La gestione dei rifiuti all’interno di un laboratorio chimico

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Transcript della presentazione:

La gestione dei rifiuti all’interno di un laboratorio chimico Dott.ssa Rossella Serra Servizio di Prevenzione e Protezione Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Cosa Produce un laboratorio chimico? Composti chimici non-radioattivi solidi, liquidi o di altra natura ma contaminati con sostanze chimiche pericolose. Reagenti Solventi esausti Soluzioni acido/base Batterie Pesticidi Oli lubrificanti Sostanze chimiche per pulizia Soluzioni fotografiche Materiali contenenti mercurio Farmaci Contenitori vuoti Bombole

Etichettatura Descrizione del rifiuto contenuto Lista dei composti chimici con concentrazione o percentuale Codice C.E.R. Etichetta non rimuovibile o cancellabile Data apertura e chiusura Laboratorio

Etichettatura

Stoccaggio in laboratorio Zone lontane da fonti di calore, passaggi o altre lavorazioni ma ben ventilate Liquidi infiammabili sotto cappe adeguate Contenitori chiusi eccetto nel momento del travaso Bacinelle di contenimento secondario Non più di un contenitore per tipo di rifiuto 60-90 giorni

Segregazione e incompatibilità chimica Mercurio o materiali contenenti mercurio Composti generanti diossine Composti chimici perossidabili Composti ossidanti da composti riducenti, infiammabili, combustibili Soluzioni acquose da solventi organici Solventi organici alogenati da solventi organici non alogenati Acidi inorganici da: Composti organici Metalli attivi (Na, Mg, K) Composti chimici che possono generare gas tossici ( NaCN, Fe2S3)

Contenitori Contenitori di plastica (polietilene) Contenitori di vetro Doppio sacco Contenitori rigidi per i taglienti Rifiuti sanitari Non riempire completamente i contenitori

Minimizzazione dei rifiuti Riduzione Volumi Pericolosità Tossicità Numerosi vantaggi Economico Spazio Movimentazione Prevenzione Ambientale

Minimizzazione dei rifiuti Trattamenti per ridurne la pericolosità Sostituzione Modifiche per ridurne la produzione Miglioramenti gestionali

Minimizzazione dei rifiuti Agarose Glycine Sephadex Alumina Glycogen Silica Gel Aluminum Oxide Iron Sodium Borate Ammonium Phosphate Iron Oxide Sodium Carbonate Ammonium Sulfate Magnesium Borate Sodium Chloride Calcium Borate Magnesium Carbonate Sodium Citrate Calcium Carbonate Magnesium Chloride Sodium Phosphate Calcium Oxide Magnesium Oxide Sodium Sulfate Calcium Phosphate Magnesium Phosphate Stannic oxide Calcium Sulfate Magnesium Sulfate Stannous oxide Citric Acid Potassium Borate Starch Dextrin Potassium Carbonate Sugars Diatomaceous Earth Potassium Chloride Tin Ferric Oxide Potassium Phosphate Titanium Oxide Glucose Potassium Sulfate Zinc Oxide

Trattamenti per ridurne la pericolosità Neutralizzazione di acidi e basi NaCN → NaOCN Monomeri epossidici → polimeri Etidio bromuro Sostanze reattive Lo stadio finale di ogni procedura sperimentale dovrebbe includere dei metodi per ridurre od eliminare la pericolosità dei rifiuti prodotti

Sostituzione Detergenti biodegradabili per pulire la vetreria Bagni di etanolo/base con detergenti biodegradabili come Alconox Sostituire i termometri a mercurio Sodio bicromato con sodio ipoclorito CCl4 con cicloesano Formaldeide con etanolo Benzene con toluene o alcoli Solventi clorurati con solventi non clorurati Nei laboratori didattici sostituire i metalli pesanti con Fe, Co, e Cu

Modifiche per ridurne la produzione Ridurre la scala degli esperimenti Distillare i solventi esausti per il loro riutilizzo Separare attentamente i rifiuti Recuperare i metalli per precipitazione Utilizzare i solventi esausti per la prima pulizia della vetreria

Miglioramenti gestionali Ordinare solo le quantità necessarie Non duplicare gli ordini Etichettare correttamente Gestione centralizzata