attribuendo ruoli impropri

AAI NELLO ‘SPAZIO REGOLATORE ’ Parlamento Governo e burocrazia ministeriale Ue Regioni Le autorità consorelle Imprese regolate Magistratura L’opinione pubblica

PARLAMENTO-AAI Il parlamento attraverso la legge istitutiva, in base alle esigenze specifiche di settore, ne definisce l’aspetto organizzativo e le funzioni. Il Parlamento ha il compito di nomina dei componenti delle AAI Camera e il Senato Commissioni parlamentari

PARLAMENTO-AAI AAI – Parlamento rapporto di fiducia Controllo del Parlamento tramite indagini conoscitive o relazioni da parte delle AAI Controlli più specifici dopo caso Cirio Parmalat (2004)

PARLAMENTO-AAI AAI – Parlamento incomprensioni perché AAI possono esprimere i propri pareri sulle leggi del Parlamento. Tale evento viene visto da parte del Parlamento come una invasione.

GOVERNO-AAI Inizialmente accolti in modo caloroso Lo Stato si è visto smantellare di alcuni poteri che oggi giorno li rivuole “Effetto invidia” (esempio Banca Italia si colloca in un empireo irraggiungibile per i dipendenti dei ministri)

UE- AAI Ue sostiene le AAI Caso più evidente di indipendenza imposto dal diritto comunitario è quello delle banche centrali. Il Trattato Ue prevede che le banche centrali nazionali abbiano uno statuto giuridico che ne assicuri l’indipendenza dal potere politico (art. 107) Banca Italia

REGIONI-AAI Fino a pochi anni fa le relazioni tra Regioni e AAI nello spazio regolatorio erano quasi del tutto assenti o comunque sporadiche. Ha determinato un improvviso avvicinamento la legge costituzionale n. 3 del 2001 che definisce un nuovo equilibrio nell’assetto delle competenze legislative concorrenti attribuite allo stato e alle regioni.

REGIONI-AAI Pertanto i grandi servizi pubblici nazionali, in precedenza assegnati alla competenza esclusiva dello stato, possono essere disciplinati da quest’ultimo solo attraverso l’individuazione dei principi fondamentali mentre le regioni possono adottare la disciplina al dettaglio.

REGIONI-AAI L’ampliamento dei poteri di regolazione attribuite alle Regioni e a cascata agli enti locali ha spinto l’Autorità Antitrust a segnalare in un Rapporto organico sulla riforma della regolazione e promozione della concorrenza (2002) il rischio che a livello locale vengano ripristinate restrizioni e vincoli aboliti precedentemente da interventi normativi attuati a livello nazionale.

REGIONI-AAI Proprio per evitare queste degenerazioni negli ultimi tempi è in corso un ripensamento volto a ripristinare in capo allo stato una competenza legislativa esclusiva almeno in materie di regolazione dei servizi a rete.

AUTORITA’ CONSORELLE AAI che operano in settori regolati contigui. Es. Banca d’Italia e Autorità Antitrust. Rapporti tendenzialmente paritari di collaborazione. Coordinati in modo tale che l’esercizio dei rispettivi poteri eviti incongruenze, invasioni di campo e duplicazioni di attività mediante accordi o protocolli di intesa.

IMPRESE REGOLATE-AAI Al fine di evitare i rischi di “cattura” del regolatore da parte del soggetto regolato: Legge istitutiva delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità prevede che per 4 anni dalla cessazione dell’incarico i componenti delle autorità non possano svolgere attività di consulenza o essere assunti da imprese operanti nei settori regolamentati, divieto accompagnato da pesanti sanzioni.

IMPRESE REGOLATE-AAI Durante la fase di avvio delle proprie attività le AAI hanno corso il rischio di una vera e propria crisi di “rigetto” da parte dei grandi ex monopolisti pubblici. Motivi: incapacità di adottare provvedimenti rapidi e compatibili con l’evoluzione tecnologica ed economica del mercato incapacità di agire in modo chiaro incapacità di assicurare sufficienti garanzie di partecipazione e contraddittorio

IMPRESE REGOLATE-AAI La distanza che separa le AAI e le imprese regolate non deve essere tale da interrompere i canali di comunicazione. I rischi di “isolamento” vanno evitati da una parte perché le AAI, per esercitare al meglio i propri poteri, hanno bisogno della collaborazione delle imprese e le imprese, da parte loro, hanno la necessità di poter rappresentare le proprie esigenze alle AAI affinché queste ne tengano conto nell’esercizio dei loro poteri.

MAGISTRATURA-AAI Tra AAI e magistratura vi è una naturale convergenza di interessi dato che entrambe concorrono a definire e a far rispettare le regole entro le quali si può sviluppare una sana competizione tra le imprese. Per evitare possibili contrasti, in Italia il Consiglio di Stato ha elaborato di recente una distinzione tra controllo forte e debole, chiarendo gli ambiti nei quali il giudice può applicare l’uno o l’altro.

MAGISTRATURA-AAI Controllo forte ->consente al giudice di accertare in modo autonomo i fatti rilevanti e sostituire il proprio giudizio a quello operato dall’AAI. Controllo debole ->il giudice si limita a sindacare dall’esterno se il provvedimento dell’AAI appare logico, congruo, proporzionato e correttamente istituito.

OPINIONE PUBBLICA-AAI La AAI non sono sostenute dall’opinione pubblica nonostante siano state create al fine di tutelare gli interessi dei consumatori e degli utenti nei casi di fallimento di mercato. Ragioni: complessità dei meccanismi di regolazione rendono difficili la comunicazione e il dialogo con il pubblico. disinformazione da parte delle associazioni dei consumatori e dei mezzi di comunicazione di massa.