Fare l’Italia Capitolo I.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
L’Italia dall’unità alla guerra
Advertisements

IL BRIGANTAGGIO 1 Definizione 2 Brigantaggio meridionale.
IL POPOLO DI SEATTLE D' AGOSTINO ILARIA.
Parigi Luca IIB Emanuele Scalise IIB
Carra Sebastiano II^A Molinari Jacopo II^B
150° ANIVERSARIO DELL’ UNITA’
L’Italia dopo il Elezioni politiche: vota solo il 7%
L IL CETO IMPRENDITORIALE VENETO tra impegno produttivo e attività di patronage ***. il leader degli industrialisti italiani. ALESSANDRO ROSSI ( prima.
L’ITALIA UNITA ( ) UNO SGUARDO D’INSIEME LA DESTRA AL POTERE
L’ITALIA DOPO L’UNIFICAZIONE
L’Italia dall’unità alla guerra
L’Italia dall’unità alla guerra
I principali esponenti dell'unità italiana sono stati :
DEBITO PUBBLICO Il debito pubblico in Italia Valli V. Politica Economica, Vol.1. (par.15.3 e 15.4., 15.5 Valli V. Politica economica europea.
Capitolo 1 Introduzione
La “Destra Storica” e i problemi postunitari ( )
LE CARATTERISTICHE DELLO STATO MODERNO
LE CARATTERISTICHE DELLO STATO MODERNO. I)ESERCITI PERMANENTI (ma non necessariamente nazionali) sviluppo della fanteria e dellartiglieria (armi da fuoco)
Per molto tempo litaliano è stato una lingua assai poco parlata in Italia per la varietà e il vigore dei dialetti. Perciò nel 1861 nel nostro Paese bisognava.
150° anniversario dell’ unità d’ ITALIA
DALL’UNITÀ D’ITALIA ALL’ETÀ GIOLITTIANA
Le rivoluzioni politiche
Incontro con gli Istituti di Credito operanti in Abruzzo LAquila – 6 Novembre 2008 CONFINDUSTRIA ABRUZZO.
Fare l’Italia 2.
Fare l’Italia 3.
Fare lItalia 4. Gli strumenti della nazionalizzazione: lesercito La nazione in armi: il filo di ferro che teneva unita lItalia La militarizzazione dellidea.
La “Destra Storica” e i problemi postunitari ( ) Fatta l’Italia occorre fare gli italiani (d’Azeglio) L’Italia nuova formata dagli stessi elementi.
L’Unità d’Italia.
L’età di Crispi Vasta riforma della vita del paese
L’Italia dopo il
COSTRUIRE LITALIA A PARTIRE DAL MEZZOGIORNO di Anna Girolamo.
La spesa pubblica ud 2 Prof. Colucci Donato
La formazione dello stato moderno
Il brigantaggio.
L’impresa dei 1000 Nel marzo 1860 i mazziniani siciliani chiedono a Garibaldi di guidare una spedizione per liberare l’isola. Cavour è contrario, ma Vittorio.
Lezione 4 L’Europa degli stati nazionali
La Questione Meridionale
L’assolutismo di Luigi XIV
RESTAURAZIONE=dopo la sconfitta di Napoleone, i re vogliono tornare a prima della rivoluzione francese (antico regime) 1814: I paesi più forti (Austria,
PROBLEMI DELL’ITALIA UNITA
L’unificazione italiana
Terza guerra d’indipendenza Problemi interni
I PROBLEMI DELL’ITALIA DOPO L’UNITÀ
Unità d’Italia.
L'EUROPA DOPO L'ETA' NAPOLEONICA
L’assolutismo © Pearson Italia spa.
L’ITALIA DOPO L’UNIFICAZIONE
L’Unità d’Italia © Pearson Italia spa.
L’Italia dopo l’unità.
Sez. Ricerche Aziendali “G. Zappa” Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
DEBITO PUBBLICO Il debito pubblico in Italia  Paolo Onofri“Dalle promesse alle scommesse  Paolo Onofri, “Dalle promesse alle scommesse ”
La crisi di fine secolo e l’età giolittiana
Rivoluzione americana Le cause
DECOLLO INDUSTRIALE E LA CRISI DI FINE SECOLO (PAG )
Economia politica per il quinto anno
Che cosa rappresenta questa immagine?
La Destra e la Sinistra storica ( )
SINISTRA STORICA e crisi di fine secolo
La “Destra Storica” e i problemi postunitari ( )
Commenda / Societas maris (Genova) Collegantia a Venezia
Il governo della Destra storica ( )
I PRIMI GOVERNI DELLA DESTRA STORICA Il nuovo stato 18 febbraio 61 prima riunione del Parlamento italiano. 18 febbraio 61 prima riunione del.
L’unità d’Italia Dalla Terza guerra di indipendenza a Roma capitale.
L’Italia post-unitaria 1861: nascita del Regno d’Italia 1870: Roma capitale  Monarchia costituzionale  fino al 1946 (ma: stravolto dalla legislazione.
Politica economica Strumenti e problemi della politica economica.
L’ITALIA GIOLITTIANA © Pearson Italia spa.
L’ESPERIENZA COSTITUZIONALE ITALIANA: SQUILIBRI ENDEMICI.
Politica Economica Percorsi istituzionali inerenti la politica economica.
Capitolo 12 L’Italia unita 1861 Elezioni politiche: vota solo il 7%
Transcript della presentazione:

