Diritto del lavoro Fondamento costituzionale e struttura organizzativa del soggetto sindacale Diritto del lavoro 2006-07 - Prof. Antonio Lo Faro
Con quali tecniche normative si tutelano i soggetti deboli di un rapporto contrattuale? L’inderogabilità come elemento fondativo di tutto il sistema giuslavoristico: l’art. 2113 cod.civ. Un passo indietro…
Sul versante individuale …e su quello collettivo Il disegno costituzionale di riequilibrio della situazione di disparità Sul versante individuale …e su quello collettivo La norma Inderogabile “Le rinunzie e le transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti dalla legge e dal contratto collettivo non sono valide” (art. 2113 cod. civ.) rinvio
L’inderogabilità della normativa giuslavoristica e il suo completamento sul versante collettivo alla luce del disegno costituzionale
Il principio costituzionale di libertà sindacale “L’organizzazione sindacale è libera” (art. 39 Cost.) E’ difficile dire di più con meno parole (U. Romagnoli)
La destrutturazione concettuale del principio di libertà sindacale Libertà sindacale: una nozione con molti possibili significati La destrutturazione concettuale del principio di libertà sindacale
La concezione riduttiva del principio di libertà sindacale L’art. 39 come equivalente concettuale dell’art. 18 Art. 18 Art. 39 Il principio di libertà sindacale come mera espressione particolare del principio generale di libertà d’associazione Perché questa impostazione è riduttiva?
…segue: il diritto di associazione nella concezione liberale classica Libertà associativa come sinonimo di assenza formale di divieti di associazione Cosa implica un principio di libertà associativa inteso in questo senso? Garantisce solo una tutela nei confronti di ingerenze esterne volte ad impedire l’esercizio del diritto di associazione Tutto ciò che non è proibito è permesso
La concezione “attiva” del principio di libertà sindacale Art. 39 e art. 3.2 Cost: l’esigenza di effettività “Per quanto garantita, l’inviolabilità della libertà sindacale non è sufficiente a sottrarla al rischio della ineffettività” (Romagnoli) Una concezione attiva del principio implica non solo la garanzia di non ingerenza, ma anche un intervento promozionale e di sostegno promozionale e di sostegno
Le concretizzazioni del principio di libertà sindacale B) SUL PIANO “ATTIVO” DELLA DIMENSIONE PROMOZIONALE (CIÒ CHE SI DEVE POTER FARE) L’attenzione si sposta dalla astensione dei pubblici poteri alla collaborazione richiesta nei rapporti intersoggettivi di carattere privato SUL PIANO CLASSICO DELLE GARANZIE DI NON INGERENZA (CIÒ CHE NON SI PUÒ FARE) Lo stato non può compiere atti che risultino lesivi di tale libertà (non può scegliere i fini o le forme organizzative del sistema sindacale)
La libertà sindacale in astratto e la libertà in concreto Il diritto a svolgere attività sindacale nei luoghi di lavoro Il diritto a partecipare liberamente alle azioni di autotutela Il diritto di usufruire dei diritti sindacali di natura collettiva IL TITOLO III DELLO STATUTO DEI LAVORATORI Legge di attuazione dei principi costituzionali
