1 D.M. n. 61 del 22/07/2003 C.M.69 del 29/08/2003 LINEE DI INDIRIZZO E DI ORIENTAMENTO RELATIVE ALLALFABETIZZAZIONE INFORMATICA NELLAMBITO DELLA RIFORMA Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano
2 costituisce la BUSSOLA che orienta lazione formativa delle Istituzioni Scolastiche….. La Formazione è un processo continuo, non ha un punto di inizio e prosegue per tutto larco della vita. Il Profilo Educativo Culturale e Professionale ( Pecup ) Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano
3 Attorno al centro, al cuore, ruota lintero processo di formazione Lautonomia ha inizio nellaula, nella relazione tra chi insegna e chi impara, nel miglioramento delle condizioni di apprendimento Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano La centralità dellALLIEVO nel quadro della riforma
4 Dalle U.A. ai Piani di Studio personalizzati Alla professionalità del docente è richiesto il compito di PROGETTARE, alla luce degli O. G. del percorso formativo ( Pecup) e delle Indicazioni Nazionali Unità di Apprendimento caratterizzate da: obiettivi - attività - metodi - verifiche - formativi per lallievo. Il Piano di Studi risulta così personalizzato sia nella progettazione e realizzazione, con le U. A., sia nella verifica con il Portfolio. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
5 Dal miglioramento delle didattiche di ogni giorno si motivano… MODULARIZZAZIONEMODULARIZZAZIONE PERSONALIZZAZIONEPERSONALIZZAZIONE CURRICOLI PERSONALIZZATI Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano FLESSIBILITA Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
6 In genere lattività didattica in aula dà conto della maggiore quota del tempo lavorativo degli insegnanti. Le modalità con cui questa attività viene svolta sono molto variegate, ma sempre più diffusa è lattività di insegnamento – apprendimento basata sui laboratori. Laboratorio inteso come: Spazio comunicativo-cooperativo Spazio creativo Spazio di trasversalità Spazio metodologico LABORATORIO, QUINDI, COME SPAZIO DI FLESSIBILITA Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Pratica didattica Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
7 IL PECUP mette in luce come…. Le CONOSCENZE disciplinari e interdisciplinari (IL SAPERE) e le ABILITA operative (IL FARE) apprese ed esercitate nel Sistema formale ( la SCUOLA ), non formale (le altre ISTITUZIONI FORMATIVE ), informale (la VITA SOCIALE nel suo complesso ), siano e siano state davvero formative nella misura in cui sono diventate effettivamente C CC COMPETENZE PERSONALI. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
8 SIGNIFICATI CONDIVISI ( Nelle Raccomandazioni vengono date alcune definizioni per chiarire con quale accezione sono intesi tali termini) Capacità: Sono le risorse che il bambino possiede e la sua propensione a fare, pensare, agire: sono le sue possibilità potenziali. Abilità: Conoscenze: Sono il sapere, quello teoretico ma anche quello pratico: principi, regole,valori che nelle I. N. costituiscono gli OSA della Convivenza Civile. Si riferiscono al saper fare, che è anche consapevolezza di ciò che si fa e dei diversi risultati che si ottengono con modalità diverse delloperare e del produrre. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
9 Il PECUP definisce Competente un soggetto quando…… mobilitando tutte le sue capacità intellettuali, estetico- espressive, motorie, operative, sociali, morali, spirituali e religiose e, soprattutto, amplificandole ed ottimizzandole, che apprende e che utilizza le conoscenze e le abilità che apprende e che possiede per arricchire creativamente, in ogni situazione, il personale modo di essere nel mondo, di interagire e stare con gli altri, di affrontare le situazioni e risolvere i problemi, di incontrare la complessità dei sistemi simbolici, di gustare il bello e di conferire senso alla vita. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
10 Il funzionamento ordinato ed efficace del Laboratorio necessita di DUE PRECISE FIGURE legate alla professionalità docente: il coordinatore tutor e il responsabile di Laboratorio. Il LABORATORIO si presenta come uno strumento estremamente flessibile con delle peculiarità organizzative e metodologiche particolari; per questo richiede unattenta procedura di preparazione, in quanto ambiente di apprendimento privilegiato. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
11 Il docente Responsabile di laboratorio è: Regista del processo di insegnamento/apprendimento Esperto in metodologie didattiche Guida autorevole Garante dellapprendimento Esperto nella valutazione Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
