Infanzia e Morale Temi teologici nell' IRC. LINEE PRINCIPALI  Cultura  Principi per la formazione globale della persona  Il Patrimonio storico.

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Transcript della presentazione:

Infanzia e Morale Temi teologici nell' IRC

LINEE PRINCIPALI  Cultura  Principi per la formazione globale della persona  Il Patrimonio storico

Aspetti spirituali ed etici Lo stile di vita del Cristianesimo contribuisce alla formazione delle giovani generazioni

I QUATTRO PILASTRI TEMATICI DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA 1.Credo (Catechesi) 2.Sacramenti (Liturgia) 3.Morale (Carità) 4.Religione (Dialogo con Cristo)

Il Bambino come soggetto Morale  Identità - essere figlio  essere completo e in fase di sviluppo della propria identità.  rapporto con i genitori, scuola e coscienza.

Esperienza filiale con la Madre TAPPE DEL PROCESSO IDENTITARIO  Comunione nel grembo  Espulsione dall’utero materno  Linguaggi ed esperienze orali

Esperienza filiale nei confronti del Padre  Il legame con il padre è una scoperta  Avverte il Padre come minaccia alla propria sicurezza  Processo di accettazione di filiazione

Fiducia

Erikson (1902 – 1980) Nasce a Francoforte in Germania, trascorse parecchi anni senza una precisa definizione, impegnato nell’arte. Venne assunto con il compito di insegnare arte ai figli di americani trasferitasi a Vienna per un training freudiano. Venne a contatto con la psicoanalisi e ne rimase affascinato avvio la sua terapia personale con A. Freud e divenne analista.

Descrizione dei cicli vita L’essere umano è in fase di crescita nella propria identità e non può dirsi definitivamente compiuto. Per tutta la vita si chiederà chi sono, in ogni tappa della crescita. Il bambino passa attraverso una serie di “crisi psicologiche” che deve risolvere. Ciascun problema diventa centrale in un determinato periodo dello sviluppo anche se è presente in tutto lo sviluppo.

Ogni crisi rappresenta una dimensione che può avere conseguenze sia positive che negative; per esempio autonomia contro vergogna e dubbio Se le crisi dell’infanzia non hanno avuto una soluzione soddisfacente la persona continuerà a combattere le stesse battaglie anche in seguito. Ogni stadio aggiunge qualcosa di specifico a tutti gli stadi che seguono e costituisce un nuovo insieme sulla base di tutti gli stadi che lo precedono”

Fiducia vs. sfiducia io sono ciò che ricevo (bimbo sperimenta sollecitudine o abbandono) Nel Bambino è innato un senso fondamentale di apertura alla fiducia dal momento che avverte la Madre come interlocutore ai propri bisogni. La Madre per tanto risponde all’innata fiducia del bimbo creando per il piccolo, le componenti di fiducia basilare nel primo processo d’identità. “Una fiducia che fa fiducia”

Approfondimento La prima Esperienza morale del bambino è la fiducia data e accordata. Non è un livello emozionale ma la un modo di essere nel mondo e di guardare la realtà Cosa crea fiducia e da fiducia? Il linguaggio non verbale (gesti-segni-calore-carezza) Il processo del discernimento è in rapporto al padre e alla madre (cosa buona è ciò che fa contenta la mamma) Al discernimento è necessaria la fiducia originaria filiale

IRC nell’infanzia 1. Il sé e l’altro Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. 2. Il corpo in movimento Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

3. Immagini, suoni e colori Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. 4. I discorsi e le parole Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

5. La conoscenza del mondo Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.