Il catalogo dei diritti sindacali (Titolo III Statuto dei lavoratori) Diritto di assemblea (art. 20) Diritto a svolgere referendum (art. 21) Diritto dei dirigenti delle rappresentanze sindacali a fruire dei permessi sindacali retribuiti o non retribuiti (artt. 23 e 24) Diritto di affissione nella bacheca sindacale (art. 25) Diritto di svolgere proselitismo e raccogliere contributi sindacali (art. 26) Obbligo datoriale di predisposizione di locali idonei all’esercizio delle funzioni sindacali e per lo svolgimento delle riunioni (art. 27)
Le due “anime” dello Statuto I diritti di garanzia individuale Attribuiscono i diritti civili e politici costituzionali anche ai cittadini che svolgono la propria attività nell’ambito dell’impresa Le misure di sostegno al sindacato e alla contrattazione La legislazione “promozionale” del sindacato nell’impresa come attuazione del principio costituzionale di libertà sindacale Diritto del lavoro 2006-07 - Prof. Antonio Lo Faro
Lo strumento di “effettività” della libertà sindacale: la repressione del comportamento antisindacale La predisposizione, da parte del legislatore statutario, di una specifica azione processuale: l’art. 28 dello Statuto dei lavoratori
L’azione ex art. 28 st. lav. Il presupposto: la lesione di un interesse sindacale (di natura collettiva quindi), eventualmente in concorrenza con la lesione di un interesse individuale La legittimazione ad agire: spetta all’ “organismo locale del sindacato nazionale”
e la rimozione degli effetti L’azione ex art. 28 st. lav. Procedimento sommario il tribunale, nei due giorni successivi, convocate le parti e assunte sommarie informazioni, se ritiene sussistere la condotta antisindacale, emette un decreto motivato ordinando al datore di lavoro la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti
L’EDIFICIO DEL DIRITTO DEL LAVORO ITALIANO g a b i l t à L i b e r t à s n d a c l Art. 2113 cod.civ: legge e contratto collettivo come fonte di diritti inderogabili Art. 3.2 e 39.1 Costituzione: istanze di “eguagliamento” individuali e collettive
sul sistema delle fonti La costituzionalizzazione dell’autonomia collettiva come secondo pilastro del diritto del lavoro… …e i suoi riflessi sul sistema delle fonti
La diversa incidenza e interferenza delle fonti nei vari settori del diritto del lavoro LA REGOLAZIONE DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO È INVECE IN BUONA PARTE AFFIDATA AI CONTRATTI COLLETTIVI la legge nazionale ha storicamente avuto e continua ad avere un ruolo fondamentale nel campo del diritto previdenziale e nel settore del pubblico impiego, soprattutto prima della cd. “contrattualizzazione”
Come si inquadrava la contrattazione collettiva nel sistema delle fonti? Art. 1 disp. prel. cod. civ.: Sono fonti del diritto: le leggi; 2) i regolamenti; 3) le norme corporative 4) gli usi nel sistema corporativo il contratto collettivo entra, a pieno titolo, nel sistema delle fonti
Il contratto collettivo è un ibrido con il corpo del contratto Come si inquadra, oggi, la contrattazione collettiva di diritto comune nel sistema delle fonti? La dottrina costituzionalistica: la contrattazione collettiva come fonte extra ordinem (Pizzorusso, 1990) Il contratto collettivo è un ibrido con il corpo del contratto e l’anima della legge (Carnelutti) il contratto collettivo, non è fonte formale del diritto positivo, ma fonte materiale delle regole che governano i rapporti di lavoro
Il “corpo del contratto”… le regole sulla interpretazione dei contratti (art. 1362 c.c.) e non quelle sulla interpretazione della legge come si interpretano le norme dei contratti collettivi?