Fare l’Italia Capitolo I

Introduzione Il processo di State building e di Nation building La periodizzazione: 1861-1887 Le realizzazioni del 1861-1887 Luci e ombre

Un regno fragile La nascita del nuovo Stato: un processo rapido e “inaspettato” L’iniziativa dall’alto e dal basso: la borghesia provinciale Progressi (istituzioni rappresentative) e limiti (classe dirigente ristretta) I capisaldi dello Stato moderno: finanze, esercito, territorio nazionale, scuole

Parlamento, Costituzione, Re Vittorio Emanuele II Una monarchia costituzionale Una èlite ristretta (censo e istruzione) I gruppi parlamentari regionali Lo Statuto albertino

L’economia Un paese agricolo e analfabeta Il divario economico e infrastrutturale tra Nord e Sud Le “tre Italie” L’agricoltura intensiva e produttiva del Sud L’unificazione monetaria e tributaria

La mancanza di una Banca d’Italia La lira La rivoluzione bancaria La politica fiscale: imposte dirette e indirette Il debito pubblico: da 1 a 2 MLD e mezzo Quintino Sella: credito, alienazioni, riduzione spese, aumento entrate fiscali

La guerra contro l’Austria e l’aumento del debito pubblico (72% del PIL) Il corso forzoso: l’abitudine alla cartamoneta L’eversione dell’asse ecllesiastico 1869: la tassa sul macinato>moti per il pane 1870: 8 MLD di debito Aumento della pressione fiscale

1875: pareggio del bulancio L’apertura di credito in Europa La politica doganale liberista I trattati commerciali Vantaggi per l’agricoltura da esportazione Romeo: l’integrazione nel contesto economico europeo e l’accumulazione di capitali

Luigi Luzzatti e la lenta conversione dal liberismo al protezionismo Le Camere di commercio: razionalizzazione economica e coinvolgimento della borghesia provinciale nei processi decisionali e di innovazione economica (proposte, pareri, informazioni, compiti amministrativi) Uno stimolo alla iniziativa imprenditoriale, alla cultura tecnica

La difficile unità La “scoperta del Sud”: dal decentramento all’accentramento La “piemontesizzazione”: comprensibile ma a volte eccessiva Gli esuli Il brigantaggio: avversione al nuovo Stato, malcontento sociale e lealismo borbonico

La ferocia dei briganti La dura repressione militare: da 50.000 a 120.000 soldati Una guerra civile Pontelandolfo e Casalduni Aspromonte

La commissione parlamentare d’inchiesta La legge Pica La renitenza alla leva in Sicilia La rivolta del Sette e mezzo 1867: Mentana I complotti mazziniani La breccia di Porta Pia

La storiografia sul brigantaggio Bevilacqua, Lepre e Petraccone: una guerra civile e una rivolta rurale con tendenze legittimiste e clericali e aspirazioni deluse di giustizia sociale dei contadini meridionali L’incapacità di comprensione del governo delle ragioni di fondo Pecout: la trasformazione dei briganti in eroi e l’uso della forza

La visione critica di Martucci Villari: la ferocia dei briganti e l’inadeguatezza delle classi dirigenti meridionali Dickie, Moe, Del Boca: un atteggiamento coloniale dei piemontesi nei confronti del Sud I protagonisti: Ricasoli, Rattazzi, Minghetti, Sella, Di Rudinì