Regione Toscana – 15 aprile 2011 Ubi Minor-

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Transcript della presentazione:

Regione Toscana – 15 aprile 2011 Ubi Minor-

alcune associazioni regionali si incontrano per preparare la Conferenza Nazionale “Affido e dintorni” (Reggio Calabria) - nasce il coordinamento Ubi Minor che vuole proporre un ribaltamento di prospettiva in materia di tutela dei diritti dell’infanzia, e significare che il diritto dell’adulto deve cedere, comunque, il passo di fronte al preminente interesse del bambino. Vuole anche indicare che, laddove vi è un minore in difficoltà, è necessario che si investano risorse e si sviluppi un coordinamento di interventi a sua difesa - Aderiscono al coordinamento associazioni di Arezzo, Firenze, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, sono in contatto due associazioni di Grosseto e una di Livorno Ubi Minor-

Attività varie associazioni aderenti hanno contribuito alla costituzione dei Centri Affido sui propri territori partecipazione (e organizzazione) di seminari, convegni, corsi di informazione, tavole rotonde; stabili rapporti con persone ed enti investiti del potere pubblico, operanti nel settore minorile; segnalazioni ed interventi a favore di singoli minori, coerenti con la legge 184/1983. convegno regionale “Famiglie oltre i confini”, Firenze 30 novembre 2006 corso di formazione per famiglie disponibili all’affido familiare di bambini piccoli, dal titolo “Insieme impariamo a volare”, Massa maggio - ottobre corso di formazione per famiglie disponibili ad accogliere adolescenti stranieri e non, dal titolo “Insieme per continuare il cammino”, Pontedera, ottobre gennaio Ubi Minor-

L.184/83 come modificata dalla 149/2001 Delibera 348/94: direttiva ai Comuni e USL per costituzione e funzionamento del servizio di affidamento familiare Legge regionale 31/2000 Costituzione del centro regionale di documentazione e dell’osservatorio minori LR 41/2005 art. 53 Politiche per i minori e delibera di Giunta 139/2006 Ubi Minor-

- situazione sul territorio - centri affido non presenti su tutto il territorio - centri affido con organico insufficiente, orari troppo limitati, équipe incomplete (psicologia, …),tagli ulteriori negli ultimi anni - no interventi efficaci sulla famiglia d’origine per costruire davvero un rientro del bambino - la famiglia affidataria non ha ruolo di risorsa, di soggetto attivo nel progetto - la rete socio-sanitaria è spesso carente (neuropsichiatria, psichiatria, territorio, bambino/famiglia d’origine/famiglia affidataria) - troppo lunga l’attesa delle famiglie dalla disponibilità all’abbinamento eventuale Ubi Minor-

Incremento di persone e risorse sui centri affido Coordinamento fra i centri affido Obbligatorietà del “Progetto di affido”, presupposto essenziale per l’avvio corretto di ogni affido Le normative sono sufficienti o è necessario enunciare linee guida? Come le linee guida sull’affidamento familiare possono vincolare Comuni/ASL/SdS …? Impegno della Regione a emanare linee di indirizzo per l’affidamento dei neonati e bambini piccoli Garantire un reale sostegno anche economico a favore dei percorsi di avvio all’autonomia per i ragazzi in affido familiare, dopo il raggiungimento della maggiore età Ubi Minor-

Garantire reale integrazione socio-sanitaria; priorità e gratuità di accesso per i servizi e le risorse dei comuni e dell’ASL con particolare riferimento alle prestazioni di natura psicologica e, nel caso, di psicoterapia Facilitare l’accesso dei bambini in affidamento ai nidi, gratuità per le mense, i libri scolastici Inserire nei programmi dei licei di Scienza della formazione il tema dell’affidamento Facilitare permessi di soggiorno per bambini affidati extracomunitari Su internet i dati non sono aggiornati … Ubi Minor-

Ubi Minor Coordinamento associativo per la tutela e la promozione dei diritti dei bambini Via di Pulica Candeglia – Pistoia cell. portavoce