…e l’“anima della legge” La riforma del codice di procedura civile. Il nuovo articolo 360 c.p.c. «Art. 360 (Sentenze impugnabili e motivi di ricorso). - Le sentenze pronunciate in grado d'appello o in unico grado possono essere impugnate con ricorso per cassazione: 1) per motivi attinenti alla giurisdizione; 2) per violazione delle norme sulla competenza, quando non è prescritto il regolamento di competenza; 3) per violazione o falsa applicazione di norme di diritto e dei contratti e accordi collettivi nazionali di lavoro;
L’AUTONOMIA COLLETTIVA NEL “MODELLO ITALIANO” Formazione extrastatuale del diritto del lavoro e “garantismo collettivo” attraverso le tecniche di concertazione con i sindacati rappresentativi
Alcuni esempi: la facoltà di ampliamento delle ipotesi di legittima apposizione del termine al contratto di lavoro (art. 23, l. n. 56/1987) riconosciuta ai contratti collettivi (oggi abrogata) la riduzione dell’orario di lavoro (e della retribuzione) attraverso contratti di solidarietà difensivi (l. 863/1984, art. 1) la previsione di clausole elastiche per i contratti di lavoro part-time (art. 3, comma 7, lgs. n. 61/2000 vecchio testo)
L’AUTONOMIA COLLETTIVA NEL “MODELLO ITALIANO” Formazione extrastatuale del diritto del lavoro e “garantismo collettivo” attraverso le tecniche di concertazione con i sindacati rappresentativi I cambiamenti del decreto 276/03 (c.d. Riforma Biagi)
DISCIPLINA PREVIGENTE Decreto legislativo 276/2003 Art. 46 - Lavoro a tempo parziale Al decreto legislativo 61/2000 sono apportate le seguenti modificazioni: DISCIPLINA PREVIGENTE I contratti collettivi nazionali stipulati dai sindacati comparativamente più rappresentativi possono consentire che il rapporto di lavoro a tempo parziale si svolga secondo una combinazione delle due modalità indicate comma 2 TESTO RIFORMATO I contratti collettivi nazionali o territoriali stipulati da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale possono determinare condizioni e modalità della prestazione lavorativa del rapporto di lavoro dai da
La struttura dell’organizzazione sindacale DIritto del lavoro 2006-07 - Prof. Antonio Lo Faro
Dall’azione al soggetto sindacale Premessa Per parlare della articolazione organizzativa del sindacato bisogna prima parlare della struttura del sistema di contrattazione Dall’azione al soggetto sindacale
Il contratto collettivo come atto La contrattazione collettiva come attività Strumento per definire bilateralmente le condizioni economico normative della prestazione lavorativa Procedimento di produzione di regole normative (soggetti, competenze, materie, regole procedurali) DIritto del lavoro 2006-07 - Prof. Antonio Lo Faro
La struttura della contrattazione collettiva in Italia
Le diverse tipologie di contratto collettivo Il contratto collettivo “costituzionale” Il contratto collettivo corporativo Il contratto collettivo esteso erga omnes Il contratto collettivo di diritto comune DIritto del lavoro 2006-07 - Prof. Antonio Lo Faro
I livelli del contratto collettivo di diritto comune Il contratto collettivo nazionale di categoria Gli accordi interconfederali Il contratto collettivo territoriale (commercio, edilizia, agricoltura) Il contratto collettivo aziendale
Il contratto collettivo nel sistema delle fonti TIPOLOGIE di contratto collettivo LIVELLI di contratto collettivo
Il soggetto sindacale: organizzazione e natura giuridica Una domanda preliminare rispetto all’analisi giuridica della fonte contrattuale Chi stipula i C.C.N.L? Vari modelli possibili, derivanti dalla combinazione di DUE varianti Sindacalismo di mestiere/di industria Organizzazione orizzontale/verticale del sindacato