12 ALUNNO Registi Esperti Guide Garanti Contesto significativo Unità del sapere apprendimento cooperativo facilitatori propositori trasferibilità Tutoring Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano
13 LABORATORI = Ambiente di apprendimento interdisciplinare 1.Per rielaborare le proprie esperienze 2.Per costruire attivamente le proprie conoscenze 3.Per metacognizzare i nuovi saperi 4.Per sperimentare la sintesi di più linguaggi 5. Per rapportarsi, confrontarsi, collaborare 6. per sperimentare nuove forme di comunicazione. 7. Come continuità con lextrascuola Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
14 CONOSCENZA DI SE STESSI (nasce attraverso ilconfronto con altri grazie al quale ciascuno arriva a conoscere ciò che sa fare e ciò che non sa fare) perché ci si misura a vicenda per stabilire le gradazioni delle competenze…. mi sento meno di,… sono come… sono più bravo di…? COMPETIZIONE Ciascuno di noi impara stando insieme agli altri, modifica le proprie idee o le rafforza, acquista nuovi interessi, stimoli. E il significato di com-petere in quanto andare verso…con… Essa implica una relazione con laltro di conoscenza/valorizzazione reciproca, di sviluppo delle potenzialità. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
15 In sintesi: competere per cooperare e non competitività distruttiva La prospettiva è non una trasmissione di valori e di saperi, un travaso di conoscenza da chi sa a chi non sa, ma un confronto continuo e aperto, alla ricerca di modi per costruire insieme un senso condiviso, riutilizzando una mappa aperta, flessibile e creativa. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
16 Pertanto è opportuno: 1 ) Allestire occasioni e ambienti di apprendimento anche di tipo laboratoriale 2 ) Curare lavvio di un graduale Processo di familiarizzazione con lo strumento informatico 3 ) Realizzare la conoscenza dei dispositivi essenziali per linterazione con un PC 4) Facilitare la progressiva scoperta delle funzioni dello strumento informatico. 5) Sviluppare la consapevolezza delle potenzialità della macchina nellambito della informazione e della comunicazione Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
17 ATTIVITA E OBIETTIVI VIDEOSCRITTURA in modo da promuovere la capacità di scrivere brevi e semplici brani facilitare i processi di autoapprendimento e di autovalutazione ATTIVITA LUDICHE: giochi momenti ricreativi passatempi a scopo didattico. INTERNET e SITI PER RAGAZZI per ricercare informazioni utili e necessarie a definire e completare il processo degli apprendimenti. Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano Febbraio 2004 D. Diacci – E. Camerini
18 Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Profilo educativo culturale e professionale (1° Ciclo) Indicazioni Nazionali Scuola Primaria P.O.F. Direzione Didattica 1° Circolo – Voghera (scuola di sperimentazione D.M.100/2002)
19 La riforma è volta a migliorare lofferta formativa e a innalzare il livello culturale del Paese Progetto Nazionale dInnovazione – DM61/03 Corso Regionale Formazione Tutor Alfabetizzazione Informatica Febbraio 2004 – Collegio San Carlo, Milano RIFORMA…. PERCHE ? Tutto il sistema educativo, di istruzione e formazione è finalizzato alla crescita e alla valorizzazione della pesona che entra a scuola, cresce, apprende… Il principio educativo della scuola è, dunque, la centralità del soggetto che apprende, con la sua individualità, con la rete di relazioni che lo legano alla famiglia,ai diversi ambienti sociali…. La scuola deve sempre guardare alla persona che apprende, nella sua identità, con i suoi ritmi e le sue peculiarità e guidarla a imparare durevolmente ad apprendere, a costruire il suo progetto di esistenza, a
20 FORMARE I FORMATORI PERCHE Crescita professionale degli insegnanti Il computer nella scuola passa da fase ludica a fonte costante di formazione un buon utilizzo delle tecnologie favorisce il formarsi di giovani dalla mente aperta
21 GLI INSEGNANTI DI FRONTE AL CAMBIAMENTO Agli insegnanti è chiesto di valutare levoluzione in atto di alcuni valori importanti, sia positivi che negativi, nellambito della società nel suo complesso, al fine di comprendere le caratteristiche del contesto generale in cui essi operano.
22 IL LAVORO DEGLI INSEGANANTI Aggiornamento; pratica didattica; ricerca Aggiornamento Le attività di formazione e di aggiornamento promosse dall istituzione scolastica USR, dall IRRE Lombardia, dalle Università Boconi, Cattolica, da INDIRE…