Gestione delle crisi a scuola
La cultura sulle crisi a scuola Dagli anni 80 enti sempre più importanti se ne occupano interventismo prevenzione degli infortuni ricerca degli standard cultura pragmatica comportamentismo In Italia ritardo nella riflessione sull'intervento e delega alle istituzioni Organizzazione Mondiale della Sanità Dipartimenti dellEducazione e della Salute di molti paesi Associazioni internazionali di Psicologia Scolastica e dell'Emergenza Associazioni di Prevenzione del Suicidio Nei paesi anglosassoni
Varietà di crisi Nel mondo diverse tipologie di crisi percepite Elemento comune di molti eventi critici: la morte di un individuo drammatica, sulla scena scolastica, traumatogena (suicidio) fattori ambientali (catastrofi) fattori sociali e culturali (fenomeni violenti) relazione con
Buone ragioni per occuparsi di crisi e suicidio In adolescenza: tendenza al contagio e allemulazione possibilità di elaborazioni paranoiche (dei singoli e del gruppo) crucialità dei processi di lutto durante la crescita importanza dell'adulto nel dare senso al dolore caotico pieno di scelte fatto di poco tempo Occuparsene prima e non dopo ! perchè il dopo sarà
Indicazioni per l'intervento Il suggerimento della letteratura è sempre lo stesso: 1. Formare il comitato di crisi 2. Ideare il protocollo di crisi
Il comitato di crisi Il suggerimento è di formare 2 equipe: Comitato di crisi distrettuale o regionale: esperti della crisi (medici, psicologi, polizia, ecc) Comitato di crisi scolastico: operatori interni con caratteristiche adatte
Il comitato di crisi scolastico Responsabile generale (dirigente scolastico) Coordinatore dellintervento Responsabile rapporto con media Responsabile sicurezza Responsabile comunicazione con famiglie Operatori responsabili della relazione con i ragazzi Addetto al reperimento delle risorse e dei materiali utili
Il protocollo di crisi Programma le azioni da compiere obiettivi destinatari e responsabili modalità e strumenti Caratteristiche del protocollo prima durante dopo la crisi genericità (vale per tante crisi) specificità (vale per quella scuola) usabilità e reperibilità parte dalla leadership della scuola flessibilità (viene modificato e aggiornato)
Obiettivi delle azioni sulla crisi E' importante raggiungere il soggetto psicologico corretto Il suggerimento è di partire dai bisogni dei ragazzi recuperare il senso di sicurezza e fiducia sentire la vicinanza di adulti competenti impegnarsi in attività di rielaborazione passare dalla passività del trauma a una posizione più attiva interventi in classe interventi nei cdc interventi con i genitori della classe identificazione degli alunni a rischio il singolo il gruppo
Le azioni prima: farsi trovare pronti Procedure per comunicare rapidamente Materiali utili Il sostegno della rete Spazi organizzati in funzione della crisi Avere a disposizione tutto ciò che serve
Le azioni nei primi momenti: decidere e attivare le procedure Decidere Attivare il comitato di crisi Valutare e gestire le informazioni Rischi di sottovalutare e aumentare il caos ! le misure di emergenza la gestione delle prime informazioni
Le azioni durante la crisi: valutare e dare la notizia Valutare il trauma e identificare i soggetti più colpiti Dare la notizia Programmare e scadenzare la routine della crisi agli alunni ai genitori ai professori ai media
Le azioni durante la crisi: sostenere ed elaborare Pronto Intervento Psicologico Sportelli di ascolto per i genitori Rielaborazione nei gruppi classe Rielaborazione nei c.d.c. e con i gruppi genitori Trauma e lutto colpiscono sia i singoli che il gruppo
Dopo la crisi Funerali, cerimonie e memoriali Ritorno alla normalità Monitoraggio dei casi a rischio e Valutazione delle attività e stesura rapporti Chiusura delle procedure di crisi