Aggrega lavoratori sulla base della loro professione La prima variante SINDACALISMO DI MESTIERE Aggrega lavoratori sulla base della loro professione Es. Sindacato nel quale si organizzano gli elettricisti, quale che sia l’attività svolta nella impresa presso la quale sono occupati. SINDACALISMO DI INDUSTRIA Aggrega lavoratori sulla base del settore produttivo nel quale operano, a prescindere dalla loro professione Es. Sindacato nel quale si organizzano tutti i dipendenti delle imprese tessili (addetti alla produzione, elettricisti, autisti, contabili)
Strutture sindacali orizzontali Strutture sindacali verticali Seconda variante Strutture sindacali orizzontali Strutture sindacali verticali
LE STRUTTURE SINDACALI ORIZZONTALI Camera del lavoro di Catania (CGIL) Unione sindacale di Catania (CISL) Unione del lavoro di Catania (UIL) Aggregazione sindacale intercategoriale che si fonda su una appartenenza politico-ideologica entro un determinato territorio Impresa chimica Università di Catania Impresa metalmeccanica
LE STRUTTURE SINDACALI VERTICALI PER SETTORE (PRIVATO) O COMPARTO (PUBBLICO) FILCEA CGIL FEMCA CISL UILCEM UIL FLC CGIL CISL UNIV. UIL UNIV. FIOM CGIL FIM CISL UILM UIL Aggregazione sindacale per appartenenza politico-ideologica e per categoria Tutte le industrie chimiche italiane Tutte le Università italiane Tutte le industrie metalmeccaniche italiane
I sindacati nazionali di categoria (federazioni) FILCEA CGIL FEMCA CISL UILCEM UIL FLC CGIL CISL SCUOLA UIL SCUOLA FIOM CGIL FIM CISL UILM UIL E LE CONFEDERAZIONI CISL FEMCA CISL-UNIV. FIM UIL UILCEM UIL-UNIV. UILM
I criteri di aggregazione sindacale Alcuni esempi a livello europeo Pluralismo su base professionale : Svezia Pluralismo su base religiosa: Olanda Pluralismo di natura “identitaria”: Belgio Pluralismo di natura territoriale con forti venature ideologiche: Spagna
La federazione nazionale di categoria Il soggetto che stipula i C.C.N.L. (il tipo di contratto collettivo di cui principalmente ci occuperemo) La federazione nazionale di categoria (espressione verticale di un sindacalismo di industria)
L’associazionismo sindacale degli imprenditori Le federazioni Le confederazioni FEDERCHIMICA FEDERMECCANICA FEDERTURISMO ANCE FEDERTRASPORTO FEDERALIMENTARE … CONFINDUSTRIA SNAG - Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai SNAI - Sindacato Nazionale Agenzie Ippiche FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercizi FIAVET - Federazione Italiana Imprese Viaggio e Turismo FEDERCARNI - Federazione Nazionale Macellai … CONFCOMMERCIO FIBA - Federazione Italiana Imprese Balneari FEDERNOLEGGIO - Federazione delle imprese di noleggio auto ASSOMACELLAI - Associazione Nazionale dei Macellai … CONFESERCENTI
Alcuni dati sulla sindacalizzazione (Fonte Megale) PERDITA ISCRITTI DEL SINDACATO L’ECCEZIONE: I PAESI DEL “SISTEMA GHENT” (BELGIO-PAESI SCANDINAVI DOVE ESISTE LA GESTIONE SINDACALE DELL’ASSICURAZIONE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE) GERMANIA: - 33,8% GRAN BRETAGNA: - 27,7% FRANCIA: - 37% PORTOGALLO: - 50% USA: - 21% GIAPPONE: - 16%
Tassi di sindacalizzazione, 2000 (% lavoratori attivi)
Comportamento del tesseramento negli ultimi 20 anni
L’associazionismo sindacale degli imprenditori Le federazioni Le confederazioni FEDERCHIMICA FEDERMECCANICA FEDERTURISMO ANCE FEDERTRASPORTO FEDERALIMENTARE … CONFINDUSTRIA SNAG - Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai SNAI - Sindacato Nazionale Agenzie Ippiche FIPE - Federazione Italiana Pubblici Esercizi FIAVET - Federazione Italiana Imprese Viaggio e Turismo FEDERCARNI - Federazione Nazionale Macellai … CONFCOMMERCIO FIBA - Federazione Italiana Imprese Balneari FEDERNOLEGGIO - Federazione delle imprese di noleggio auto ASSOMACELLAI - Associazione Nazionale dei Macellai … CONFESERCENTI
Tassi di sindacalizzazione, 2000 (% lavoratori attivi)
Comportamento del tesseramento negli ultimi 20 anni