DANTE - DIVINA COMMEDIA IL PARADISO
rifatto sì come piante novelle rinovellate di novella fronda …Io ritornai dalla santissima onda rifatto sì come piante novelle rinovellate di novella fronda puro e disposto a salire alle stelle. Purgatorio XXXIII 142-145
Presentazione: Il Paradiso è la città celeste, perfetta, eterna. In essa sono accolti i giusti che possono partecipare alla gloria di Dio
TOPOGRAFIA Dante riprende la COSMOLOGIA TOLEMAICA (Tolomeo= astronomo greco del II sec. d.C. che sistematizza i risultati della ricerca astronomica precedente, soprattutto aristotelica) Il sistema tolemaico è geocentrico (= la terra è posta al centro dell'universo) Rimase in vigore fino al XVI secolo (rivoluzione copernicana)
TOPOGRAFIA Il Paradiso è diviso in 9 cieli trasparenti e concentrici. In essi sono incastonati i pianeti e gli astri. I cieli sono contenuti nell'Empireo, una sorta di decimo cielo.
L'EMPIREO L'Empireo è la sede di Dio, la cui presenza si manifesta anche in tutti gli altri cieli. L'Empireo è l'unico cielo immobile. Dall'Empireo Dio infonde movimento (= energia, amore) al 9° cielo che si chiama anche PRIMO MOBILE. Tale movimento viene poi impresso ai cieli sottostanti. Tale movimento raggiunge gli uomini sulla terra influenzati dall'influsso degli astri che che infondono negli uomini particolari virtù.
La gloria di colui che tutto muove per l'universo penetra e risplende in una parte più e meno altrove. Paradiso I, 1-3 … l'amor che move il cielo e l'altre stelle. Paradiso XXXIII, 145
Colui che tutto muove Il movimento, la vita sulla terra scaturisce dalla volontà creativa di Dio che parte dall'Empireo e raggiunge la terra. Itinerario dall'Uno al molteplice.
LE ANIME Tutti le anime si trovano nell'Empireo. I beati sono indiati, confusi in Dio. La beatitudine consiste nella contemplazione di Dio. Il grado di beatitudine delle anime cambia a seconda della condizione interiore delle singole anime.
La candida rosa dei beati I beati nell'Empireo sono posti su seggi in una sorta di anfiteatro fatto di migliaia di cerchi concentrici, vestiti di candida veste.
“Una grande rappresentazione per un solo spettatore” Dante immagina che le anime abbiano eccezionalmente lasciato l'Empireo e che si presentino distribuite nei vari cieli. Questo espediente gli permette di percepire il grado diverso di beatitudine delle anime, la loro differente condizione interiore.
Disposizione dei beati I beati si distribuiscono per incontrare Dante nei primi 7 cieli. Ognuno dei 7 cieli prende il nome dal pianeta che vi è incastonato. Ogni cielo è assegnato ad una schiera angelica. Le anime dei beati si trovano nel cielo che è in più stretta relazione con le virtù che esse hanno praticato in modo particolare.
Visione piramidale Anche il sistema dei cieli segue una logica meritocratica e gerarchica: il grado di letizia delle anime è differente ed è proporzionale ai meriti acquisiti. Anche il Paradiso ripropone la visione sociale di tipo piramidale cara al Medioevo. Al vertice del regno eterno c'è il sommo imperatore: Dio.
RAPPORTO DI DANTE CON LE ANIME Tra Dante e le anime non c'è drammaticità, non c'è tensione. Le anime sono figure esemplari di differenti condizioni esistenziali attraverso cui si perviene a Dio. La tensione si esprime soprattutto in Dante nel suo graduale percorso di conquista della beatitudine. Il poeta si sottopone ad un costante esame di coscienza sotto la guida di Beatrice.
TEMI Tema della gloria di Dio che si esprime con la luce che emana in tutto l'Empireo. La luce è espressione tangibile della gloria di Dio. Tema del trionfo finale del bene sul male. Temi dottrinali e teologici. Funzione didattico- allegorica dell'opera: compendio del sapere medievale. Tema della missione di Dante: profeta e giudice chiamato a restaurare l'ordine divino in terra.
Il tema politico 5. Tema politico: conferma della fiducia nelle due massime istituzioni universali create da Dio. Paradiso come utopia politica, società perfetta.
LE GUIDE 1. BEATRICE allegoria della grazia, della fede e della teologia (sapienza trasmessa da Dio agli uomini con la Rivelazione) “motore” del viaggio dantesco: grazie al suo sguardo avvengono i passaggi del poeta attraverso i cieli. l'immagine della donna- angelo assume il suo senso più profondo.
2. SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE LE GUIDE 2. SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE Grande mistico medievale (1091- 1153) Sarà la guida di Dante nella parte finale del viaggio (esperienza visionaria, mistica, rapimento estatico)
La LINGUA Stile sempre più elevato, sublime, estremamente elaborato Lessico prezioso (latinismi) Utilizzo di allegorie e immagini di difficile comprensione (ermetismo) Neologismi (per rappresentare esperienze mai espresse con parole) Gusto per lo sperimentalismo linguistico
Poetica dell'”ineffabile” Coscienza che non ci sono parole adeguate a raccontare un'esperienza così intensa. Il linguaggio umano è imperfetto, inadeguato a raccontare la verità. La divinità si nega alla conoscenza diretta dell'uomo, la parola non può esprimere l'essenza di Dio ma solo verificare la sua indicibilità.